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e come scordare quelle parole sul palco con Giorgio Gaber...

(..) Io se fossi Dio, maledirei davvero i giornalisti e specialmente tutti,
che certamente non son brave persone e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete e non sapete approfittare delle libertà che avete,
avete ancora la libertà di pensare ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento:
cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano.
Sì vabbè lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia,
ma io se fossi Dio,
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia!

Ma io non sono ancora
del regno dei cieli,
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli...
Dallo spettacolo (...)

Teatro Sociale Mantova

foto eleonora pradella