LA TUA AUTOBIOGRAFIA

" Un ricordo spiacevole, legato alla scuola materna, risale al 1993, quando un'alluvione colpė Pontedecimo.
Quel giorno le forti piogge avevano fatto straripare il fiume verso il nostro giardino.Le insegnanti, preoccupate dal continuo salire dell'acqua, chiesero aiuto telefonando al vicino Ospedale Gallino. Che brutto momento č stato per me vedere arrivare quegli uomini bagnati e soprattutto sconosciuti prendere in braccio noi bambini e portarci via verso l'ospedale in mezzo a tutta quella pioggia.
Avevo un bel ripetere :-Mamma e papā dicono che non devo andare con gli sconosciuti!- ma nessuno mi dava ascolto..." (Laura 1°A)

TEMA: Fai un bilancio di questi tre anni di scuola media: le cose veramente importanti, quelle che ti hanno fatto maturare, quelle che ti porterai comunque dietro; le cose da dimenticare; le cose che, potendo tornare indietro, non faresti o faresti in modo diverso

"Questi tre anni di scuola sono stati per me come una grande avventura, un piccolo passo per avvicinarmi sempre di più all'età adulta. Prima pensavo alla vita come ad un mondo di " caramelle e cioccolatini", ma ho scoperto che non è tutta così e, forse, proprio per questo è ancora migliore....Penso di essere cambiata, eppure mi sento sempre la stessa; se adesso riesco ad esternare di più quello che sento dentro è solo grazie a quello che ho imparato a scuola, non tanto per le basi culturali che essa ha normalmente il compito di dare ma bensì per i valori che nell'insieme riesce a trasmettere ai ragazzi; il fatto stesso di scrivere questo tema ne è una chiara dimostrazione....( Kikila 3° A)
" Mi ricordo ancora molto bene il primo giorno di scuola. Non conoscevo nessuno e tra tutti quei ragazzini non sapevo ancora quali sarebbero stati i miei compagni di classe......insieme a loro ho imparato molte cose, non solo studiando le lezioni, ma anche parlando e facendo nuove esperienze. Ho imparato a stare insieme agli altri, ad ascoltare anche quelli che non la pensano come me....però sicuramente la cosa più bella che abbiamo saputo creare tutti insieme e dalla quale abbiamo imparato di più è l'amicizia.E' la cosa più bella che c'è nella nostra classe.....Se tornassi indietro, vorrei cercare di guardare in modo diverso alcune cose, alcune situazioni e alcune persone. Vorrei aver trovato lati positivi dove non li ho saputi trovare..... ( Camilla 3° A)



TEMA: Le tue proposte per il laboratorio di informatica
                               dell'anno prossimo

"Visto che l'ipertesto dell'anno scorso ha avuto tanto successo, vorrei che quest'anno potessimo costruire un programma divertente ma nello stesso tempo utile; ho pensato così di proporre qualcosa che ci aiuti a scegliere il percorso giusto nella scuola.

L'idea mi è venuta quando mia mamma mi ha fatto vedere un libro in inglese, c'era un test intitolato "Now find out what's in you  for the job " (ora cerca cosa c'è in te per scegliere la tua professione).

La prima parte del programma che ho in mente sarà formata da test attitudinali, come quelli che ho visto sul libro.

La seconda parte dovrebbe presentare una panoramica di tutte le scuole superiori di Genova; per ogni scuola dovremmo raccogliere informazioni su: orari, materie, insegnanti, testimonianze di ragazzi.

La prima parte del programma e la seconda sono legate dal punteggio:quando un ragazzo termina il test e ottiene il maggior  numero di punti per una determinata sezione, il programma gli propone le scuole corrispondenti."

                                                                                                ( Marta L.  III°A )
 
 
 

 DA UNA LETTERA :       "Per fortuna mi interroga Lei..."

"Per fortuna mi interroga Lei, professore.

Io sono contenta di avere un professore come Lei ma  ho anche una  grande paura, non di Lei, ma la prima media è difficile e io ho terrore della bocciatura.

La prima interrogazione di geografia è stata un disastro; avevo voglia di piangere, però mi vergognavo, allora mi sono sfogata in casa. Possiedo dei bravissimi genitori che mi comprendono, mi ascoltano nelle situazioni difficili.

La mattina dopo avevo timore di venire a scuola, temevo il giudizio dei compagni, ma nessuno disse niente.

Nella seconda interrogazione, quella di storia, ero contentissima di essermi conquistata quel "Buono"
.
Sa, io so benissimo perchè mi ha chiamato e le dico grazie mille. Lei mi ha voluto interrogare per far andare via la paura che avevo dentro.

Spero che apprezzi questa lettera, mi sono impegnata a scriverla e ho anche faticato (dire queste cose sul mio conto non è stato facile).
                                                                                     ( Elisa F. I°A )
 
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