Introduzione

L’”emiciclo alessandrino” è un gruppo aperto di persone che si ritrovano periodicamente (circa una volta al mese, la domenica pomeriggio) e gratuitamente, per il piacere di discutere di filosofia della scienza.

Il luogo preferito, e che dà il nome stesso, è il teatro all’aperto che si trova nel parco pubblico dell’Alessandrino, a Roma (in largo Serafino Cevasco –si arriva da via Tovaglieri).

In inverno ci sposta in luoghi riparati, ma rigorosamente aperti al pubblico: come la libreria “liber.mente”, in via del Pellegrino, 94 (sempre a Roma, nei pressi di Campo de’ Fiori).


Chi siamo

Accomunati dall’interesse per la filosofia della scienza (e dall’accesa passione di discutere e ragionare) non siamo professionisti della materia, ma ci divertiamo soltanto a praticarla un po’ al meglio che ci riesce: in altri termini siamo dei dilettanti.

Il nucleo constante è costituto da una mezza dozzina di persone, per lo più laureati in discipline scientifiche o tecniche, qualcuno in materie umanistiche -c’è perfino un insopportabile geometra.

Ogni volta si aggiungono diverse altre persone che vengono a partecipare: alcuni poi scompaiono, altri ritornano di tanto in tanto, magari per i temi che sentono più vicini ai loro interessi, altri ancora invece “prendono il vizio” ed entrano di fatto a far parte dell’emiciclo alessandrino.

Il clima in genere è molto cordiale (fondamentale la pausa a base di cantuccini e vin santo), tranne che… durante il dibattito!

Siamo per lo più amici, ma nessuno di noi ricorda più se questa è causa o conseguenza dell’emiciclo stesso: e ciò è ovviamente motivo di accesa discussione e di diverse scuole di pensiero.


Cosa facciamo

Discutiamo.

Di solito si parte da un testo, inviato almeno una settima prima dell’incontro (o più, se è impegnativo: insomma: con l’anticipo necessario per leggerlo).a tutti quelli che hanno chiesto di essere inseriti nella maling list.

Si tratta generalmente di articoli che hanno attinenza con la filosofia della scienza, sia tratti da riviste o giornali, sia da periodici più specialistici, oppure sono brani di scienziati o filosofi della scienza. A volte il testo può essere preparato da qualcuno di noi che vuole così illustrarci un tema interessante, altre sono dispense per la nostra autoformazione, altre ancora dei testi fondamentali nella storia del pensiero.


Come si partecipa?

La partecipazione è libera e gratuita.

  1. Ci si iscrive alla mailing list (o, in mancanza di una casella di posta, ci si appoggia a qualcuno che ce l’ha).

  2. Si riceve la mail con il testo allegato (o, al limite, l’indicazione di come procurarselo) con almeno una settimana di anticipo.

  3. Entro il giovedì precedente la domenica dell’incontro si dà risposta (“si vengo” oppure “no grazie, non vengo”): tutti sono caldamente invitati a farsi vivi e rispondere in ogni caso. La terza volta che non si risponde si viene dati per dispersi, cancellati dalla mailing list e segnalati alla trasmissione televisiva “chi l’ha visto?”.

  4. Si legge il testo! (è davvero molto importante, anche se non strettamente necessario -in quasi tutti i casi si può provare eventualmente a partecipare lo stesso, magari soprattutto ascoltando, ma ovviamente ci si trova un po’ svantaggiati)

  5. Si viene all’appuntamento, ci si saluta, ci si presenta, ci si scaldano le meningi…

  6. Si partecipa all’incontro che si svolge così:

  1. E’ consigliabile portare il testo di partenza, qualche foglio bianco e una matita –qualche maniaco porta con sé un dizionario filosofico, o un vocabolario, o qualche librone di quelli…

  2. Alla fine, estenuati ma soddisfatti, ci si saluta e ci si dà appuntamento al web: ciascuno è invitato a scrivere le idee maturate durante la discussione e a inviarle per posta elettronica all’indirizzo del sito. Dopo due settimane tutti gli scritti sono raccolti e inviati alla mailing list.

Il mese successivo si ricomincia!


Bruno