Gam Zu

piccolo racconto di buon anno

Cari amici, voglio raccontarvi una storia.

C’era una volta un piccolo stato guidato da un re energico e impetuoso. Per fortuna il primo ministro era un ebreo molto saggio che sapeva sempre consigliare il suo sovrano nel modo migliore. Qualsiasi cosa succedesse, bella o brutta, il primo ministro era solito dire: "Gam zù le tovà!" cioè "Anche questo è per il bene" se Dio aveva voluto che accadesse così.

Un giorno il re rimase gravemente ferito ad una gamba in uno scontro con una banda di briganti. Il primo ministro lo soccorse e lo riaccompagnò preoccupato al castello. Più tardi, mentre il re giaceva sul letto in penombra, il ministro in piedi in un angolo esclamò immancabilmente: "Gam zù le tovà!". Il re però non trovò proprio niente di buono in quella brutta ferita. Pieno di rabbia, chiamò con un filo di voce le guardie e ordinò che il ministro fosse subito imprigionato. E di nuovo, mentre era trascinato via, il primo ministro ormai destituito disse: "Gam zù le tovà!".

Passati diversi mesi, il re si era ormai rimesso mentre l’ex-ministro languiva ancora nelle segrete del castello. Un giorno, durante una cavalcata, il re cadde in un’imboscata. Dovete sapere che a quei tempi c’erano dei gruppi di pagani che festeggiavano il nuovo anno (cioè le giornate che ricominciavano ad allungarsi) sacrificando al dio sole un essere umano (ovviamente non uno di loro). Così, per caso, era finito nelle loro mani proprio il re. Quando erano ormai pronti ad ucciderlo, dopo averlo spogliato, si accorsero della grande cicatrice sulla gamba: non potendo offrire al loro dio un uomo non perfetto, furono costretti a rilasciarlo subito. Il re ritornò allora di corsa al castello per far liberare il suo ex-ministro. Seduto di nuovo sul trono, si preparò a rivederlo dopo tanto tempo. Appena il ministro entrò, il re gli disse con gioia: "Avevi ragione! Se non fossi stato ferito dai briganti, i pagani mi avrebbero ucciso!". Visto che il ministro taceva, il re riprese: "Tu però hai trascorso mesi di duro carcere. Dov’è il bene stavolta? Eppure, anche mentre ti facevo imprigionare, dicesti: "Gam zù le tovà!"". Rispose allora il ministro: "Se tu non mi avessi imprigionato, io sarei stato certamente al tuo fianco quando i pagani ti tesero l’imboscata. Avrebbero preso anche me e, vista la tua cicatrice, avrebbero ucciso me che sono sano!".

Buon 2000... qualunque cosa ti capiterà quest’anno!

[Liberamente tratto da un racconto induista
e da un insegnamento ebraico
(quest'ultimo da Buber Martin, I racconti dei Hassidim)]


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san Giovanni in Persiceto, 03/VIII/2000