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I FOLLETTI

I folletti sono spiriti della natura, gentili con chi li tratta bene, ma dispettosi con chi non riscuote la loro simpatia. Essi sono oggetto di credenze antiche, di quelle società che ricercavano il culto dei morti. Da questo culto potrebbe essere stata generata la credenza di esseri incorporei, che non sarebbero altro che l'anima dei familiari defunti, che anche dopo la morte si aggirano per le case, prendoci dimora.
Si è sempre creduto che il regno dei folletti fosse nell'aria o in un paese della giovinezza situato sotto terra, ricco di prati in fiore e palazzi d'oro e marmo.
Il loro nome deriva dalla radice fol e fl dal latino flare, flatus e starebbe ad indicare il soffio d'aria, forse perchè anticamentesi pensava che potessero creare piccoli vortici e infilarsi nel buco della sarratura.
In Europa i folletti sono considerati come un popolo a sè. Vengono chiamati con molti nomi: elfi, silfidi, coboldi, hauspuken, pucks, tragos, duendes, lutins, claricaunes.
Si riconoscono dall'aspetto luminoso, dai vestito scarlatto, dal berrettino a sonagli che a volte portano, dalle scarpette di vetro. Essi sono la personificazione dell'eterna fanciullezza dello spirito che si esprime nell'amore per la danza e la musica e nel divertimento che traggono nel fare dispetti all'uomo. Esempi di scherzi sono: far scivolare chi li offende in un pantano, cambiare posto ai mobili di casa, riempire le pentole di sassi, disperdere le greggi.
Quando prendono dimora nelle case degli uomini, diventano creature servizievoli. Sotto la giocondità infantile i folletti nascondono una grande sapienza: conoscono il futuro e i nascondigli dei tesori.
Sono diffusi nella cultura tradizionale di Italia, Francia, Spagna, nei paesi germanici e tra gli slavi, entrando a far parte della letteratura e arricchendola di infinite leggende

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