Il  colore

 

 

 

 

 

 

Perotto è un pittore che non si serve di grandi tavolozze.

Adopera i colori fondamentali otte-nendo tutti gli altri dalle mescolanze.

Dunque solo giallo, rosso e blu, più il bianco e una scommessa che vince alla fine di ogni opera.

Non è un gioco di abilità, ma piuttosto il bisogno di ricondurre le cose all’origine: la solida certezza dell’essenziale.

In questo modo il colore è una creatura che nasce dentro, aderisce via via alla necessità e nella vita intensa di un istante si trasforma da pigmento sostanza fisica, in mescolanza di luce e tono materia dell’arte.

Di sicuro ci vuole anche l’abilità, ma più di tutto, una sorta di filosofica certezza che l’equipaggiarsi con tanti colori dalle mille sfumature non tue, nulla può dare alla tua opera, più di ciò che tu stesso non gli sappia dare.