Linux su Laptop


Nell'articolo che segue verrà spiegato brevemente ma in maniera concreta come ho effettuato l'installazione di Linux Redhat 6.1 sul mio portatile. (Dispongo di un GEO Itinera Ge 366Mhz)




Potete immaginare i mesi che ho impiegato per scegliere il portatile che fosse compatibile con Linux e che avesse tutto ciò che io desiderassi. Purtroppo sono poche le società che testano i loro portatili per assicurare la compatibilità delle periferiche installate con una versione diffusa come la Redhat. 

Nonostante tutto sono un tipo testardo e non mi arrendo facilmente così mi sono scaricato da internet tutto ciò che era umanamente possibile trovare sull'installazione di Linux e i listati che davano l'elenco delle schede video compatibili con X. Listato che vi farò avere qui.

Ahimè, non sono riuscito a trovare la certezza che tutte le periferiche del laptop che volevo comprare fossero compatibili con la distribuzione Redhat 6.0. Ma avendo trovato la mia macchina portatile perfetta, ho rischiato il tutto per tutto. Il fatidico giorno della consegna del mio portatile cominciai a sudare freddo nel momento in cui, durante l'installazione dalla Redhat 6.0, la mia scheda video non fu riconosciuta. Dopo tutte le periperizie e tutti i documenti letti, solo con un pizzico di fortuna e grazie agli articoli letti su inter.net, sono riuscito a configurare perfettamente la mia macchina sotto X.

La documentazione che trovate qui permette di configurare senza problemi linux per chi ha un portatile simile al mio (Geo Itinera-Ge AMD K6-III 366 Mhz, 64 Mhz, 4.8 Gb Hd, Cd 24X, Xtft 13.3" ). Per chi invece dispone di un altro modello può, forse, trovare qui il giusto metodo di procedere per finalmente vedere girare linux in modo impeccabile sul proprio portatile.

I problemi più importanti durante un'installazione si incontrano in genere durante la configurazione di X: i chipset grafici usati nei portatili sono particolari e non tutti sono supportati, è bene quindi controllarne la compatibilità prima di aquistare il vostro computer. Sulla Linux Laptop Volunteers Home Page trovate i link a pagine specifiche per i modelli più comuni di portatili, con riportati i file di configurazione (XF86config).

Prima di avventurarsi all'installazione di X, le informazioni necessarie sono le caratteristiche del chipset grafico e le frequenze di hsync (orizzontali) e vsync (verticali) del monitor, però spesso accade che queste informazioni o ve li ricavate da Windows con un programma di diagnosi della scheda video o dovete affidarvi a qualche software di riconoscimento automatico delle caratteristiche che viene fornito assieme alla distribuzione che state installando, per esempio il programma Sax della distribuzione Suse 6.2.

In ogni caso state attenti ai file di configurazioni che trovate in rete, compreso quello fornito su questo sito, infatti se la scheda video e il monitor non sono perfettamente identici a quelli dichiarati nel file di configurazione rischiate di danneggiare il vostro schermo, perciò siate pronti a disattivare il server grafico (premendo Crtl-Alt-Backspace) qualora qualcosa vada storto.

Dopo aver installato Linux sulla vostra macchina, un passo fondamentale nella configurazione del vostro sistema operativo è la compilazione del nucleo, questo passo non può essere trattato esaurientemente in qualche riga e la configurazione di tale nucleo varia da computer a computer. Infatti il vostro computer può essere dotato di una particolare periferica o chissà che che va settato nel modo più opportuno, ma anche qui è possibile trovare sul sito di Pluto tutta la documentazione che desiderate in italiano. Quindi mi limiterò a darvi qualche spiegazione che possa aiutarvi a risolvere qualche problema legato a quello che succede quando il vostro kernel non intende compilarsi a dovere e dovrete agire manualmente.

Il Kernel, dal tedesco nucleo, di Linux è quel componente che si occupa di interagire con l'hardware del nostro pc a "basso livello", di gestire i processi e le risorse della nostra macchina.
Ogni sistema operativo possiede un kernel, ma ciò che rende Linux diverso dagli altri è che ogni utente è in grado di poter ricompilare il proprio kernel a piacimento, abilitandone e disabilitandone le diverse caratteristiche.

Esistono due modi di abilitare una particolare caratteristica del kernel, come per esempio la compatibilità con la fat 32 di Windows 95. 

  1. Il primo consiste nel caricarlo direttamente all'interno del kernel, che verrà perciò caricato in memoria all'avvio del sistema e come potete immaginare appesantisce il vostro sistema. 
  2. Il secondo consiste nel separare alcuni parti del nucleo compilandole come "moduli"
 Un modulo è una parte di kernel che quest'ultimo carica in memoria solamente nel momento in cui essa si dovesse rendere necessaria. Se rendete modulare la parte di codice che si occupa del supporto del Cd, questo modulo sarà caricato in memoria solo se "montate" (vedere comando mount con il comando man mount) il device e scaricato al momento in cui esso sarà smontato (vedere comando unmount).
Il principale vantaggio di tale tecnica è una maggiore leggerezza del kernel, che diviene più efficiente: i moduli vengono caricati e scaricati utilizzando un demone, kerneld, oppure modprobe e insmod, utility da lanciare "a mano" che vi consentono di avere il massimo controllo sulle proprietà del kernel.

 

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GIUSEPPE CHIAPPARO , PROGRAMMATORE FILEMAKER. Per maggiori informazioni scrivete a g.chiapparo@tin.it