PIATTAFORMA PER IL RINNOVO
INTEGRATIVO REGIONALE PER I DIPENDENTI DEI CASEIFICI SOCIALI


1. PREMESSA:
Le condizioni economiche, di mercato e del consumo impongono scelte inderogabili per il rilancio dell’intera filiera e del marchio.
La riorganizzazione del settore dei caseifici sociali con l’unificazione dei caseifici per zona al fine di ridurre i costi fissi e l’ottimizzazione dell'efficienza deve prevedere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di orari più rispondenti alle esigenze dei lavoratori in particolare dei giovani vista la difficoltà di reperire manodopera adeguata nel territorio.
La scelta prioritaria deve essere quella della ricerca della qualità per dare continuità allo sviluppo del Parmigiano-Reggiano attraverso il rispetto del "disciplinare" del Consorzio.

2. RELAZIONI SINDACALI
L’attuale sistema di relazioni sindacali se, dal punto di vista contrattuale, sancisce livelli di confronto anche permanente, nella quotidianità segna il passo rispetto a modifiche strutturali del settore.
Si rende necessario riposizionare il confronto su :
- andamento della filiera
- incidenza delle modifiche normative (regionali – nazionali – europee)
- addensamenti
- progetti d’investimento
- formazione, qualificazione e riqualificazione professionale (attivazione dei percorsi con l’utilizzo della scuola casari)
- certificazione propria del consorzio (tracciabilità, marchio sociale…..)
- sicurezza alimentare e del lavoro
- rapporto con la distribuzione
In questo ambito vanno ridefiniti i livelli di confronto regionale e territoriale, stabilendo anche la specificità aziendale.
L’OSSERVATORIO deve essere attivato entro il …………….. con le modalità previste dall’integrativo precedente ed ampliato con l’analisi del fabbisogno occupazionale e professionale mirata ad individuare soluzioni di indirizzo.

3. ORARI:
• Occorre individuare percorsi e strumenti per creare condizioni di esigibilità per i riposi settimanali, le ferie, la chiusura settimanale degli spacci, ecc.
• Per i casari si devono individuare strumenti cogenti finalizzati alla fruizione effettiva delle ferie e dei permessi.
• Si richiede, per i casi previsti dall’art.7 dell’Accordo Integrativo del 5/07/99, l’introduzione del diritto precedenza.

4. LAVORATORI IMMIGRATI:
• Ferie: si richiede di accorpare le ferie per i lavoratori extracomunitari che rientrano nei paesi di origine, attraverso un periodo continuativo di quattro settimane.
• Abitazione: attivazione di strumenti per favorire la ricerca e l'utilizzo dell'abitazione.

5. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.

Gli organici devono essere dimensionati per consentire i riposi a scorrimento, le ferie, la formazione, ecc..
In tal senso vanno individuati strumenti da utilizzare in occasione della definizione dei calendari annui.
Occorre precisare i compiti del casaro, alleggerirlo, dove è possibile, di compiti impropri quali: conseguenze relative ai piani HACCP, certificazione di filiera ecc. (in particolare la registrazione della documentazione necessaria).

6. INQUADRAMENTO
Si rende necessario superare l'attuale situazione dei doppi livelli per casari e vice casari.
Portare tutti i casari (al di là del quantitativo di latte lavorato e della quota) al primo livello e il vice casaro al 2° livello.
Per il ruolo del casaro deve essere definito in base alle lavorazioni ed alle mansioni un sistema premiante che verrà quantificato in sede di confronto.

7. SALARIO:
• Si richiede di accorpare l'attuale premio di produzione con il terzo elemento differenziato in una unica voce salariale.
• Aumento medio delle quote del salario per obiettivi (Premio di Qualità) di Euro 500,00 annue per i prossimi 4 anni.
• Parametro: ai fini del premio di qualità si prenderanno in considerazione col nuovo sistema di marchiatura, a partire dalla produzione 2002, le forme di 1^ e 2^ categoria, mentre non rientreranno nella fascia "premio" le forme (sbiancate) classificate come formaggio "scarto" e "scartone" dall'espertizzazione dei tecnici del Consorzio Parmigiano-Reggiano. Qualora intervenissero, durante la validità dell'integrativo regionale, modifiche al regolamento di marchiatura del Parmigiano-Reggiano, si richiede che le parti si incontrino per le opportune verifiche ed eventuali rettifiche.
• Allevamento suini: occorre prevedere, dove c'è l'allevamento suino, una quota (più bassa del responsabile) ma procapite per ogni addetto ed un incremento dell’attuale premio del 50%.
Individuazione del premio per gli lavoratori addetti esclusivamente agli allevamenti suini.
• Aumento delle quote di fascia per il premio di “buona riuscita” del 15%.
• Indennità di funzione: qualora al casaro vengano assegnati compiti relativi alla certificazione di filiera, prevedere una specifica indennità.

8. AMBIENTE DI LAVORO E SICUREZZA:
Al fine di eliminare o almeno ridurre rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si propongono le seguenti soluzioni:

• Movimentazione bidoni del latte: sostituire i bidoni con autocisterne (frigorifere)
• Taglio della cagliata: usare lo spino motorizzato a bassa tensione.
• Estrazione dalla caldaia delle "gemelle": usare un carrello elevatore elettrico adeguato per il sollevamento, trasporto e inserimento delle "gemelle" nelle fascere (gru a bandiera, muletto o Paranchi) .
• Dotare il locale salatoio di adeguati apparecchi di sollevamento automatico ad esempio ponte con il sistema ad immersione.
• Per carico autocarri (spedizione) usare carrelli con sistema meccanico a sgancio e piattaforma elevabile.
• Assicurazione per i mezzi di trasporto utilizzati (propri o aziendali) e contro i furti nelle abitazioni, negli spacci e negli spogliatoi.

9. FILCOOP:
Ai lavoratori che aderiscono a FILCOOP, la latteria sociale corrisponderà una quota pari all'1,5% del salario annuo preso a riferimento.

10. DIRITTI SINDACALI
Si richiede di ritenere valida la delega sindacale sottoscritta dagli avventizi in caso di riassunzione dopo un primo rapporto di lavoro nello stesso caseificio.

11. FORMAZIONE
L'introduzione dei processi di Qualità certificata e della sicurezza alimentare, richiedono un impegno per una formazione ed un aggiornamento professionale per una crescita complessiva degli addetti.
A tal fine si richiede di mettere a disposizione pacchetti di ore retribuite per facilitare la partecipazione effettiva alle iniziative di formazione (si richiede un corso di aggiornamento annuale per tutti i dipendenti). Per tali iniziative formative si richiede di utilizzare le 150 ore (diritto allo studio) previste dal vigente CCNL


FLAI FAI UILA EMILIA ROMAGNA


BOLOGNA, 30 LUGLIO 2003.