Pastorale e numeri
di Gian Pietro Basello

L’altro giorno, scorrendo "Altre pagine" [purtroppo non ho annotato il numero... deve risalire alla primavera 1999], mi è capitato fra le mani l’articolo "I Persicetani a quota 23.608". Ci sono tanti spunti interessanti, fra cui un grafico sul movimento della popolazione del comune di san Giovanni in Persiceto.

grafico della popolazione a Persiceto

Mi ha colpito subito l’alto numero di immigrati, cioè di persone che da altre parti d’Italia (magari anche da qui vicino) o dall’estero sono venute ad abitare nel nostro comune. Dal grafico si deduce che nel 1997 sono state circa 650. E’ vero, ne sono emigrate circa 450, probabilmente però non le stesse che sono arrivate. In sostanza 650 facce nuove. 650 persone che, metti pure che vengano solo da Nonantola, sono comunque estranee alla vita quotidiana persicetana. Dove voglio arrivare? E’ dal 1989 che il numero di immigrati è salito bruscamente: da 400 l’anno a quasi 600. Dal 1989 al 1999 la media sarà stata di circa 600 immigrati l’anno: 600 x 10 = 6000 facce nuove, 6000 sui 23.608 persicetani di oggi, il 25%! Questo ragionamento non è proprio giusto: può darsi che qualcuno di questi 6000 sia andato via da Persiceto negli anni successivi.

Premesso che il grafico si riferisce a tutto il comune e non solo alla nostra parrocchia, fatto sta che ogni anno ci sono 600 persone che non sanno assolutamente nulla della nostra vita parrocchiale. Non sanno che c’è Emmaus oppure non sanno che cos’è. Non sanno che c’è lo spettacolo della Befana. Non sanno che c’è un oratorio anche se probabilmente se lo immaginano. Non sanno che c’è la pesca; non sanno perché la Madonna del Poggio viene qui. Non sanno che la sera del venerdì santo c’è una via crucis per le vie. Non sanno che ci sono i gruppi del vangelo, il Centro Missionario, il Centro Famiglia, la Casa della Carità, AC, i Cursillos…

Morale: non dimentichiamoci di loro. Non diamo per scontato che tutti sappiano cosa facciamo. Diamo risalto esterno a certe iniziative che per loro natura vorrebbero o potrebbero coinvolgere quelli che non vengono a messa o ci vengono una volta sì e tre no, come la pesca.

Magari potremmo chiederci: quanti di loro si sono inseriti nella nostra vita parrocchiale? quanti ne abbiamo conosciuti? quanti abbiamo raggiunto? quanti vengono a messa? i loro bambini frequentano il catechismo? La nostra azione pastorale potrebbe (ogni tanto) misurare la propria efficacia anche sui numeri.

20/III/1999


a cura di Gian Pietro Basello <gpbasello@eudoramail.com>
san Giovanni in Persiceto, 03/VIII/2000