Che cos'è Emmaus?

Materiale vario

Emmaus è una raccolta di materiali di scarto (vetro, ferro, indumenti, mobili… in una parola roba vecchia) che vengono trasformati in aiuto concreto per varie situazioni di bisogno nel terzo mondo. E’ una raccolta fatta per le strade di Persiceto e tutti possono contribuire lasciando giornali vecchi, bottiglie, lavatrici scassate e quant’altro.

Emmaus è anche un campo di lavoro estivo: due settimane da passare insieme girando per le vie sui nostri potenti mezzi, raccogliendo il materiale, aiutando la gente che lo offre, selezionando e distribuendo i carichi nei containers del CMP. Si comincia alle 8.30 e si finisce verso le 18, inclusi pranzo e merenda: tutto gratis, non devi pagare niente! Non è necessario iscriversi, quando vuoi puoi venire al CMP (dietro il "Pattinaggio" in fondo, vicino all’"Inapli") dotato di un bel paio di guanti da lavoro.

Puoi contribuire a Emmaus anche così:

Se vuoi saperne di più, chiedi ai ragazzi della SEDE.

What's Emmaus?

Emmaus is a waste collection (glass, iron, clothes, furnitures… in a word old stuff) which becomes a real help for various cases of need in the third world. It’s a collection done on the street of Persiceto and everybody can contribute leaving old newspapers, bottles, smashed washing machines and the like at the door.

Emmaus is also a working summer camp: we’ll spend two weeks together going around across the streets on our powerful vehicles, picking up the stuff, helping people who donate it, selecting and distributing it in the containers of the CMP (read /si-em-pi/). Collection starts at 8.30 a.m. and ends at about 6 o’clock p.m., lunch and afternoon snack included: everything free, you haven’t to pay anything! No registration, join us when you like! Come at the CMP (at the back of the skating track, next to "Inapli") with a pair of working gloves.

You can also help Emmaus campaign by:

If you want to know more, you can ask Razio, Bacci, Guazza & co.

Il 'manifesto' di Emmaus 1994

Questo volantino di sensibilizzazione (il cui file è datato al 1/VII/1994) fu distribuito alle porte della Collegiata di Persiceto diverse settimane prima dell'inizio della raccolta.

Emmaus è una cosa stranissima che un frate di passaggio ha lasciato a mo' di simpatico ricordo ai persicetani. Tu vai a Emmaus, lavori come un contadino della Bassa ai tempi della bonifica, sudi sotto il sole di fine agosto, arrivi a sera stanco morto e non guadagni una lira. Eppure il giorno dopo alle 8 e mezza sarai di nuovo là. E arrivato a sera stanco morto sarai contento e soddisfatto come il giorno prima. E così via per due settimane.

Non è il fatto di aiutare i nostri amici africani. Almeno non è solo quello. E' il fatto che ci si sente davvero comunità: per il semplice fatto che facciamo qualcosa insieme. Come la domenica nella Santa Messa. Ma a Messa facciamo di tutto per essere solo distaccati spettatori. E qualcuno cerca di farlo anche a Emmaus: ma a Emmaus bisogna lavorare. E allora qualcuno capisce e magari si fa poi anche vedere la mattina a Messa, alle 8 e mezza.

Ma torniamo ai nostri amici africani. Qualcuno che è stato da quelle parti, là in Africa, ci ha detto che sì, è vero, non hanno tutti i comfort ma, quando si tratta di andare a Messa, fanno chilometri a piedi. Pur di essere comunità si fanno chilometri a piedi. Nessuno li obbliga: solo per essere una comunità riunita nel nome di Cristo si possono fare queste robe qui. E noi? Sì, è vero, abbiamo tutti i comfort ma... bene, la Messa c'è tutti i giorni e la chiesa è vicina e, una volta all'anno, c'è Emmaus.

Perché a Emmaus c'è posto per tutti. Per tutti quelli che, sia che ne facciano parte o meno, vogliono sentirsi ed essere parte di una comunità innanzitutto, che poi è per forza cristiana perché solo nel nome di Cristo si possono fare queste robe qui.

A Emmaus, è vero, comandano i giovani ma si appoggiano all'esperienza dei vecchi. A Emmaus c'è bisogno del cinno di anni 6 che suona i campanelli e dice 'siamo i ragazzi di Emmaus, ha qualcosa da darci?' e del cinno di anni 40 che riesce a distinguere l'acciaio dal ferro. C'è bisogno della moglie che prepara il desinare per tutta la truppa e del barista che alle quattro di pomeriggio porta quattro paste. C'è bisogno di ragazzi che escono a fare i carichi e di un patentato che guida il camioncino. C'è bisogno di chi presta il trattore e di chi viene all'ultimo momento con un camioncino tutto suo e lo guida per un'ora che poi deve tornare al suo lavoro. C'è bisogno anche di chi spolvera gli articoli del mercatino e del maestro che bada alle vendite. C'è bisogno del primo arrivato che accompagna con la sua auto quattro ragazzi in via del Prugnolo. C'è bisogno del meccanico che arriva di corsa e ci aggiusta il cambio del 'motore' e del gommista che ci presta il cric. C'è bisogno di chi lascia davanti alla porta di casa un po' di ferro vecchio, un frigo pieno di giornali e qualche bottiglia.

Emmaus è tutto questo. Ciascuno di noi (anche chi in tutti questi anni ha dato solo una sporta di giornali vecchi marciti) è un ragazzo di Emmaus.

Ognuno può partecipare e aiutare secondo la sua disponibilità, anche solo un'ora in dieci giorni, anche solo mettendo giornali vecchi non marciti davanti alla propria porta, anche solo ricordando al proprio figlio che là, sul finire di agosto, quando la scuola ormai incombe e l'autunno è alle porte, in uno spiazzo assolato vicino a via Bologna, Emmaus c'è!

Un gruppo di Emmausiani convinti


©2001 a cura di Basello Gian Pietro <gpbasello@eudoramail.com>
for Elam.net <http://digilander.iol.it/elam>
san Giovanni in Persiceto, 3/VIII/2000 (foglio di stile e 'manifesto' 1994 15/VIII/2001)