IL CONIGLIO DELLE PIANURE DI BETAZEDIl coniglio di betazed è un grazioso animale, ben conosciuto in tutto il quadrante alfa già da molto tempo. I primi accenni a questo orecchiuto mammifero vengon fatti dal Capitano J.T.Kirk [ J.T.Kirk, 2261 ] che, nel lontano 2261, si dilettava a scrivere dei piccoli saggi per un famoso periodico terrestre del fai-da-te. Gli usi che se ne faceva all'epoca del compianto Capitano non erano certo dei più edificanti: la pelliccia del povero coniglio veniva infatti utilizzata per la produzione di toupet (peraltro molto apprezzati dalla gente dell'epoca...) Fortunatamente questa barbara usanza è andata perduta nel tempo, anche grazie all'operato di numerosi esponenti della Federazione [ F.La Forge, F.Worf, 2378 ], tanto che oggi è vietato anche solo avvicinarsi ai loro habitat. Anche i Trill hanno tentato di utilizzare il coniglio per i loro scopi: essi pensavano, infatti, di poter utilizzare il coniglio come un succedaneo del simbionte. Studi approfonditi [ Jadzia M., 2360 ] hanno, fortunatamente, scongiurato anche questo nuovo pericolo per la sopravvivenza del coniglio betazoide, che ora può liberamente sgambettare nelle vaste pianure di Betazed. La curiosa morfologia di questo animaletto ha ispirato numerose opere scientifiche: in bibliografia riportiamo il testo di Inati OB [ 2365 ], il più famoso e completo, e chiunque voglia approfondire l'argomento può andare in una qualsiasi biblioteca della Federazione, chiederlo in consultazione e soddisfare ogni sua curiosità.
Jadzia M. "Il coniglio non è un buon simbionte", Note introduttive alla conferenza sulla simbiontica esobiologica,lnceq III, 2373. F. La Forge, F.Worf "Salviamo i conigli betazoidi", 5 volumi rilegati in pelle olografica cardassiana, TSL, 2378. J.T.Kirk "La pelliccia del coniglio betazoide", in "Fabbricare parrucche: un mestiere antico, una necessità moderna ", Terra, 2261. Inati OB "Morfologia, fisiologia, anatomia, ecologia ed etologia del coniglio betazoide", Sarpeidon, 2369. |
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