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Il Pontevecchio sullo Sturla
L'AURELIA ROMANA NEL MEDIOEVO - I PONTI
PONTE DI SANT'AGATA SUL BISAGNO

Il ponte, che segnava il principio della via Aurelia romana di Levante dopo il bivio ne Borgo Incrociati con la via per Piacenza corrente lungo il Bisagno, prende il nome dalla omonima chiesa sulla piana di San Fruttuoso, sulla sponda orientale del torrente; esso aveva originariamente di 28 arcate e copriva un'ansa golenale del Bisagno.

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Ridotto a cinque arcate dalla edificazione dei quartieri novecenteschi che ridussero la larghezza del letto del fiume, di queste ne perse due con l'alluvione del 1970 e l'ultima rimasta sulla sponda orientale con l'alluvione del 1993; nella foto è tutto quanto resta ora visibile. Altri residui sono inglobati nell'abitato: le due arcate originariamente terminali sono in parte interrate presso la chiesa di Sant'Agata, ed altri resti potrebbero rimanere nelle sostruzioni stradali o nelle fondamenta degli edifici.
Poichè l'esigua ristrettezza del suo lungo percorso che andava dal piccolo Borgo fuori mura alla chiesa di Sant'Agata creava difficoltà, il ponte fu ampliato nella seconda metà del XV secolo con un'aggiunta muraria posta a valle, lato meno investito dalla corrente, che ne aumentava la larghezza di un metro: l'innesto di questo intervento tardoquattrocentesco sulla muratura medioevale è messo a nudo nel punto del crollo dell'arcata.
L'AURELIA ROMANA E GLI ALTRI PONTI

Dalla chiesa di Sant'Agata la Aurelia romana, non del tutto cancellata dai quartieri novecenteschi, proseguiva per le attuali via San Fruttuoso e salita della Noce. All'altezza di San Martino il tracciato corrisponde alle via Vernazza, delle Casette, Pontetto; qui, raggiunto il medioevale Ponte Vecchio sullo Sturla, il percorso mantiene ancora il nome di via Romana di Quarto, via Romana della Castagna, via Romana di Quinto. Un ultimo tratto disperso lo avvicinava al mare, dove ne restano i ponti di Nervi, di rifacimento rinascimentale, e quello medioevale di Bogliasco.
Altri ponti medioevali - o rinascimentali, sia di ricostruzioni dopo le piene dei torrenti o comunque sempre insistendo sui vecchi percorsi - sono più a Levante. A Rapallo è il ponte detto di Annibale (rinascimentale) e a Chiavari i resti del duecentesco ponte della Maddalena sull'Entella, opera di difficile realizzazione per la larghezza del corso d'acqua ed in origine coperto.