Ma cosa c’entra il Natale di Gesù con... ??

di Gian Pietro Basello

Ma cosa c'entra...

I confronti proposti hanno la loro radice nell'esegesi allegorica basata sul concetto medioevale di tipologia, capace di dare nuovi e stimolanti significati alle scene più marginali e peggio capite della Bibbia. Attraverso il confronto tipologico ogni episodio del Nuovo Testamento appare come il riflesso di uno o più episodi vetero-testamentari.

Il testo che fece l'uso più estensivo di questo principio è senz'altro lo Speculum humanae salvationis, "Specchio della redenzione umana", da cui sono tratte le xilografie. Lo Speculum era una specie di manuale per predicatori, di autore esplicitamente anonimo ma riconducibile all’ambiente domenicano, composto poco prima del 1324 e rapidamente diffusosi nei secoli successivi, vivendo da protagonista il passaggio dal manoscritto alla stampa a caratteri mobili e dalle miniature alle xilografie.

Ogni coppia di pagine affrontate costituisce un capitolo dedicato ad un episodio del Nuovo Testamento incentrato sulla figura di Gesù o della Madonna. Il testo in prosa latina è disposto su 4 colonne, due per pagina, ciascuna di 25 righe rimate a due a due, per un totale di 100 righe a capitolo. L'intestazione di ogni colonna consiste in un riquadro figurato, bordato come potrebbe essere incorniciato uno specchio. Quello sopra la prima colonna raffigura l'episodio evangelico che viene rispecchiato dagli altri, i quali ne rappresentano tre 'riflessioni' o prefigurazioni nell’Antico Testamento.

...la nascita di Gesù CON il sogno del coppiere del Faraone??

La nascita di Gesù e il sogno del coppiere del Faraone

(Genesi 40,1) Dopo queste cose il coppiere del re d’Egitto e il panettiere offesero il loro padrone, il re d’Egitto. (2) Il faraone si adirò contro i suoi due eunuchi, contro il capo dei coppieri e contro il capo dei panettieri, (3) e li fece mettere in carcere nella casa del comandante delle guardie, nella prigione dove Giuseppe era detenuto. (4) Il comandante delle guardie assegnò loro Giuseppe, perché li servisse. Così essi restarono nel carcere per un certo tempo.
(5) Ora, in una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d’Egitto, che erano detenuti nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, ciascuno il suo sogno, che aveva un significato particolare.
(6) Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che erano afflitti. (7) Allora interrogò gli eunuchi del faraone che erano con lui in carcere nella casa del suo padrone e disse: “Perché quest’oggi avete la faccia così triste?”. (8) Gli dissero: “Abbiamo fatto un sogno e non c’è chi lo interpreti”. Giuseppe disse loro: “Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque”.
(9) Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: “Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite, (10) sulla quale erano tre tralci; non appena essa cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini. (11) Io avevo in mano il calice del faraone; presi gli acini, li spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone”.
(12) Giuseppe gli disse: “Eccone la spiegazione: i tre tralci sono tre giorni. (13) Fra tre giorni il faraone solleverà la tua testa e ti restituirà nella tua carica e tu porgerai il calice al faraone, secondo la consuetudine di prima, quando eri suo coppiere. (14) Ma se, quando sarai felice, ti vorrai ricordare che io sono stato con te, fammi questo favore: parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa. (15) Perché io sono stato portato via ingiustamente dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla perché mi mettessero in questo sotterraneo”.

Il coppiere (che non era un maggiordomo ma un'alta carica) prigioniero del Faraone rappresenta l'umanità sotto la schiavitù del peccato. La vite che germoglia simboleggia Gesù che si incarna e viene nel mondo. Il vino è il sangue di Gesù: offerto nel calice dell'ultima cena, spremuto sulla croce e ridonato ogni giorno a Dio nell'eucarestia, ridà all'umanità la libertà perduta.

...la visita dei Re Magi CON la sortita dei prodi del re Davide??

La visita dei Re Magi e la sortita dei prodi del re Davide

(2 Samuele 23,13) Tre dei Trenta scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Rèfaim. (14) Davide era allora nella fortezza e c’era un appostamento di Filistei a Betlemme. (15) Davide espresse un desiderio e disse: “Se qualcuno mi desse da bere l’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!”. (16) I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero l’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide; il quale però non ne volle bere, ma la sparse davanti al Signore, (17) dicendo: “Lungi da me, Signore, il fare tal cosa! È il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita!”. Non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.

I tre prodi simboleggiano i tre (secondo la tradizione) Re Magi. Come i Magi offrirono doni a Gesù, sottolineandone la dignità regale, così i tre prodi portano al re Davide l'acqua che desiderava ardentemente bere. Ma il re Davide, quasi intuendo profeticamente questa prefigurazione, si rifiutò di bere l'acqua e volle spargerla offrendola al Signore. Si noti che l'episodio avvenne proprio a Betlemme.

...la presentazione al tempio CON l'arca dell'alleanza??

La presentazione al tempio e l'arca dell'alleanza

Nella xilografia, l’arca è posta su un altare sostenuto da dieci colonne, simboleggianti i dieci comandamenti. Gesù incarna la legge custodita nell’arca, la quale prefigura quindi il grembo della vergine Maria. Nell'episodio evangelico, Maria si reca al tempio per presentare suo figlio Gesù al Signore. L'arca dell'alleanza era custodita nel Santo dei Santi, la parte più riposta del tempio; ma al tempo di Gesù il Santo dei Santi era vuoto. La venuta al tempio di Maria con Gesù rappresenta quindi il ritorno dell'arca, l'arca della nuova alleanza, stipulata da Dio con tutti gli uomini attraverso Gesù. [vedi anche Sentieri attraverso la Sacra Scrittura #1]

Fonti

Le xilografie sono tratte da Adrian Wilson & Joyce Lancaster Wilson, A Medieval Mirror: Speculum humanae salvationis 1324-1500 (Berkeley 1984) e corrispondono ai capitoli VIII-X dello Speculum humanae salvationis.

anteprima biglietto

(25 dicembre 2003) Questa pagina nasce come soluzione degli accostamenti proposti nel mio biglietto di auguri.

  1. stampare il file;
  2. piegare a metà in senso longitudinale in modo da far combaciare la faccia non stampata del foglio (e casomai fissare con della colla);
  3. tenendo verso di sè il lato con i quattro riquadri figurati, ripiegare all'interno il primo e quarto riquadro.

PS: perché il Natale si festeggia il 25 dicembre?


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San Giovanni in Persiceto, 21/XII/2003