Nonostante
il 74AC14 sia in grado di erogare una corrente di 12 mA essa non è
sufficiente per pilotare direttamente un carico di 50 ohm quando
ai suoi capi siano presenti i teorici 5 Vpp, occorre quindi farlo
precedere da un buffer. Esso è costituito dal BJT 2N3904 (T1) in
connessione emitter-follower, il diodo collegato tra la base e GND
serve a "clempare" il segnale a -0.7 V in questo modo
sull'emettitore dovrebbe essere presente una tensione di
circa 3.6 Vpp (tenendo conto della caduta sulla giunzione base
emettitore), in realtà per effetto della capacità di ingresso del
transistor e per le perdite del filtro ai capi del carico giungono solo
2.3 Vpp che però sono sufficienti per un modulatore.
La
resistenza R2 serve a limitare la corrente di collettore a
100 mA nel caso siano dinamicamente presenti ai suoi capi i 5 V
teorici, l'induttanza L1 serve per far avvicinare il guadagno del
transistor all'unità. Molto importante è collegare il più vicino
possibile al collettore di T1 i condensatori di by-pass C4
e C5, gli emitter-follower tendono ad oscillare facilmente.
Nella figura seguente è rappresentato il digramma di Smith per il filtro:
DIVISORE
Dato
che la frequenza di riferimento è di 1 MHz e quella del VCO è 64 MHz
occorre dividere quest'ultima per 64. L'integrato 74HC4040 (IC2) è
molto veloce e non ha problemi di sorta nel dividere i 64 MHz, anche in
questo caso il condensatore di by-pass sull'alimentazione deve essere
molto vicino al pin 16 dell'integrato.
NOTA:
Nello schema non sono riportati i pin dell'alimentazione di questo integrato, essi sono l'8 per il GND ed il 16 per i 5V.
COMPARATORE DI FASE
Per il
comparatore di fase non occorre un integrato veloce dato che la
frequenza massima di lavoro è 2 MHz, per questo ho usato il
CD4070 (IC3) che alimentato a 5V riesce a gestire segnali a quella
frequenza facilmente.
NOTA: Nello schema non sono riportati i pin dell'alimentazione di questo integrato, essi sono il 7 per il GND ed il 14 per i 5V.FILTRO E SOMMATORE
Questa
parte del circuito è quella che mi ha più impegnato nel progetto. Per
poter modulare il segnale generato dal VCO ci sono due punti dove
immetterlo, uno prima del filtro l'altro dopo il filtro. Nel primo caso
il segnale modulante viene sommato al valore medio della tensione
all'uscita del comparatore di fase. Il livello del segnale modulante
quindi, attraverso il filtro, va a cambiare la frequenza del VCO ma non
essendoci alcun filtro tra l'uscita del VCO e il punto dove viene
immesso il segnale modulante il controllo è veloce e riesce a
compensare quasi immediatamente la variazione di frequenza variando
notevolmente però la fase di uscita rispetto a quella del segnale di
riferimento. In questo caso si ha una piccola variazione di frequenza
(istantanea) ma una forte variazione di fase, siamo in presenza di un
segnale modulato in fase. In questo caso il PLL assume il comportamento
di un filtro passa basso. Vedi la figura sottostante:
Nella
modulazione di fase la massima frequenza modulante deve essere
minore della frequenza naturale, ma a noi non interessa, in questo
progetto, la modulazione di fase ma quella di frequenza.
Nel secondo
caso il segnale modulante viene sommato a quello in uscita dal filtro.
Il segnale modulante va a variare la frequenza del VCO ma ora essendoci
il filtro tra il VCO e il punto dove si immette il segnale modulante il
PLL non riesce a compensare la variazione di frequenza istantaneamente
e questa è notevole mentre la variazione di fase
tra il segnale all'uscita del VCO e il segnale di riferimento è bassa.
Siamo in presenza di una modulazione di frequenza e il PLL assume il
comportamento di un filtro passa alto (il che è intuitivo perché
maggiore è la frequenza del segnale modulante e più è lento il PLL a
rispondere alle variazioni del segnale stesso) vedi figura sottostante:
Quindi
per poter modulare correttamente in FM la frequenza più bassa del
segnale modulante dovrebbe essere superiore alla frequenza
naturale del PLL. Io però, in questo
progetto, ho voluto approfittare della pendenza della curva a
sinistra della frequenza naturale per usarla, assieme ad un
filtro di primo ordine, per realizzare una preenfasi di 50 uS. La
pendenza del filtro è infatti di 12 dB/ottava mentre quella usata
nel circuiti di preenfasi è di 6 dB/ottava, allora mettendo una rete RC
in serie al segnale modulante si aggiunge un filtro passa
basso a -6 dB/ottava alla catena ottenendo una risposta
complessiva molto vicina allo standard dei 50 uS. Le misure sull'audio
in uscita del ricevitore hanno rivelato una banda quasi piatta
dai 500 Hz ai 15 KHz con un leggero picco a 8 KHz e un
avvallamento dai 500 Hz in giù, però essendo in campo hobbistico posso ritenermi soddisfatto. Qui di seguito una serie di fotografie e di video.Segnale di riferimento 1 MHz (CH1), segnale sul carico 64 MHz (CH2) agganciati:Segnale di riferimento a 1MHz (CH1), segnale all'uscita del comparatore di fase (CH2):Segnale di riferimento 1 MHz (CH1), segnale ai capi del diodo varicap (senza modulazione) (CH2):Lettura su frequenzimetro:Video di aggancio all'accensioneVideo segnale audioREGOLAZIONI
A PLL agganciato regolare C2 per avere ai capi del diodo varicap una tensione di 2.5 V.
Regolare C7 e C8 per avere il massimo livello ai capi del carico.
Fabio