Se sapessi scrivere,
se sapessi infilare le parole come perle in una collana,

Se sapessi raccontare,
se sapessi dare forma a tanti pensieri sparsi,
se..

Se tutto questo,
allora ti racconterei di quell'uomo che amo,
come ti racconterei di un giardiniere nel suo giardino,

... Allora ti racconterei di tutte quelle piante che gli regalano fiori,
di tutte quelle volte nelle quali lui si china a guardare
o a prendersi cura di una di loro,

…Allora ti racconterei di come, pianta tra tante, anche io lo osservo mentre nutre e accarezza i fiori delle altre piante,

… Allora ti narrerei di come me ne resto fiorita e trepidante,
mentre vedo quel giardiniere che con amorevoli cure,
sistema i petali di quella piantina laggiù…
...sì proprio quella a Sud del giardino…. quella più vicina al mare…
oppure di quella che nel lato Nord,
gli regala i fiori di bucaneve delle sue terre di montagna…
oppure di quella ancora più lontana,
che lui guarda con occhi sognanti e rapiti….

… allora ti racconterei di cosa significa quando, da lontano,
lo vedo avvicinarsi con terreno fresco e acqua per le mie radici,
...E ti racconterei di come io, piccola piantina tra le tante,
allora comincio a scuotere ravvivando i miei petali,
di come oriento la mia corolla verso il sole,di come i miei fiori gli sorridano
e di come, in quel momento, mi senta
come un gigantesco albero fiorito e pieno di frutti maturi…

… E poi ti racconterei di quando ogni volta lo vedo distogliere lo sguardo attirato dal colore di quella pianta di primule
che lo colpisce con il blu dei suoi petali…

… e magari scriverei di quanto, quella distrazione,
mi ferisce fino nel profondo della mia linfa vitale,
e di come ogni volta chiudo gli occhi, nella consapevolezza,
che potrebbe lasciare incolto il mio angolo di giardino,…

…E se sapessi parlare…
se non fossi un fiore muto che parla solo con quei colori che non sa distinguere,
… Allora sfiorerei con i miei petali, le mani di quel giardiniere
che a volte se ne resta seduto in un angolo, con la testa appoggiata alle ginocchia,
o con il naso a seguire le nuvole che rincorrono il vento
e gli accarezzerei la voce da usignolo, talvolta, triste….

…E se sapessi dare forma alle emozioni,
ti racconterei di quando, per ribellione alle sue disattenzioni,
chiudo tutti i mie petali e mi abbandono in balia alle intemperie,
forse solo nella speranza che lui possa tornare, come un Piccolo Principe,
da quella rosa su un piccolo Pianeta

…E poi forse farei scorrere la penna su questo foglio di carta stropicciata,
solo per cercare di farti capire come sia difficile
non desiderare che il vento e la grandine
distruggano tutto quel pezzo di giardino a Nord, e ancora di più a Sud,

...di come invece a volte ti senti parte integrante di questo giardino,
delle sue attenzioni, della cura con cui quel giardinire ci dirada le radici,
della delicatezza con la quale pulisce le nostre foglie ed elimina le ortiche,

...di come ci cura affinché, con la felicità nel cuore,
possiamo tutte regalargli quei fiori dei quali sa gioire
e dei quali, forse, ha bisogno.

(scritta così per caso il 19 Novembre 2001)

...come a casa

(Le note sono de: "Gli Amanti" di Fiorella Mannoia)

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