La geologia delle grotte di Škocjan
di Giovanni Ronzani

A partire dai boschi del Sneznik, presso Ilirska Bistrika alla quota di 1796m sul livello del mare, nasce la Reka i cui primi quaranta chilometri scorrono su di un substrato impermeabile (rocce di natura marnoso-arenacea di età eocenica).

Dal "belvedere", a destra dopo l’uscita dalle grotte, è ben visibile in lontananza (oltre la chiesetta sul precipizio) l’ultimo tratto dove il fiume scorre lentamente con predominante attività deposizionale ed uno sviluppo meandriforme (essendo l’energia del fiume molto bassa, questo non ha più uno sviluppo rettilineo ma procede tortuosamente nel fondovalle passando da un lato all’altro dello stesso disegnando ampie S -esse- ).

Improvvisamente la Reka entra in contatto con formazioni calcaree permeabili (per carsicità), la circolazione idrica inizia a svilupparsi lungo le fratture della roccia e la corrosione chimica esercitata dalle acque su queste rocce calcaree "solubili" allarga le fenditure.

Dal punto panoramico è ben visibile il tratto in cui il fiume entra in contatto con le rocce calcaree, formando una forra via via sempre più profonda (zona tra la chiesetta e le grotte), sino a trasferire la totalità della circolazione idrica in profondità (grotte visitate) ed il "fiume senza stelle" inizia il suo corso.

Da qui il percorso sotterraneo prosegue per circa 50 Km (cinquanta chilometri!!!), il fiume riemerge solo in prossimità delle coste adriatiche italiane, nei dintorni della città di Duino, con il nome di "Timavo". Lungo questo tratto sono osservabili i tipici elementi delle regioni carsiche:

  1. mancanza di una rete idrografica superficiale;
  2. assenza pressoché totale di forme del suolo legate all’azione delle acque correnti (valli e sistemi vallivi, spartiacque ben definiti, depositi alluvionali);
  3. morfologia prevalentemente ad altipiani irregolari;
  4. presenza di depressioni chiuse a forma di conca (doline e conche carsiche);
  5. presenza di inghiottitoi (foibe), grotte e caverne.