È stato detto che la Medaglia miracolosa è un "piccolo libro di fede" e un
"piccolo trattato di mariologia".
Perché? Perché basta esaminare con attenzione la medaglina così com'è, e
leggervi le grandi verità che esprime nel suo disegno la potenza e la
misericordia di Maria Madre Divina, Immacolata, Mediatrice, Corredentrice e
Regina.
E adesso noi vogliamo meditare brevemente su queste pagine grandi verità che
riguardano la storia della salvezza e che ci faranno apprezzare ancor più questa
cara medaglina.
Maria, la Madre tenerissima
Ricordiamo la prima apparizione a S. Caterina? La Madonna predice le sciagure
dei suoi figli, e piange su di essi fino a non poter più parlare. La sua
tenerezza materna e la sua premura affettuosa appaiono davvero commoventi. Ella
è partecipe dei travagli in cui si dibattono e si perdono i figli. Promette la
sua speciale protezione, e, infine, annuncia a Suor Caterina una missione
particolare che intende affidarle per aiutare gli uomini a salvarsi e a ottenere
grazie.
Il primo significato del dono della Medaglia miracolosa è proprio questo: la
Madre tenerissima vede i figli tra i pericoli e offre loro un mezzo di grazia
che li scampi dal male e li richiami al bene.
Per questo la medaglina è un dono della Celeste Madre, è un dono di grazia
materna. E tutte le grazie che la medaglina ha ottenuto e otterrà portano questo
sigillo della premura materna che la Madonna ha verso di noi suoi figli.
Moribondi risanati, peccatori convertiti, soldati che scampano la morte, tumori
scomparsi, tentazioni fugate, pericoli sventati, aiuti insperati e mille e mille
altre grazie, fanno della Medaglia miracolosa il segno concreto della cura
tenerissima che la Mamma Celeste ha per le anime e i corpi degli uomini. Chi non
ne ha fatto l'esperienza, la faccia. E non resterà certamente deluso.
Soprattutto per le conversioni, la Medaglia è stata feconda in maniera
eccezionalmente miracolosa. Oltre la conversione di Alfonso Ratisbonne, già
descritta all'inizio di questo libretto, amiamo ricordare un'altra delle tante
capitate a San Massimiliano M. Kolbe.
"Signore, si confessi"
Quando P. Kolbe si trovava a Zakopane fece la conoscenza di un certo
intellettuale.
Ad ogni incontro lo pregava "Signore, si confessi". Ma quegli soleva rispondere:
"Nulla da fare, Reverendo; la rispetto, Padre, ma non andrò a confessarmi, forse
un'altra volta...". Dopo alcune settimane, questo signore, prima di partire,
venne da P. Kolbe per accomiatarsi. Le ultime parole di P. Massimiliano furono:
"Signore, vada a confessarsi...".
"La prego, Reverendo, non ho tempo, devo andare in fretta alla stazione".
"Allora accetti almeno questa Medaglia miracolosa".
Il signore accettò per cortesia la medaglietta e si recò subito alla stazione
ferroviaria. Intanto P. Massimiliano cadde in ginocchio per implorare
dall'Immacolata la conversione dell'ostinato.
Oh, meraviglia! dopo un istante qualcuno bussa alla porta ed entra il medesimo
signore che aveva tanta fretta di prendere il treno. Sin dalla soglia esclama
"Padre, la prego di confessarmi"!.
Maria, l'Immacolata
L'Immacolata è Colei che non solo non è stata neppure sfiorata dal peccato, ma
ha schiacciato con il suo piede la testa al maligno (Gen. 3,15).
Così ci appare la Madonna sulla medaglia: è l'Immacolata che schiaccia la testa
al serpente.
I due millenni della Chiesa hanno sempre celebrato l'originale purezza della
Madre di Dio, in opposizione irriducibile al peccato che offende Dio.
L'Immacolata, Colei che è la "Piena di grazia" (Lc 1,28), con il peso divino
della sua pienezza di grazia ha battuto vittoriosamente il seduttore del genere
umano, e vuol donare agli uomini la stessa forza di battere il nemico.
Attorno alla medaglina, poi, si leggono le parole "O Maria concepita senza
peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi". L'immagine e le parole
coincidono la figura dell'Immacolata rappresenta Colei che è stata concepita
senza peccato, schiacciando la testa al demonio.
Siamo nel 1830. Soltanto 24 anni dopo, il Papa Pio IX dichiarerà come dogma di
fede della Chiesa universale la verità dell'Immacolata Concezione di Maria. Non
è certamente difficile ammettere che l'apparizione dell'Immacolata a S. Caterina
e la diffusione prodigiosa della Medaglia in tutto il mondo siano servite
ottimamente a preparare e ad affrettare la definizione dogmatica della verità
dell'Immacolata Concezione, allo stesso modo che Lourdes, quattro anni dopo la
solenne proclamazione del dogma, ne fu la singolare conferma.
"Io sono l'Immacolata Concezione"
(Quando il 25 marzo 1858 la Vergine Maria si rivelò a S. Bernardetta Soubirous e
le disse "Io sono l'Immacolata Concezione", la piccola Bernardetta, raccontando
l'apparizione disse "La Signora stava in piedi sul rosaio e si mostrava
nell'atteggiamento della Medaglia miracolosa". La stessa S. Bernardetta portava
al collo una grande medaglia di rame, uguale, almeno nel disegno della parte
interiore, al modello della Medaglia miracolosa.
Da ciò vediamo bene quanto siano importanti e significativi, nello sviluppo
storico del dogma dell'Immacolata, le apparizioni della Madonna a S. Caterina
Labouré. C'è una corrispondenza evidente fra le apparizioni dell'Immacolata a S.
Caterina e quelle a S. Bernardetta basti riflettere che la piccola veggente di
Lourdes, per mostrare l'atteggiamento che aveva la sua "bianca Signora" non
seppe trovare di meglio che rassomigliarla alla Madonna della Medaglia
miracolosa.
Infatti, con il diffondersi rapidissimo della Medaglia miracolosa, la gente
imparò a contemplare la Vergine Maria nell'atto che schiaccia la testa al
serpente e ad invocarla "O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che
ricorriamo a Voi".
Per questo, l'8 dicembre 1854, il Papa Pio IX non faceva che ratificare e
confermare una verità che tutto il popolo cristiano amava e in cui credeva
fermamente già da oltre venti anni, infatti, giravano per tutto il mondo milioni
e milioni di Medaglie miracolose.
Gli schiaccia la testa
Nella sua bellezza celestiale, l'Immacolata, "vestita di sole e con la luna
sotto i piedi" (Ap. 12,1), è "terribile come un esercito schierato in campo"
(Ct. 6,3). Ella è realmente terrore dei demoni. E la totale sconfitta di satana
fu decretata da quella prima maledizione di Dio, il quale pose inimicizia tra il
serpente e la Madonna, tra la stirpe di lui e la stirpe di Lei, con la finale
vittoriosa
"Essa ti schiaccerà il capo" (Gen. 3,15).
Attraverso la Medaglina, quante volte è balzata fuori questa verità
dell'onnipotenza dell'Immacolata contro i demoni! Si potrebbero riferire molti
episodi, ma ci limitiamo a due soltanto, ambedue molto significativi.
Ho solo partecipato a un ballo
Una giovane andata a confessarsi dal Santo Curato d'Ars si accusò di aver solo
partecipato ad un ballo.
-Non avete notato nulla, a quel ballo? - le chiese il Santo.
-No, Padre.
-Non c'era un giovanotto brillante, che ha fatto ballare tutte le ragazze, meno
voi?
-Mi ricordo: era molto attraente, ma mi incuteva un po' di paura.
-E null'altro ?
-No: quando uscì, scorsi le scintille sotto i suoi piedi.
-Ora ci siamo, figliola mia. Quel giovanotto elegante era il diavolo. E sapete
dirmi perché non vi ha invitata a ballare con lui?
-Non so.
-Perché portate al collo la "Medaglia Miracolosa", che lo ha tenuto lontano.
Un caso di possessione
Ecco un altro episodio che testimonia sempre di più la veridicità della promessa
della Madonna.
Una vedova cinese aveva un unico figlio che amava con tutta se stessa. Ma un
brutto giorno il demonio si impossessò di lui. Vagava il povero figliolo di qua
e di là senza trovare pace; tutti lo fuggivano proprio come quell'ossesso di cui
ci parla il Vangelo. Un cristiano, che venne a sapere del fatto, volle aiutare
quel giovane e consolare la madre disperata. Aveva con sé una Medaglia
miracolosa; la prese in mano e la mostrò al giovane ossesso il quale
immediatamente fu liberato dal demonio, per la potenza della Vergine Immacolata
raffigurata in quella Medaglia.