... Parole di carta...

Un libro è un rifugio, un viaggio di carta tra le mani,
un diario di pensieri, un tumulto di sensazioni.
Ho, di seguito, raccolto scampoli di parole rubate ai libri che amo...
...e anche questa è un pò di me...


 

"Libro, ansia
di stare ovunque,
in solitudine"
Juan Ramon Jimenez

 
 
 
 

 

"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l' autore fosse  un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."
Salinger

 

 

"Vorrei avere solo 3 cose:
i miei libri da leggere, il mio gatto, e tu che respiri il mio sapore e assaggi il mio odore."
Apollinaire

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

"Si potrebbe quasi mangiare fuori" 
Quello che conta è il "quasi", e il condizionale.A tutta prima sembra una pazzia. Siamo all'inizio di marzo, abbiamo avuto una settimana di pioggia.E poi, da stamani, è spuntato il sole, con una intensità smorzata, una forza tranqulla.Il pranzo è pronto, la tavola apparecchiata. Ma anche dentro tutto è cambiato.La finestra socchiusa, i rumori di fuori, una leggerezza nell'aria."Si potrebbe quasi mangiare fuori" La frase arriva sempre nello stesso istante. Proprio prima di mettersi a tavola,quando sembra troppo tardi per sovvertire il corso del tempo,quando l'antipasto sta già sulla tovaglia. Troppo tardi? Il futuro lo decidi tu. Forse sarai così pazzo da precipitarti fuori,a passare lo straccio sul tavolo del giardino,a suggerire maglioni, a canalizzare l'aiuto che ciascuno offre con brio maldestro.Oppure ti rassegnerai a mangiare al caldo: le sedie sono troppo bagnate, l'erba così alta...Poco importa. Quello che conta è il momento della frase. Si potrebbe quasi...E' bella la vita al condizionale, come nell'infanzia: "Potremmo fare così: tu sei..." Una vita inventata che prende in contropiede le certezze.Una vita quasi:
l'aria fresca a portata di mano. Una fantasia modesta, una ventata di saggia follia che cambia tutto senza cambiare niente...
Talvolta diciamo: "Si sarebbe quasi potuto..." Questa è la frase triste degli adulti che hanno mantenutoin equilibrio sul vaso di Pandora solo la nostalgia. Ma ci sono delle volte in cui cogliamo il giorno nel momento fluttuante delle possibilità,nel momento delicato di un'esitazione onesta, senza orientare in anticipo il giogo della bilancia. Ci sono giorni in cui si potrebbe quasi".
Philippe Dalerm (da "La prima sorsata di birra)

 
"...l'amore, mi sembra di tutte la cosa principale.
Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l'opera dei grandi filosofi.Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo e me;a me importa solo di poter considerare il mondo, e me, e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto"
Hermann Hesse (da "Siddharta")

 











 

"Avrei potuto":
non riusciremo mai a comprendere il significato di questa frase.Perchè in ogni momento della nostra vita ci sono state cose che sarebbero potute accadere,ma che alla fine non sono avvenute".[...]
"Sarebbe stato facile mantere il controllo, giacchè non ero innamorata. Chi è in grado di domare il proprio cuore, è capace di conquistare il mondo.Le parole della canzone dicevano:
Un poesia e una cornetta
possono far vagare il cuore.
[...] Se amare fosse stato facile, starei abbracciata a lui,e le parole della canzone racconterebbero una storia che è la nostra storia".[...]
"Può darsi che mi amasse davvero,ma seremmo riusciti a trasformare questo amore in qualcosa di diverso,di più profondo?
'Ridicolo' ho pensato. 'Non esiste niente di più profondo dell'amore. Nei racconti d'infanzia, le principesse baciano i rospi, e i rospi si trasformano in principi.Nella vita reale, le principesse baciano i principi, e questi si trasformano in rospi' "
[...]
"Avevo sempre saputo che il vero amore è al di sopra di tutto e che sarebbe stato meglio morire,piuttosto che cessare di amare.
Ma pensavo che solo gli altri ne avessero il coraggio.In quel momento, invece, scoprivo di esserene capace anch'io.Anche se avesse dovuto significare partenza, solitudine, tristezza,'amore valeva comunque ogni centesimo del suo prezzo".[...]
"L'amore si scopre soltanto amando".
Paulo Cohelo (da "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

 
"... Ti irritavi in modo terribile quando ti facevo notare che perdere tempo non è per niente grave. Il massimo dell'irritazione però l'hai raggiunta nel momento in cui ti ho detto che la vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta,bensì la capacità di trovare un centro ...
E' buffo, ma è proprio la distrazione che fa giungere al centro delle cose, al loro cuore ...[...]
Sai qual'è un errore che si fa sempre ? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un  binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molto più fantasia di noi. Proprio quando credi di  trovarti in una situazione senza via di scampo,quando raggiungi il picco di disperazione massima,
con la velocità di una raffica di vento tutto cambia,si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita...[...]
E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.
Respira ... aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e và dove lui ti porta."
Susanna Tamaro (da "Va dove ti porta il cuore)

 

 


 
 
 
 
 

 

".. Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua.E non sono la stessa strada. Così ...
Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo ... salvarmi, ecco: salvarmi.Ma ho capito tardi da he parte bisognava andare: dalla parte dei desideri.Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti.No.
Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera.Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito.Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano,inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete,più ti ribelli più ti ferisci.Non se ne esce.Quando  era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo.Mi sono fatto tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare ..."
Alessandro Baricco (da "Oceano mare")

 
"Nessuno mi vide, e non seppi mai se Rosi avesse visto il mio omaggio. Ma io mi ero arrampicato su una parete di roccia e avevo rischiato la vita per deporre un ramo di rose sulle scale di casa sua, e in questo c'era un che di dolce, di triste-lieto, di poetico che mi faceva bene e che sento ancor oggi".[...]
"Lei ha diciotto anni [...] avrà certo sogni d'amore, dei desideri d'amore.Sarà forse di quelli che non hanno paura. Non li tema! Sono la cosa migliore che ha! Può credermi.Ho perduto molto, io, quando alla sua età ho fatto violenza ai miei sogni d'amore. Non bisogna farlo.[...] Non bisogna aver paura di niente, nè ritenere che qualcosa sia proibito, se è un desiderio della nostra anima. [...] E' possibile [...] trattare i propri istinti e le proprio cosidette tentazioni con rispetto e amore.Solo allora rivelano il loro senso, e tutte hanno senso".
Hermann Hesse (da "Sull'amore")

 
"... C'è qualcos'altro che devi sempre ricordare.
Ci sono persone magnifiche su questa terra,
che se ne vanno in giro travestite da normali esseri umani.
Non scordarlo mai ..."
F. Flagg (da "Pomodori verdi fritti")


"Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto".

Alessandro Baricco (da "Novecento")
"Un signore apre il giornale e legge distrattamente; a un certo punto gli occhi gli cadono su un annuncio, e in questo annuncio c'è scritto: Vendesi collezione. Tramonti. Segue un nome con un indirizzo. L'uomo legge l'annuncio e pensa, Mah, qui ci deve essere un errore di stampa, manca una parola, c'è qualcosa che non va, curioso, prende un paio di forbici, lo ritaglia, lo piega in quattro, se lo mette in tasca. Col suo annuncio conservato in tasca,un giorno, l’uomo finisce proprio nella via citata dal giornale e gli viene la curiosità; magari passo un attimo, pensa. Va all'indirizzo dell' annuncio e vede che stanno traslocando;
dicendo di aver letto il giornale di qualche giorno prima, 
va dal primo che trova. E gli viene detto: Ah, finalmente, meno male che è arrivato,io sono il figlio del signore che ha scritto I'annuncio, mio padre è morto sette giorni fa. Chissà, forse aveva sentito qualcosa e aveva deciso di vendere tutto. Mentre persone portano fuori armadi, letti, quadri, loro entrano in casa, arrivano in una stanza,e l’uomo, aprendo la porta, dice:
- Eccoli qua.
L' altro guarda: in una stanza vuota c'è un grande ammasso di barattoli,di cartone, di latta, di vetro; barattoli, solo barattoli.
- Eccoli qua, cosa?- dice
- I tramonti: all' inizio mio padre si occupava di aurore, poi sa, anche un pò per problemi di orario,preferì i tramonti, e a loro si dedicò per anni. Fu cosi che passò anni ed anni con questa sua collezione;ora io non so più dove metterla, per fortuna è arrivato lei che è interessato a comprarla.Non che lui sia molto interessato, in realtà,perchè vede una montagna di barattoli e basta, non capisce bene.Insomma alla fine gliela regala. E lui un pò per curiosità,un pò perchè nella vita ognuno fa delle cose senza senso, accetta.Cosi, se ne torna a casa e in una stanza si trova da solo con centinaia di barattoli. Sui barattoli, tutti i barattoli, vi è una piccola etichetta sulla quale c'è scritto sempre il nome di un posto, una data e una stagione.
Solo quello.Li da solo nella sua camera il signore guarda i barattoli: alcuni sono vecchi barattoli di caffè, di marmellata, aveva usato di tutto. Lui non sa cosa farne; ne prende uno, lo scuote vicino all' orecchio, gli pare di sentir qualcosa, ma no, invece è vuoto. Non capisce.Allora un pò così, perchè non sa cosa fare, ne prende uno tutto foderato di carta scura, svita il tappo, lo apre, e all'improvviso nella stanza... un tramonto. Vede l' orizzonte, il sole che cala, i raggi che partono come schegge, l’aria rossa, ne sente perfino l’odore,l' aria di tramonto. Una cosa bellissima là davanti ai suoi occhi, tutta per lui. In pochi giorni li apre uno a uno, ce ne sono centinaia, centinaia di tramonti. Quando ha finito di aprirseli tutti, guarda la montagna di barattoli vuoti e capisce quello che deve fare.
Così esce di casa con un barattolo di marmellata usato, va in campagna, aspetta,e davanti al tramonto cerca di farlo entrare dentro al suo barattolo.Ovviamente non ci riesce subito. Torna per giorni e giorni, ma alla fine capisce il segreto. II segreto era che bisognava mettere in quel tramonto tutti i sentimenti, tutte le idee, tutti i pensieri.Così una sera, finalmente, in aperta campagna, chissà dove, dopo essersi fatto prestare l'ennesimo barattolo, si mette davanti al tramonto e dimentica tutto, tranne quello che vede, apre il barattolo e il tramonto vi entra. Lui chiude, mette un etichetta, un posto, una data e una stagione, e lo mette da parte.Sta nascendo una collezione, sua. Che magari un giorno venderà con un annuncio, su un giornale."
(Autore sconosiuto)

 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



















 

"Cara bambina, non devi aspettarti una lettera da me appena me ne hai spedita una. Non aspettarti che io scriva con la stessa frequenza. L'aspettativa uccide tutto.Dare qualcosa per scontato è il vero pericolo, e bisogna che impari a non aspettarti niente,ma solo ad aspettare. Conosco il desiderio. Mi ha accompagnato per tutta la vita, a volte in modo così violento da far male.
In qualche caso mi ha fatto arrivare vicinissimo a ciò che desideravo,tanto da farmi sperare che un giorno sarei riuscito ad arrivare in fondo. Non è andata così, ma è ancora il desiderio a spingermi più vicino al centro della vita, della tempesta,di me stesso. [...]
Non ti aspettare, Delphine, che il desiderio si esaurisca perchè ricevi una lettera da me. La leggi avidamente, come io leggo le tue, ma appena arrivi alla fine l'inquietudine riappare,in un circolo senza fine. La condizione più bella e vitale è fatta di serenità e desiderio."
Iselin C. Hermann (da "Per lettera")
un libro che è un lungo viaggio

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(La canzone di sottofondo è "Anywhere is" di Enya)

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Le immagini sono riporduzioni dei quadri di Monet)
 

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