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Che
cos’è un visore notturno e come funziona
Un
visore notturno è un apparecchio in grado di intensificare la luce
presente di migliaia di volte in modo da produrre un immagine chiara e
definita. I fotoni vengono raccolti nel fotocatodo attraverso la lente
frontale, trasformati in elettroni e amplificati per poi passare
attraverso lo schermo al fosforo che ne conferisce la tipica colorazione
sul verde. Il visore per funzionare ha bisogno di una quantità minima di
luce (stellare o lunare). In assenza di fonti di luce viene utilizzato
in genere un emettitore di raggi infrarossi (total darkness tecnology),
che ha però il difetto di essere visibile attraverso altri visori
notturni.
Esistono quattro generazioni di visori notturni, la prima e la seconda
generazione sono di libera vendita mentre la terza e la quarta sono
riservate alle forze armate.
Illuminatore infrarosso
Quasi tutti i visori notturni sono dotati di illuminatore infrarosso che
consente il loro utilizzo in condizioni di buio assoluto( ad esempio
dentro interni o grotte). Nelle caratteristiche viene indicato con la
dicitura Built-In Infrared Illuminator. Quello fornito di serie è in
genere debole e garantisce una visibilità introno ai 15-20 metri. La
luce infrarossa è invisibile ad occhio nudo ma ben visibile attraverso
altri visori notturni, inoltre il diodo che emette il fascio di luce
produce una debole luce rossa visibile solamente frontalmente a pochi
metri di distanza. In alcuni modelli invece l’illuminatore IR è
completamente invisibile ad occhio nudo. Gli illuminatori IR più potenti
garantiscono una visibilità intorno ai 100 metri.
Prima generazione
I visori di prima generazione sono i più economici, con un prezzo che
parte dai 200 euro per arrivare fino a 1500 euro per i modelli più
costosi. Il principale difetto di questi visori è la bassa
amplificazione della luce presente che è pari a 6000-15000 volte.
L’immagine prodotta da questi visori ha i bordi sfocati (distorsione
geometrica), ma questo difetto è stato risolto nei visori di prima
generazione ad alta risoluzione. I visori di prima generazione emettono
un leggero sibilo durante il funzionamento inoltre l’immagine prodotta è
visibile per pochi istanti anche quando si spegne il visore.
Garantiscono una visibilità intorno a 80 metri o 150 metri per i modelli
migliori.
Seconda generazione
I visori di seconda generazione hanno un prezzo che va dai 1200 euro per
i modelli base ai 3000 euro per quelli avanzati. Nei visori di seconda
generazione viene aggiunta un amplificatore di luce costituito da tubi
di vetro detto MCP (micro channel plate) che consente di amplificare la
luce da 20000 a 65000 volte. Garantiscono quindi un immagine più nitida
e brillante e una visibilità che va dai 250 ai 600 metri.
Terza generazione
I visori di terza generazione funzionano con una tecnologia all'arseniuro
di gallio che consente di avere immagini più chiare e una visibilità
maggiore. La terza generazione è riservata alle forze armate. I tubi di
intensificazione dei visori di terza gen. hanno una vita di ore maggiore
dei visori di prima e seconda generazione grazie a un filtro di ioni.
Quarta generazione
Nella quarta generazione il film di ioni viene rimosso consentendo un
immagine di una nitidezza eccezionale a scapito di una durata minore
della vita del tubo di intensificazione. La visibilità raggiunge valori
superiori a un chilometro. Inoltre l’immagine non viene disturbata da
presenza di fonti luminose, e la nitidezza e la luminosità dell’immagine
sono superbe.
Made in Europe
Se i visori di prima generazione sono quasi tutti prodotti in Russia e
quelli di seconda, terza e quarta sono prodotti in america, l’Europa
produce invece due tecnologie note come XD-4 e XR-5.
Come procedere all’acquisto di un visore notturno
Nell’ acquisto di un visore notturno si devono tenere in considerazione
diversi fattori. Prima cosa l’utilizzo che se ne vuole fare e quanto si
è disposti a spendere, fattori questi che determinano in modo
preponderante la scelta del modello. Fra i possibili utilizzi troviamo
sicuramente escursionismo, campeggio, esplorazione di grotte, uso in
barca, caccia, osservazioni naturalistiche, soft air fino ad arrivare a
usi più professionali come sorveglianza della propria abitazione, guida
notturna, osservazione a lunga distanza. I vari modelli in circolazione
si adattano perfettamente a queste varie attività a patto che si scelga
il modello giusto.
Tra un visore di prima generazione e un visore di seconda generazione vi
è un’ enorme differenza in termini di qualità dell’immagine prodotta,
amplificazione della luce presente e distanza d’osservazione. Però va
detto che i visori di prima generazione partono da 200-300 euro mentre i
visori di seconda costano sempre oltre i 1000 euro, quindi sta a voi
decidere quanto volete spendere.
Se vi occorre un modello che vi consenta l’utilizzo con entrambe le
mani libere vi dovrete orientare su un visore che si possa montare
in testa. Se si tratta di un visore bioculare il prezzo sarà
praticamente il doppio di un visore monoculare, perché appunto si tratta
di due visori affiancati.
Un altro fattore importantissimo è l’impermeabilità (waterproof),
se pensate di utilizzare lo strumento in condizioni avverse di tempo.
Gli strumenti per uso in barca sono in genere di un colore vivace come
il giallo e galleggianti, in modo da poter essere recuperato in
caso di caduta in acqua.
Per osservazioni a lunga distanza è preferibile un modello con uno
zoom di almeno 5 ingrandimenti ed è d’obbligo un seconda generazione
che consente un detection range di oltre 400 metri. La maggior parte dei
visori notturni ha comunque un ingrandimento di 3X mentre i visori
progettati per la navigazione hanno uno zoom di 1X o 1,5X in modo da
potersi render conto della distanza reale degli oggetti osservati. Se si
pensa di utilizzare lo strumento in movimento è preferibile un visore da
navigazione.
I visori di seconda generazione hanno il controllo automatico della
luminosità, caratteristica che manca nei visori di prima generazione
ma che viene risolta in alcuni modelli con un circuito di spegnimento
automatico in caso di abbagliamenti (ICT).
Altri fattori da tenere in considerazione sono la dimensione e la
maneggevolezza del visore, la presenza o meno dell’illuminatore
infrarosso e la potenza di quest’ultimo, il guadagno del tubo
intensificatore, la possibilità di poter usare il visore con gli
occhiali o comunque di poter regolare le diottrie. I visori
notturni durante il funzionamento proiettano una debole luce verde che
se non coperta da una guarnizione in gomma potrebbe rivelare la
propria posizione.
La messa a fuoco è quasi sempre manuale ma deve comunque
risultare veloce e comoda. La possibilità di aggiungere vari
accessori, come adattatori fotografici, obiettivi, IR a lunga
distanza è un altro fattore importantissimo. I visori notturni possono
avere due pulsanti o uno solo: i due pulsanti consentono di poter
accendere il visore e l’IR indipendentemente e quindi sono da preferire.
Tra le marche più conosciute di visori notturni troviamo AMT, Bushnell,
Night Owl Optics, ITT, Zeiss.
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