"Possiamo davvero cambiare la nostra vita, o è la vita che cambiandoci
ci illude di averla cambiata?"

(Xavier Wheel)

"... ridevi e forse avevi un fiore,
non ti ho capita, non mi hai capito mai."

(Roberto Vecchioni)


Quante volte avrei voluto scrivere,
quante volte invece la mente, dirottata sul lavoro e su quegli affetti che mai saprò domare,
capire, accettare e vivere, mi hanno tenuta lontana dalla tastiera.
Quante cose sono cambiate.
Quanto di quello che ormai credevi, volevi, avevi promesso a te stessa che mai sarebbe cambiato,
è poi, un giorno, … d'improvviso, mutato.
I lunghi capelli ormai sono un ricordo lontano,
gli alti tacchi hanno, sempre più spesso lasciato il passo a basse scarpe,
meno sexy forse, ma certamente più comode.
Quanto di quel Principe di Stelle, che principe non era, non c'è più.
Quanto di quell'amore soffocato, sordo, urlante di una voce muta,
quanto di quell'amore cullato nella forma di un cuscino, in una tasca ormai scucita,
quanto di quella abnegazione totale per 3 anni e mezzo,
quanto di tutte quelle emozioni che ho sempre vissuto da sola colorandole con colori che non avevano,
solo perchè quei pochi attimi che mi dedicava, avessero la luce di una storia d'amore
(strana se vuoi, ma pur sempre di amore),
quanto di tutto quello che ho scolpito nelle pagine,
di quanto ho descritto, narrato, vissuto,
quanto di tutto quel "Lui"
non c'è più.
Così, stranamente accade che un giorno, quella luce offuscata che per anni ha illuminato il cuore,
d'improvviso si accende accecando i pensieri e rivelando quanto, in quella penombra,
mai hai voluto, potuto o saputo vedere.
E tutto quel "quanto"...
d'improvviso una mattina si è dissolto nel nulla.
Nel nulla di un'assenza che non ho più saputo sopportare,
di una realtà che non ho più voluto mascherare, giustificare, raccontare a me stessa...
Nel nulla fatto di quelle frasi, quei gesti che credevi fossero unici e solo per te,
e che invece ritrovi utilizzati per altre vittime di un principe di un mondo fatto di tristi inganni,
di frasi fatte per ragazzine ingenue come me.
Io non ci sono riuscita.
Non sono riuscita a demolire me stessa, i sogni, il bisogno di sentirsi amati,
abbracciati, coccolati, vissuti...
Non sono riuscita a fare sì che quell'amore
così forte, così tenace, così caparbio, così insensato, potesse bastarmi.
Non sono riuscita ad anestetizzare il cuore, i sogni, il diritto ad un amore che fosse amore.
E così di quel principe di stelle che ormai non brillano più, non ho più traccia,
non ho più notizia, non ho più quelle piccole sue cose che avevo raccolto nella mia infantile "scatola dei ricordi",
come tracce di momenti che mi legassero indissolubilmente a lui.
E da quelle ceneri ora affiora la rabbia.
La rabbia di oltre 3 anni trascorsi con la fatica di restare sempre nascosta dietro un muro.
Affiora la voglia di dire basta.
Basta!
Basta a quella smania di voler regalargli attimi, emozioni, corpo, sentimento, affetto, calore,
e l'accoglienza del mio “nido”.
Basta di dare il meglio di me stessa (che certo un granché non è) a chi ne ha fatto meno che cibo per gatti.
Basta ad amare “one way only”
Basta ai sentimenti che anziché esplodere, implodono devastanti dentro di noi.
E non c'è frase o parola delle mie pagine che toglierei,
che non dedicherei più a quell'uomo che ancora mi manca
e il cui nome mi scopro a chiamare quando tutto è difficile e in salita.
Non c'è poesia, attimo, emozione che rimpiango di avere provato...
Nulla...
Ma ora in me c'è questo "nulla" fatto di lui e di chi, per voglia o per destino non può esserci,
dove nessun nuovo amore si è sostituito.
Nessuna nuova voglia di ricominciare ad amare ha ridisegnato sorrisi sul cuore,
forse per questa incapacità cronico-patologica ad amare e che rende l'amore, un lusso
con un prezzo troppo caro.
E quel piccolo uomo che un giorno incroci in Vespa in città
e che, per un istante, ti appare come “l'altra metà del cielo” …
altro non è che IRONIA…

"It's like 10,000 spoons when all you need is a knife
It's meeting the man of my dreams
And then meeting his beautiful wife
And isn't it ironic... don't you think
A little too ironic.."

Perchè forse la vita è anche (o solo) ironia!

... Ma pur sempre .... qualcosa è cambiato

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1 Novembre 2002

(Le note sono di Alanis Morissette in "Ironic")