Bibliografia - Imbarazzismi di Kossi Komla-Ebri Bianco e nero
Qualche pensiero su "Imbarazzismi" di Kossi Komla-Ebri, Edizioni Dell'Arco- Marna, pagg. 63, euro 6,20
di Lara Liberti

Un giorno, in classe, durante un incontro sull'interculturalità,
chiesi ai ragazzi di darmi una definizione del termine "razzismo".
Subito, il più sveglio esclamò:
"Il razzista è il bianco che non ama il nero!"
"Bene" dissi. "E il nero che non ama il bianco?"
Mi guardarono tutti stupiti ed increduli con l'espressione tipo:"Come può un nero permettersi di non amare un bianco?".

Solo per questo racconto (quanto vi fa pensare e a cosa?), vale la pena di leggere il libro di Kossi Komla-Ebri, cittadino italo-togolese, medico, mediatore interculturale nel mondo della scuola e della sanità, autore di racconti, articoli e saggi.
Il testo è costituito da racconti di scene di vita quotidiana, che cercano con un certo spirito ironico ma serio, di illustrarci situazioni di imbarazzismo, cioè di gaffe imbarazzanti o situazioni imbarazzanti legate alla questione della razza e in particolare, in questo caso, alla questione bianco nera (che, come potrete immaginare, niente ha a che vedere con i colori della celeberrima squadra di pallone…).
E' per una volta l'immagine che "l'altro" ha di noi, i suoi sorrisi agrodolci di fronte alla nostra ignoranza, ai pregiudizi e ai tabù, che a volte offendono o feriscono.
E' interessante guardarsi allo specchio attraverso gli occhi di Kossi: probabilmente ciascuno di noi, leggendo, si riconosce nella frase stupida di un passante, nel commento ignorante del viaggiatore di treno, nell'illazione superficiale dell'impiegata di tribunale.
Un ultimo pensiero lo spendo per il linguaggio. Quello usato dall'autore, infarcito di parole in dialetto brianzolo (lui sì si è veramente dato da fare per conoscerci) e quello usato da molte delle persone che incontra, con frasi con il soggetto, il verbo all'infinito e senza tanti complementi (e complimenti…!).
Ci vuole un'oretta per leggere "Imbarazzismi". Molto più tempo per pensare alla questione che sottende e che riguarda noi tutti, in prima persona. La nostra apertura verso l'altro, il desiderio reale di conoscenza, la consapevolezza di come guardano i nostri occhi e di cosa pronuncia la nostra lingua.
Il libro ha una prefazione di tutto riguardo, a cura di Laura Balbo, che è stata Ministro per le Pari Opportunità e che attualmente insegna sociologia all'Università di Ferrara ed è presidente dell'Associazione Italia-Razzismo.
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