PANORAMICA SUL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA
Quando
il PLL è agganciato i segnali presenti all'ingresso del
comparatore sono alla stessa frequenza (sempre 5KHz per ogni frequenza
CB) ma sfasati tra di loro di un angolo (statico) che dipende
dalla frequenza CB sintonizzata. Questo sfasamento produce all'uscita del comparatore un segnale errore (statico)
che tramite il filtro fornisce una tensione continua al VCO facendolo
oscillare sulla frequenza prescelta. Facendo
un esempio immaginiamo che il PLL sia agganciato e la frequenza di
uscita sia 27.185 MHz (canale 19) corrispondente al centro banda CB. In
queste condizioni la tensione errore all'uscita del comparatore
di fase, tramite il filtro, fa si che ai capi dei due diodi varicap
ci siano circa 2.5V (come è stato scelto per questo progetto),
la
tensione errore si può ritenere costante (a parte le piccole
ondulazioni
che esistono sempre in tutti i sistemi a catena chiusa e servono per
attuare piccole correzioni rispetto ai valori centrali) ed è per questo
che viene
definita statica.
In
questa situazione, come ho già scritto, le
due frequenze all'ingresso del comparatore sono uguali e pari a 5 KHz. Una
è quella riferimento ricavata
dall'oscillatore da 1MHz divisa per 200 (tramite il DIVISORE
FISSO), l'altra è quella derivata dalla frequenza generata dal VCO
divisa, (tramite il DIVISORE VARIABILE), per 5437 (divisore N) in
questo caso infatti:
27185000 / 5000 = 5437
Non
confondere le quantità statiche con quelle dinamiche, queste ultime
intervengono solo quando c'è un brusco cambio di frequenza e si
estinguono dopo un certo periodo di tempo quando il sistema è tornato a
funzionare a regime (ovvero quando la nuova frequenza sintonizzata è
divenuta stabile).Infatti se si effettua un cambio del divisore N il PLL si trova d'un tratto a gestire un improvviso salto di
frequenza e cerca di ripristinare la eguaglianza tra le due frequenze a
5000 Hz, la reazione non è istantanea perché la catena chiusa
VCO-DIVISORE-COMPARATORE-FILTRO-VCO costituisce un filtro di secondo
ordine e come tutti i filtri esso non risponde in modo istantaneo
a improvvisi cambi di quantità che prima erano statiche.Qui
entra in ballo la tensione errore dinamica; ci sarà una forte
variazione di quest'ultima per l'improvviso cambio di fase tra i due
segnali all'ingresso del comparatore, dopo un certo periodo di tempo
(vedremo poi come si
calcola questo periodo di tempo) la nuova frequenza sintonizzata si
stabilizzerà con un nuovo angolo di fase statico e una nuova tensione
continua ai capi dei
diodi varicap (con i varicap minore è la tensione ai loro capi più alta
è la capacità che presentano ai loro terminali e quindi più è bassa la
frequenza di oscillazione del VCO). Dopo
questo periodo di tempo tutti i segnali dinamici si estinguono e le
due frequenze agli ingressi del comparatore di fase tornano ad
essere uguali ma sfasati in quantità diversa di come lo erano alla
frequenza di 27.185 MHz appunto per generare la nuova tensione continua.Lo schema è il seguente:VCO
Il VCO è costituito da un oscillatore Colpitts con
controllo di guadagno automatico. Il segnale viene prelevato, tramite
C3, dal collettore di T1 (2N3904) e riportato al suo emettitore
attraverso il JFET Q1 (2N3819). In questo modo si realizza una
retroazione positiva. Q1 serve per non caricare il gruppo risonante
composto dai due varicap, il condensatore variabile C16 e
dall'induttanza L5. Q2 è un JFET (VCR4N) ottimizzato dal costruttore
per funzionare come dispositivo a resistenza variabile, a zero volt
applicati tra gate e source esso presenta il valore di resistenza
più basso tra drain e source, questa resistenza aumenta per valori di
tensioni negativi e raggiunge valori piuttosto alti vicino
all'interdizione. Questo JFET serve a tenere costante il livello del
segnale al variare della frequenza di oscillazione, il funzionamento è
il seguente; mediante il diodo D1 ed il condensatore C6 si raddrizza e
si livella rispettivamente il segnale prelevato dal collettore di T1,
quindi ai capi di R5 è presente una tensione negativa all'incirca
proporzionale al picco del segnale RF generato, maggiore è il livello
di quest'ultimo e maggiore è il livello della tensione continua
negativa. All'accensione non si è ancora innescata l'oscillazione e
tra il gate ed il source di Q2 la tensione è a zero volt, quindi il
JFET presenta tra il drain ed il source una bassa resistenza. In queste
condizioni il guadagno complessivo dell'oscillatore è al suo massimo
valore e l'oscillazione può instaurarsi rapidamente, allora il segnale
RF aumenta di livello e aumenta corrispondentemente la tensione continua
negativa che fa abbassare la resistenza di Q2 riducendo il guadagno del VCO. A
equilibrio raggiunto il livello sul collettore di T1, in tutta la banda CB, è pari a 5 Vpp con
una variazione tra i 26.965 MHz (canale 1) ed i 27.405 MHz (canale 40)
di solo 0.5 dB.Il VCO riesce
ad oscillare tra 23 MHz a 29.7 MHz (a catena aperta) con le seguenti
tensioni applicate ai diodi varicap (DRV5610):VC = 0V il VCO oscilla a 23 MHzVC = 5V il VCO oscilla a 29.7 MHzPer la banda CB che interessa a noi (a catena chiusa):26.965 MHz VC = 2.357V (canale 1)27.185 MHz VC = 2.5V (centro banda, canale 19)27.405 MHz VC = 2.642V (canale 40)La
scelta di utilizzare due diodi in connessione "back-to-back" è stata
resa necessaria per abbassare la distorsione del segnale RF generato,
infatti usando un solo diodo varicap si va incontro al fenomeno di
modulazione di capacità, ovvero il segnale a RF aumentando e
diminuendo di livello va a modulare il diodo (e quindi la sua capacità)
rispetto alla posizione di riposo. Per una regola empirica si considera
trascurabile questa modulazione quando il picco del segnale RF (VRp) è
minore del 15% della tensione continua. ovvero quando:VRp < 15% VCmin = 2.5V < 0.36Vil che, come si vede, in questo circuito non è confermato.Utilizzando
due diodi in connessione "back-to-back" il fenomeno della
modulazione si attenua di molto, infatti quando è presente un
segnale RF ai capi della serie dei varicap, per un semiperiodo la
tensione inversa su un diodo aumenta mentre quella presente sull'altro
diodo diminuisce, per l'altro semiperiodo si invertono i ruoli dei
diodi, in questo modo le variazioni di capacità su
ogni varicap avvengono in senso opposto mantenendo la
capacità della serie costante.Ho
fatto delle prove sul circuito prima usando un solo varicap e poi
usandone due; il risultato è evidente, nel primo caso l'oscillatore
generava un segnale molto distorto (semionda positiva a punta e
quella negativa schiacciata), nel secondo caso, invece, il segnale è quasi sinusoidale.La
resistenza R9 da 1M serve per isolare il gruppo risonante dal filtro che
alimenta i diodi varicap.BUFFER E ADATTATORE D'IMPEDENZA
La
resistenza di uscita del VCO è piuttosto alta e quindi quest'ultimo non
è in grado di pilotare direttamente un carico di 50 ohm. Per questo
motivo è stato inserito tra l'uscita del VCO ed il carico un buffer a
JFET (2N3819) ed un adattatore passivo per adattare l'impedenza di uscita del
JFED al carico di 50 ohm.
L'impedenza
di uscita del JFET è 150 + j20 ohm e dato che il segnale generato
dal VCO è quasi di forma sinusoidale non occorre un adattatore
d'impedenza altamente selettivo, quello che ho usato infatti ha
una banda quasi piatta per tutte le frequenze CB. I dati sono i
seguenti:
Massimo livello disponibile = 2Vpp pari a 10dBm.Banda passante @ -1 dB = 26.965 MHz - 27.405 MHz In foto la forma d'onda sul carico e la frequenza: INVERTER
Anche
se il DIVISORE VARIABILE può accettare segnali di qualsiasi
forma purché periodici, per renderlo immune dal livello degli stessi
occorre inserire tra il VCO ed il DIVISORE un trigger di
schmitt. Ovviamente dato che la frequenza del segnale è abbastanza alta
occorre usarne uno del tipo veloce e il CD74HC14 fa al caso
nostro. Il condensatore C7 e il diodo D2 hanno il compito di "clempare"
il segnale sinusoidale; avendo quest'ultimo un livello di 5 Vpp,
in uscita del clamp si ha un segnale con un picco positivo di +4.7 V ed
uno negativo di -0.7 V. Per una regola empirica il clamper funziona bene
affinché è soddisfatta la seguente relazione:RL * C > 100*Tdove RL è la resistenza vista all'ingresso dell'integrato e T è il periodo del segnale.
Ho
riportato la suddetta formula solo per correttezza progettuale
dato che non dobbiamo preoccuparci di fare calcoli per il fatto che la
resistenza d'ingresso dell'inverter è talmente elevata che
condensatori dell'ordine del nF sono più che sufficienti.DIVISORE VARIABILE
Questo
integrato (CD74HC4059) è un divisore di frequenza programmabile che
permettere di dividere da 3 a 15999 (N) la frequenza del segnale in
ingresso, esso fornisce in uscita impulsi larghi un periodo del segnale
d'ingresso con frequenza pari a quella d'ingresso divisa N.La formula su cui si basa il calcolo di N è la seguente:N = MODE * (preset valore) + resto = MODE * (migliaia + centinaia + decine + unità) + restoed in particolare::N = MODE * ( D5 * 1000 + D4 * 100 + D3 * 10 + D2 * 1) + D1Le due tabelle seguenti servono per il calcolo:Ma
partiamo subito con un esempio. Ammettiamo che desideriamo che il PLL
si agganci sulla frequenza 26.965 MHz, siccome bisogna ottenere sempre
una frequenza di 5000 HZ all'uscita del DIVISORE VARIABILE, ricaviamo N (divisore):N = 26965000 / 5000 = 5393in
base a questo valore, tramite la colonna DESIGN sotto
COUNTER RANGE scegliamo il mode, il valore calcolato di N
deve essere inferiore o uguale al massimo riportato in questa colonna. In questo
caso possiamo scegliere tutti i MODE (evitare, se possibile, sempre il
MODE 5 perché ci sono complicazioni circuitali con esso), decido per il
MODE 2.Nella
colonna JAMP INPUT USED sotto FIRST COUNTING SECTION con il MODE
2 abbiamo a disposizione per il resto (D1) solo J1, mentre nella
colonna JAMP INPUT USED sotto LAST COUNTING SECTION abbiamo a
disposizione J2, J3, J4 (D5) per le migliaia del preset, gli altri gruppi di quattro bit hanno i seguenti significati:
D2 = unità del preset (J8 J7 J6 J5)D3 = decine del preset (J12 J11 J10 J9)D4 = centinaia del preset (J16 J15 J14 J13)
Ricavo il preset valore:preset
valore = N / MODE = 5393 / 2 = 2696 con il resto di 1 (il resto lo si
può calcolare anche con la calcolatrice di Windows, con il tasto "mod").imposto quindi il resto a 1:D1 = J1 = 1imposto le migliaia, le centinaia, le decine e le unità del preset:D5 = J4 J3 J2 = 2 = 010b (migliaia)D4 = J16 J15 J14 J13 = 6 = 0110b (centinaia)D3 = 9 = J12 J11 J10 J9 = 9 = 1001b (decine)D2 = 6 = J8 J7 J6 J5 = 6 = 0110B (unità)ricapitolando la programmazione dei JAM (16 bit) è la seguente.J16...J1 = 0110100101100101bcome conferma:N = MODE * ( D5 * 1000 + D4 * 100 + D3 * 10 + D2 * 1) + D1 = 2 * 2696 + 1 = 5963i conti tornano.Ho
usato per impostare i JAM a "0" o a "1" dei ponticelli, certo, è un po'
scomodo, comunque in questa pagina c'è la possibilità di programmare il CD4059 con Arduino.Qui
di seguito riporto una tabella con i canali, le frequenze CB, il valore
di N ed i valori binari dei JAM calcolati (con molta pazienza).CANALE | FREQUENZA MHz | N | J16 | J15 | J14 | J13 | J12 | J11 | J10 | J9 | J8 | J7 | J6 | J5 | J4 | J3 | J2 | J1 |
1 | 26.965 | 5393 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
2 | 26.975 | 5395 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
3 | 26.985 | 5397 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
4 | 27.005 | 5401 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
5 | 27.015 | 5403 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
6 | 27.025 | 5405 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
7 | 27.035 | 5407 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
8 | 27.055 | 5411 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
9 | 27.065 | 5413 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
10 | 27.075 | 5415 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
11 | 27.085 | 5417 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
12 | 27.105 | 5421 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
13 | 27.115 | 5423 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
14 | 27.125 | 5425 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
15 | 27.135 | 5427 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
16 | 27.155 | 5431 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
17 | 27.165 | 5433 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
18 | 27.175 | 5435 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
19 | 27.185 | 5437 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
20 | 27.205 | 5441 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
21 | 27.215 | 5443 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
22 | 27.225 | 5445 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
23 | 27.255 | 5451 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
24 | 27.235 | 5447 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
25 | 27.245 | 5449 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
26 | 27.265 | 5453 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
27 | 27.275 | 5455 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
28 | 27.285 | 5457 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
29 | 27.295 | 5459 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
30 | 27.305 | 5461 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
31 | 27.315 | 5463 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
32 | 27.325 | 5465 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
33 | 27.335 | 5467 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
34 | 27.345 | 5469 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
35 | 27.355 | 5471 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
36 | 27.365 | 5473 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
37 | 27.375 | 5475 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
38 | 27.385 | 5477 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
39 | 27.395 | 5479 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 |
40 | 27.405 | 5481 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
Come
si nota essendo la distanza tra due frequenze consecutive sempre 10KHz
occorre incrementare (o decrementare) N di due unità per passare da una
all'altra (2 * 5000 = 10KHz).DIVISORE FISSO
Il
compito di questo DIVISORE FISSO è quello di dividere la
frequenza di riferimento dell'oscillatore quarzato a 1MHz per portarla
a 5KHz, quindi N è:N = 1000000/5000 = 200Con
il metodo descritto per il DIVISORE VARIABILE si calcolano
facilmente i livelli logici necessari per i JAM affinché il chip divida
per 200. Dato che N è fisso si possono tranquillamente saldare i pin
dei JAM a +5 o a GND.Per questo divisore si può anche usare il CD4059 il quale è in grado di gestire tranquillamente frequenze di 1 MHz.COMPARATORE DI FASE
Come
già evidenziato sopra i due divisori forniscono alle loro uscite
un impulso e non una onda quadra con duty-cicle al 50 % , per questo
non è possibile usare un COMPARATORE DI FASE a xor che lavora
sui livelli. Ci sono però altri due tipi di comparatori di fase
abbastanza conosciuti, il primo è il comparatore di fase a
flip-flop, il secondo è il comparatore di fase PFD, io ho deciso di
usare il secondo dato che è sensibile sia alla fase che alla frequenza.Ho
usato l'integrato 74HC4046 (va bene anche il CD4046 date le basse
frequenze in gioco) che contiene tre comparatori di fase e tra essi c'è
anche il PDF che serve a noi. Qui
di seguito la procedura per il dimensionamento del filtro.
Si calcola il guadagno del comparatore PFD:
Kd = VDD / (4 * Pi) = 5 / (4 * Pi) = 0.39 V/rad
Si calcola il guadagno del VCO:
Ko = (2 * Pi * (frequenza massima - frequenza minima)) / (tensione massima - tensione minima) = (2 * Pi * (27405000 - 26965000)) / (2.642 - 2.357) = 9666439 rad/sec/V
Si calcola in numero di N minimo (Nm) e il numero di N massimo (NM), dalla tabella in alto:Nm = 5393NM = 5481Si
sceglie il damping factor pari a 0.7 (Df) che da una risposta piatta,
si controlla se il minimo ed il massimo del damping factor (variabile
con N) rimanga dentro i limiti 0.5 e 1 (valori ottimali):Nmean = sqrt(Nm * NM) = sqrt(5393 * 5481) = 5436.8Dfm = Df * sqrt(Nm / Nmean) = 0.7 * sqrt(5393 / 5436.8) = 0.69DfM= Df * sqrt(NM / Nmean) = 0.7 * sqrt(5481 / 5436.8) = 0.702Sia
il minimo che il massimo rimangono dentro i valori ottimali, si può
quindi procedere con il dimensionamento. Si sceglie ora il tempo
necessario per l'aggancio (TL) quando si cambia frequenza, un tempo di
20mS è molto breve e va bene. Da questo ricavo la pulsazione naturale
wn:wn = 2 * Pi / TL = 2 * Pi / 0.020 = 314 rad/sDalla pulsazione naturale ricavo la somma delle costanti di tempo del filtro:(t1 + t2) = Ko * Kd / Nmean * wn^2 = 0.39 * 9666439 / 5436.8 * 314^2 = 7 mSricavo la costante di tempo t2:t2 = Df * 2 / wn = 0.7 * 2 / 314 = 4.4 mSricavo t1:t1 = (t1 + t2 ) - t2 = 0.007 - 0.0044 = 2.5 mSRicavo
le resistenze del filtro imponendo la capacità C14 a 1 uF (è bene
scegliere capacità grandi per sopprimere in modo efficace l'effetto
sideband):R10 = t1 / C14 = 2.5 mS / 1 uF = 2K5 => 2K7R11 = t2 / C14 = 4.4 mS / 1 uF = 4K4 => 4K7
In queste condizioni la banda di frequenza (metà) in lock-range è:
fl = 2 * Df * wn = 2 * 0.7 * 314 = 439 Hz
La
condizione peggiore per il PLL è quando si passa dal canale 40 al
canale 1 (o viceversa), infatti se ad esempio il PLL è agganciato
sui 27405000 Hz (con N = 5481) e si commuta N a 5393
(corrispondente al canale 1) per un istante la frequenza
all'ingresso del comparatore passa da 5000 a 5081.5
(27405000 / 5393 = 5081.5) con una variazione delta _f = 5081.5 - 5000
= 81.5 Hz. Questo salto di frequenza è ben più piccolo della
frequenza del lock-range, il sistema reagirà quindi nel tempo TL.
Qui sotto una istantanea della tensione continua
errore per un passaggio (esagerato per questo progetto) da 27405000 Hz
a 29000000 Hz, in questo caso il salto è da 5000 Hz a 5291 Hz (29000000
/ 5481 = 5291) con una delta_ f = 5291 - 5000 = 291 Hz che rientra
sempre nella frequenza del lock-range infatti, come si nota dalla
immagine, il tempo richiesto d PLL per portare la
tensione corrispondente ai 29 MHz a quella corrispondente ai
27.405 MHz ci mette circa il tempo (TL) deciso a priori.
TARATURA
Predisporre il DIVISORE PROGRAMMABILE per la frequenza a centro banda (27.185 MHz), a PLL agganciato regolare C16 per avere 2.5V
ai capi dei diodi varicap. regolare poi C11 per avere il livello
di segnale RF più alto possibile dai capi del carico a 50 ohm.NOTA:Gli
integrati IC4 e IC2 (nello schema non sono rappresentati i loro pin
dell'alimentazione) vanno alimentati a +5V, il regolatore a +5V
non è rappresentato nello schema.Ciao a tutti.Fabio