I
documenti di Pegaso
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L'Ordine dei Templari
Descrivere l'epopea dei Templari ed ignorare il momento storico che li generò è impresa difficile, per non dire impossibile. Essi, infatti, si formarono quando il mondo cristiano era impegnato nelle Crociate in Terrasanta. Questo movimento di genti in armi verso i luoghi santi ebbe inizio nel 1095, durante il Concilio di Clermont, nel quale Papa Urbano II incoraggiò la guerra contro gli infedeli. Quest'appello non rimase inascoltato, anzi, tanto fu grande la risposta che un enorme numero di persone partì dalla Francia verso la Terrasanta. Era un'armata formata in maggior parte da persone del popolo, animate dalla fede e dalla volontà di liberare il Santo Sepolcro. Ma quasi tutti i suoi partecipanti furono massacrati nel corso del viaggio o morirono di stenti. Mentre quest'iniziativa spontanea andava incontro al suo destino, un'altra spedizione ben armata e organizzata, partiva alla volta di Gerusalemme. A capo di queste forze vi era Goffredo di Buglione. Nel luglio del 1099 Gerusalemme fu conquistata e Goffredo di Buglione prese il titolo di Difensore del Santo Sepolcro. Dopo aver liberato i luoghi santi la maggior parte dei crociati ripartì per le terre d'origine. Rimase solo Goffredo di Buglione e un ristretto manipolo di soldati. Per qualche tempo, tuttavia, egli riuscì a tener testa ai mussulmani ma, dopo circa un anno, morì e gli succedette il fratello Baldovino. Nel frattempo gli arabi erano riusciti ad organizzarsi e ripresero parte dei territori perduti. Baldovino, con doti d'esperto stratega, bilanciò l'attività militare con iniziative diplomatiche, riuscendo in tal modo a conservare quel che rimaneva del regno crociato.Tuttavia il territorio circostante Gerusalemme non era per nulla sicuro, divenne, quindi, necessario impiegare delle forze militari per proteggere e soccorrere i pellegrini. Per tale motivo, intorno al 1119-1120, si formò a Gerusalemme un ordine monastico preposto a tale compito. Il principale artefice di quest'evento fu un cavaliere francese, Ugo di Payns della Champagne, insieme con altri nobili. Questi cavalieri erano giunti in Terrasanta per mettersi al servizio del re di Gerusalemme e, sotto la sua guida, parteciparono a molte battaglie. Durante la permanenza nei luoghi santi, si avvidero delle pessime condizioni in cui arrivavano le centinaia di pellegrini, e ritennero che il modo migliore di servire la fede fosse difendere, anche con la spada, questa moltitudine di fedeli.Fu così che essi si presentarono al Patriarca di Gerusalemme e pronunciarono i voti di povertà, obbedienza, castità e anche, appunto, quello di difesa dei pellegrini. Presero, quindi il nome di "Poveri cavalieri di Cristo". Baldovino assegnò loro degli alloggi in un'ala del suo palazzo. Il palazzo del re era stato edificato sulle rovine del Tempio di Salomone, per questo motivo essi divennero i Cavalieri del Tempio o Templari. Ma, affinché tale forza divenisse costantemente operativa, era necessario dotarla di regole e istituzioni che dovevano provenire dal clero d'Occidente. Per questo motivo, nel 1127, Ugo di Payns si recò in Europa in qualità d'ambasciatore del suo Ordine. La sua opera ebbe numerosi consensi da prelati e regnanti, ma era necessaria l'ufficializzazione da parte della Chiesa. Anche quest'approvazione, grazie all'opera svolta da Bernardo di Chiaravalle, non tardò ad arrivare. Nel gennaio del 1128 fu disposto un Concilio nella città di Troyes. Dal Concilio l'Ordine del Tempio fu legittimato e fornito della fondamentale Regola. Ugo di Payns visitò molti paesi e conobbe numerosi governanti, ottenendo delle generose elargizioni di denaro e terre. La quantità di doni ricevuta dall'Ordine deve essere stata veramente notevole, in quanto Ugo di Payns lasciò ad uno dei suoi compagni l'incombenza di gestire tali ricchezze, nell'occasione lo nominò Maestro di Francia. Quest'investitura poneva la prima pietra per la realizzazione dell'impero politico-religioso che caratterizzò l'opera dei Templari. Nel 1136 morì Ugo di Payns e il suo posto fu preso da Robert di Craon. In virtù della bolla "Omne datum optimum" redatta nel 1139 da papa Innocenzo II, i Templari furono esentati dal versare alla chiesa le tasse per i loro possedimenti, potevano costruire dei luoghi di culto dove pregare e dire messa, riscuotere la quarta parte delle tasse mortuarie ed inoltre erano sotto la diretta giurisdizione dell'autorità papale. In questo modo era consentito loro, rispetto agli altri ordini ecclesiastici, di avere un'autonomia senza pari.In Terrasanta, dal 1146, altre sette crociate si succedettero alla prima, con esiti spesso avversi per i cristiani, ma i cavalieri Templari si fecero sempre valere per dedizione e sacrificio. Tuttavia non poterono evitare nel 1244 la caduta di Gerusalemme, e nel 1291 la conquista di Acri, con la cacciata dei Franchi dai luoghi santi.Nello stesso periodo i Templari d'Occidente erano impegnati in un'opera civilizzatrice: realizzavano strade, costruivano ponti, edificavano chiese e ospizi per i viandanti, bonificavano terreni paludosi, sviluppando di conseguenza il commercio. Molti servi della gleba, tenuti in condizioni miserevoli, furono affrancati dalla schiavitù e divennero lavoratori alle loro dipendenze. In tutta l'Europa vide la luce una fitta rete di case fortificate, difese da mura, definite Commende o Precettorie. Erano dei complessi autosufficienti nelle quali vi erano attività agricole, metallurgiche, religiose e militari. Nelle Commende erano allevati e selezionati i cavalli, indispensabili alla guerra, i bovini per i lavori nei campi e i maiali per le carni. Per alimentare gli animali era necessario aumentare la raccolta del foraggio e quindi migliorare la resa dei terreni coltivati. S'introdussero, a tale scopo, delle nuove tecnologie che consentirono il raggiungimento di notevoli risultati per l'epoca. In pochi decenni i Templari divennero dei banchieri. Essi trattavano alla pari con i tesorieri dei re d'Europa, concedevano prestiti e mutui, ma proprio su questa strada andarono incontro alla rovina. Si scontrarono, infatti, con il re di Francia, Filippo il Bello, che nei loro confronti aveva una notevole esposizione economica. Per distruggerli li accusò delle peggiori nefandezze e di eresia. Nel 1307 i Templari francesi furono tratti in arresto. Sotto le torture essi confessarono tutto quello che volevano i loro carnefici. Nel marzo del 1314, Jacques de Molay, l'ultimo Gran Maestro, fu messo al rogo, e con lui finiva drammaticamente un'Ordine religioso che aveva caratterizzato un'epoca. |
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