elementare.giavera
Giavera del Montello (Treviso)
CLASSE   IV
Anno scolastico 2002/2003

Il 4 febbraio 2003 abbiamo visitato a Treviso presso Ca´ dei Carraresi, la mostra
"L'impressionismo e l'età di Van Gogh" Durante il primo quadrimestre lo studio della vita del grande pittore olandese e la riproduzione di alcune delle sue opere piú famose, ci avevano visti impegnati in un lavoro entusiasmante ed avvincente. Con pennelli e tempere, infatti, abbiamo sperimentato la tecnica di Van Gogh e spesso i risultati inattesi ci hanno invogliato a proseguire nella riproduzione di altri quadri.

E´ stata grande l'emozione nel trovarci di fronte alle sue opere autentiche "I PONTI DI ASNIERES" (1887), "IL SEMINATORE AL TRAMONTO" (1888), "ULIVI" (1889), "FRITILLARIA CORONA"(1886) e tutta la serie dei disegni riguardanti i contadini, i mangiatori di patate, il cestaio. Al ritorno a scuola abbiamo deciso di continuare a lavorare ai nostri "capolavori" con maggior impegno e con la consapevolezza di mettere a frutto quanto avevamo imparato durante l'interessante visita.


Alex M.    Andrea Gioia O.    Angelo D.    Anna V.    Davide M.    Dylan D.B.    Enrica D.S.
Erika T.    Francesca S.    Ilaria F.    Irene B.    Ivan G.    Loris T.    Marco C.
Matteo F.    Monica B.    Nicolas M.    Sara D.M.    Sara G.    Silvia P.    Stefania F.


Alex M. - Il mio nome è ispirato alle vicende leggendarie derivate dalla figura di Alessandro Magno.

Riproduzione di 'Paesaggio con ulivi' di V.Van Goh (1853-1890) Io ho scelto di rappresentare il quadro di Van Gogh "Paesaggio con ulivi" perché sembrava che da un momento all'altro atterrassero gli alieni. Davanti a questo quadro provo una sensazione di pazzia, di paura e di disordine. Sembra che qualcosa stia per incombere su quel paesaggio che, però, è stranamente calmo: anche per via di tutti quei colori scuri che s'intrecciano l'un l'altro. Secondo me Van Gogh ha dipinto quel quadro perché aveva paura di qualcosa: per esempio quella nuvola a me sembra un fantasma, oppure un vortice o qualcos'altro di anormale.

Riproduzione di: "Paesaggio con ulivi"
di Vincent Van Gogh (1853-1890)
eseguita da un alunno di 9 anni.


Copertina de 'I Viaggi del dottor Dolittle' di Hogh Lofting -  Salani Editore Andrea Gioia O. - I miei nomi significano 'coraggioso e gioioso'.
Ho deciso di riprodurre "Barche da pesca sulla spiaggia a Les Saintes Maries", di Vincent Van Gogh, per le tantissime emozioni che questo quadro mi ha dato. Una, è stata quella delle sfumature che danno l'idea di realtà, come se si potesse entrare nella scena. Quando lo guardo mi pare di sentire l'odore dell'acqua salata e il rumore del mare. Immagino, cosí, di salire su una di quelle barche e di essere vicina a Van Gogh che mi spiega che cosa per lui significa quel paesaggio.


Angelo D. - Il mio nome vuol dire 'messaggero' e deriva dal greco. rotolo pergamena
Davanti al quadro "Paesaggio con ulivi", di Vincent Van Gogh, provo una sensazione di pazzia e malinconia perché i colori lo rendono triste; si capisce che Vincent Van Gogh non stava bene. Secondo me ha usato il blu, il verde, il giallo, per far capire che aveva paura di qualcosa e mi colpisce l'uso di quelle linee curve e contorte che formano gli alberi.

Anna V. - Il mio nome è di origine ebraica e significa 'aver misericordia' Copertina de 'La Bibbia' - Ed. Messaggero Padova
Ho rappresentato l'opera di Van Gogh intitolata "La sedia" perché i colori mi davano un senso di solitudine e di tristezza. In particolare la sedia mi dà una sensazione di scuro e di buio e quindi di solitudine. Anche le pareti sono di colore scuro e dalle pennellate, a tratti e verticali, questa stanza, sembra vera. C'è solo il pavimento piú chiaro, ma vicino agli altri colori, diventa scuro e triste.

Davide M. - Il mio nome è di origine ebraica e significa "l'amato"

Riproduzione de 'Il Ponte levatoio' di V.Van Gogh (1853-1890) La mia scelta è caduta sull'opera di Van Gogh intitolata "Il ponte levatoio". Mi hanno colpito i colori e perché a me piace molto l'acqua. Quando ho visto il quadro alla mostra ho provato un'emozione grandissima. Non potevo credere di vedere un'opera di una persona famosa vissuta piú di un secolo fa. Mi piacciono le due case ai lati della scena e poi, quel ponte levatoio in secondo piano fa una figura strepitosa! Mi hanno colpito le pennellate orizzontali nel fiume che mi danno un senso di serenità e di fresco; mentre quelle due persone che attraversano il ponte e i due cipressi neri mi danno una sensazione di buio.
Riproduzione de: "Il Ponte levatoio" di Vincent Van Gogh (1853-1890)
eseguita da un alunno di 9 anni

conchiglie Dylan D.B. - Il mio è un nome gaelico che significa "mare"

Ho scelto di rappresentare l'opera di Van Gogh intitolata "Paesaggio con ulivi". Guardandolo ho provato la sensazione di confusione perché c'è un intreccio nei tronchi degli ulivi e intorno è tutto ondeggiante. Nel bosco ci sono colori chiari, nelle parti alte ci sono colori freddi e caldi insieme. In primo piano c'è l'erba ottenuta con colpi di pennello che mi fanno paura.

Enrica D.S. - Il mio nome significa "signore della patria" la mia mascotte
"La sedia di Van Gogh" è stata l'opera che ho riprodotto. I colori della sedia sono tra il giallo scuro e il marroncino, certe parti sono di colore giallo vivace. La paglia, tutta marrone, è attorcigliata e pungente; quando ci si siede. Il dipinto è molto sfumato e con colori spenti, soprattutto in certi punti. Mi ha dato una strana sensazione; quella di invitarmi a sedere.

erica arborea, simbolo del mio nome Erika T. - Il mio nome si riferisce alla pianta cespugliosa o arbustiva "erica arborea".

Ho riprodotto "Autoritratto" perché mi piacciono colori scuri. In questo quadro Vincent appare una persona triste e concentrata, è molto profondo, sembra arrabbiato; mi sembra gobbo. Il fondo ha un colore tutto in un verso mentre i colori della faccia sembrano mischiati; c'è del grigio e del rosa. Sul petto, la camicia è aperta, si nota un bottone.

Francesca S. - Il mio nome è di origine germanica e deriva dai Franchi la mia mascotte
Io ho scelto di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "Autoritratto" perché mi piacciono i colori, la posizione dell'uomo e come si é ritratto. Mi piacciono i colpi di pennello. E' molto triste, ci sono i colori scuri e tristi cioè: blu, marrone, grigio, le pennellate tra i capelli e sul volto sono molto ondeggianti.

la mia mascotte Ilaria F. - Il mio nome è di origine latina e significa "giocondo".
"Il frutteto" di V. Van Gogh. Di questo quadro, che ho riprodotto, mi hanno impressionato i colori chiari, il disegno bello, la bravura del pittore. Il cielo è azzurro e bianco, i fiori sbocciati bianchi, l'erba gialla, rossa e verde, gli alberi pieni di fiori. E' cosi' bello che mi viene da piangere.


Irene B. - Il mio nome significa "pace" e deriva dal latino cristiano.
Io ho rappresentato l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "le barche da pesca sulla spiaggia a Les Saintes Maries". Davanti a questo quadro ho provato uno strano desiderio: di girovagare con una barca per il mare e voglia di pescare, o fare dei castelli di sabbia sulla battigia. I colori sono opachi, le sfumature della schiuma del mare, del cielo e della sabbia l'hanno fatto diventare quasi reale. Il riflesso delle barche nell'acqua, sembra una macchia di tristezza. Le barche che se ne vanno assomigliano a persone coraggiose che si avventurano per salvare qualcuno in difficoltà e il pericolo, lo avverte un gabbiano. In questo quadro si sente l'anima del pittore. Riproduzione di 'Barche da pesca a Les Saintes Maries' di V.Van Gogh (1853-1890)'
Riproduzione di: 'Barche da pesca sulla spiaggia a Les Saintes Maries'
di V. Van Gogh (1853-1890)
eseguita da un'alunna di 9 anni

Ivan G. - Nome russo (Giovanni), di origine ebraica e significa 'Dio ebbe misericordia'.
la mia mascotte Io ho scelto di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "Autoritratto" perché sembra che mi guardi con i suoi occhi tristi: mi piacciono i colori usati e come le pennellate formano un vento verde e blu sullo sfondo.


Loris T. - Il mio nome è di origine latina e proviene dalla città di Laurentum che era ricca di alloro. la mia mascotte con ramoscelli di alloro
Dell'opera di Van Gogh intitolata "i Girasoli", mi hanno colpito i colori caldi che contrastano con il grigio dello sfondo e mi fanno pensare all'estate che sta per arrivare. Quando lo guardo sento il profumo dei girasoli appena sbocciati e sono sicuro che quando Vincent Van Gogh lo ha dipinto non era ancora arrivato alla crisi, perché questo quadro è vivace e molto colorato. Mi ricorda anche la bellezza dei fiori, soprattutto i girasoli nei campi, che si rispecchiano nel sole.

il mio pallone Marco C. - Il mio nome deriva dal latino e significa "del dio Marte".
"Il Seminatore" é l'opera di Vincent Van Gogh che ho scelto di riprodurre perché è uno dei quadri piú belli e realistici di Vincent. Mi hanno colpito i colori acidi, quasi tutti scuri. Il sole rappresentato sembra un'aureola; per me i semi che sta piantando significano una vita che sta cominciando, come anche i fiori che sono sbocciati sui rami. Il verde, il giallo, il marroncino e l'arancione contrastano bene con il viola, il nero e il verde scuro. Quando sono andato a vedere la mostra dei quadri, pensavo che non ci fosse, invece c'era! Che emozione! Mi sono piaciute le pennellate e il rilievo che rendono il quadro ancora piú bello. Il tramonto rappresentato nel quadro segna che un altro giorno è finito.

Matteo F. - Il mio è un nome greco che significa "dono di Dio". pacchetto dono simbolo del mio nome
Io ho scelto di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata LE FACTEUR ROULIN "IL POSTES" perché mi piacevano i colori usati da VAN GOGH. Mi è piaciuto, infatti, il modo in cui questo quadro è colorato.

la mia mascotte Monica B. - Il mio nome é di origine Punica e significa "Signora".
La mia scelta è stata di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "I Girasoli" perché i colori fanno pensare alla felicità, però, allo stesso tempo, al dolore ed a della tristezza. Questo quadro ha dei tocchi di pennello che Vincent forse ha ottenuto colpendo la tela con le punte delle setole, per dare ai girasoli quasi appassiti, l'effetto di una spugna. In questo modo ed anche per la purezza dei colori e delle sfumature, ha dato al quadro un effetto di realtà.

Nicolas M.

Il mio nome ha origine greca e significa "vittorioso"

Ho scelto di rappresentare "NOTTE STELLATA" perché questo quadro mi ispira due sensazioni diverse: se osservo il cipresso e la "striscia" di vento nel cielo, cosí irreale e suggestiva, provo un senso di tranquillità; al contrario, la chiesa è spettrale come le stelle e la luna che sembra girata appositamente su uno sfondo di strani colori mescolati.




Riproduzione di: 'Notte stellata'
di V. Van Gogh (1853-1890)
eseguita da un alunno di 9 anni.

Riproduzione di 'Notte stellata' di V.Van Ghogh (1853-1890)

Sara D.
Il mio nome è di origine ebraica e significa "principessa".


Di Vincent Van Gogh ho riprodotto l'opera intitolata "La camera" perché i suoi colori freschi danno un senso di tranquillità; in modo particolare, la disposizione degli oggetti esprime ordine nella stanza. Il pavimento dipinto con pennellate verticali, color nocciola, fa capire che oltre ad essere ordinata la stanza é anche pulita. Il letto è alto e confortevole, con una coperta rossa che risalta in mezzo agli altri colori vivaci.Questo quadro esprime pace ed armonia.
Riproduzione di 'La Camera' di Vincent Van Gogh (1853-1890)
Riproduzione di: "La Camera" di Vincent Van Gogh (1853-1890)
eseguita da un'alunna di 9 anni.

Scettro Sara G. - Il mio nome significa "principessa", di origine ebraica.

"Le barche da pesca sulla spiaggia a Les Saintes Maries" è stata l'opera di Vicent Van Gogh che ho scelto di riprodurre. Ho scelto questo quadro perché mi è piaciuto molto. I colori del mare sono vivaci e piuttosto pensierosi, infatti, sono molto sfumati. Provo molte emozioni guardando questo quadro; l'uccello che vola in cielo, grigio e cupo, sembra che sia solo. Anche le barche mi danno il senso di una spiaggia solitaria, senza chiasso e senza gioie.

Silvia P. - Il mio è un nome latino che significa "selva". composizione di piante e frutti di selva, bosco, simbolo del mio nome
Io ho scelto di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "la camera".Mi sembra un luogo ospitale e accogliente. I colori sono freschi e riposanti. L'unica nota decisamente forte nel quadro è rappresentata dalla macchia di rosso sul letto. E' molto semplice e sono stata colpita dalle pennellate verticali del pavimento, di color nocciola sfumato con il bianco e linee, spezzate, verdi, qua e là.

la mia mascotte Stefania F. - Il mio nome in greco significa "corona"
Io ho scelto di rappresentare l'opera di Vincent Van Gogh intitolata "I Girasoli" perché mi piacciono i colori che ha usato nei fiori e nello sfondo, il modo in cui ha usato il contrasto, facendo andare la luce in un solo verso. I colori sono piuttosto caldi, poiché ha usato molte varietà di giallo e di arancione, dei verdi piú chiari e piú scuri, nei posti piú adatti. Le linee verticali e orizzontali, fanno sembrare il quadro ancora piú reale e denso di vivacità. In alcune parti ha usato colori piú scuri a causa dell'ombra. Questo quadro mi fa pensare all'estate calda.


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