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L'Anfiteatro Romano di Cagliari

L'Anfiteatro di Cagliari è senza dubbio il monumento di maggiore rilievo dell'epoca romana presente in Sardegna. Risale presumibilmente al II sec. d.C. e certamente non prima del I secolo in quanto a quel tempo gli anfiteatri venivano costruiti in legno. Abbiamo una prima citazione dell'anfiteatro di Cagliari nella vita di "Marcobo" che visse e compose la sua opera sotto l'imperatore Valeriano (254-260 d.c.).
Di grande valore storico artistico l'Anfiteatro è stato progettato per una capienza di circa 10.000 posti.
Oggi rimane solo la parte scavata nella roccia, mentre della facciata non rimane che un architrave; gli altri suoi resti murari sono stati saccheggiati dai Pisani. Della parte interna l’aspetto più caratteristico è la fossa longitudinale che si trova al centro e che probabilmente era utilizzata per ospitare le macchine di scena. I suoi sotterranei venivano utilizzati un tempo come riserve d’acqua, mentre più recentemente, durante la seconda guerra mondiale, servivano come ricovero per proteggersi dai bombardamenti.
Ai giorni nostri, l'anfiteatro ospita importanti rappresentazioni teatrali e liriche per la stagione estiva con spettacoli che regalano al pubblico momenti di svago e di cultura in una cornice di grande suggestione.