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- LE FASI DEL GRUPPO DI LAVORO (2.0)
- PER CONDURRE UNA RICERCA DI STORIA E
FILOSOFIA
- (la maggior parte dei consigli è adatta
anche per ricerche di tipo individuale)
- Il gruppo di lavoro deve anzitutto nominare un
Coordinatore (che dovrà saper riferire periodicamente sull'andamento del lavoro
stesso)
- Occorre istituire una cartellina, conservata dal
Coordinatore, (dove si raccoglieranno tutti i materiali del gruppo); nella
cartellina occorre riunire i materiali di lavoro (che andranno costantemente
aggiornati).
- Occorre realizzare una bibliografia (elenco dei
testi cui si fa riferimento e dei siti Web utilizzati) che verrà
costantemente aggiornata (verrà posta in appendice). Per la bibliografia
occorre adottare rigorosamente le norme convenzionali.
- Occorre raccogliere le figure, gli schemi, le cartine
(che verranno posti in appendice)
- Occorre realizzare una cronologia dei fatti principali
cui si farà riferimento nella relazione (verrà posta in appendice).
- Realizzare un dizionario dei concetti fondamentali che
si sono incontrati (e che verranno utilizzati nella relazione). Anche il
dizionario verrà posto in appendice.
- Occorre raccogliere nella cartellina tutti i materiali
reperiti (testi, appunti, articoli di enciclopedia, pagine e/o
documenti reperiti sul Web) che verranno utilizzati per la stesura della
relazione. I materiali devono essere a disposizione dei membri del
gruppo.
- Nella cartellina deve anche trovare posto un elenco
delle attività del gruppo (riunioni realizzate, visite in biblioteca,
ricerche su Internet, sedute di elaborazione, ecc...); occorre anche tener
nota dei problemi e delle difficoltà eventualmente incontrate.
- Occorre prendere nota degli aiuti ricevuti da terzi
(andranno messi tra i ringraziamenti, di solito in coda all'introduzione).
- Dopo aver raccolto i materiali e averli esaminati
(letti, studiati, riassunti) e dopo averli discussi con il gruppo, occorre
stendere un elenco dei problemi cui si vuol dare una risposta (questi
problemi - quelli scelti dal gruppo - troveranno posto nell'introduzione e
verranno ripresi nella conclusione del lavoro).
- Avendo ben presenti i problemi cui si vuol dare
soluzione, dopo aver riconsiderato in questa luce tutti i materiali
raccolti, occorre stendere la scaletta dettagliata della relazione.
- La scaletta andrà discussa col docente e verrà
comunque più volte riformulata.
- Dopo la definizione della scaletta può cominciare la
stesura del testo, seguendo una struttura per paragrafi (ogni paragrafo deve
avere il suo titolo).
- Occorre evitare di suddividere nettamente la stesura
tra i vari membri del gruppo: tutti devono collaborare. una suddivisione
troppo netta comporta inevitabilmente incongruenze nello sviluppo
dell'argomentazione. Le bozze delle varie parti (che possono anche essere
prodotte da singoli) devono essere corrette e discusse da tutti gli altri
membri del gruppo.
- INDICAZIONI PER LA
- REVISIONE DELLE RELAZIONI
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- Occorre sempre mettere una introduzione che deve
contenere almeno tre paragrafi: a) il problema (o i problemi) che si intende
affrontare nella relazione; b) la motivazione del lavoro di ricerca che
viene presentato; c) la ripartizione della relazione
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- Occorre sempre mettere un capitolo di conclusione,
ampio e articolato, ove si devono riassumere i risultati principali cui si è
giunti.
- Occorre assicurare la massima coerenza tra
quanto scritto nella Introduzione
e quanto scritto nelle conclusioni.
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- Prima di procedere ad affrontare un qualsiasi concetto
che sia centrale per l'indagine svolta
occorre definirlo in maniera esauriente; se necessario occorre discutere e
approfondire i problemi di definizione incontrati (citando le varie fonti)
in un paragrafo apposito.
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- I titoli delle varie parti (capitoli, paragrafi...) devono
sempre essere indicativi del contenuto (evitare titoli fantasiosi,
metaforici, ecc...).
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- L’indice presentato deve corrispondere rigorosamente
ai capitoli e paragrafi, appendici, etc.. ; i titoli delle varie parti vanno
fedelmente ripetuti nel testo.
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- Il testo va raggruppato (o spezzato) in unità
elementari di significato (paragrafi) le quali iniziano con un rientro e si
concludono con il “punto a capo” (un paragrafo può contenere parecchie
proposizioni). I paragrafi possono essere lunghi anche mezza pagina. Ogni
paragrafo deve comunicare al lettore un'idea fondamentale o un
blocco unitario di informazioni.
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- Evitare di usare il “noi” (abbiamo detto, abbiamo
trovato, abbiamo pensato...); usare uno stile impersonale.
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- Il dizionario posto in appendice deve contenere tutti i termini rilevanti e le
definizioni devono essere esaurienti.
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- La cronologia deve contenere tutte le date rilevanti e deve
essere esauriente.
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- Rispettare sempre rigorosamente le norme per la bibliografia
(sistema “autore – data”).
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- Non usare mai il presente storico.
Evitare i toni retorici, enfatici, le domande retoriche,
gli svolazzi...
- Dove il testo è stato copiato letteralmente (e non
sintetizzato), occorre sempre mettere le virgolette e citare la fonte (con
il sistema “autore – data”, oppure mettendo le note a piè di pagina). Occorre
sempre citare il testo di riferimento
quando si enunciano teorie o interpretazioni di altri.
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- Mettere in nota a piè di pagina o in appendice tutto ciò che non è
rigorosamente necessario allo sviluppo del discorso; evitare, in
particolare, lungaggini, aneddoti, cronache, fatti e fatterelli che non
siano essenziali.
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- Le norme tipografiche vanno rispettate rigorosamente:
- – il testo va sempre giustificato (allineato sia a destra
che a sinistra);
- – le formattazioni e le spaziature tra titoli e testo
devono essere uniformi (vedere esempi);
- – mettere sempre i rientri all’inizio del
paragrafo;
- – i termini stranieri (non di uso comune) vanno in
corsivo;
- – la punteggiatura deve immediatamente seguire senza
spazi l’ultima parola (così; non
così ;)
- – uniformare l’uso delle maiuscole per i termini
storici, geografici, ecc..; uniformare lo stile per indicare le date, i
secoli, ecc..
- - onde evitare difformità, usare sempre il "times
new roman" corpo 12 (vedere il modello sul sito)
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- Le pagine vanno numerate (sulla prima pagina non va
scritta la numerazione).
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- Le eventuali illustrazioni devono essere pertinenti al
discorso e devono essere messe in appendice; lo stesso dicasi per gli schemi
(a meno che schemi e illustrazioni non siano commentati
nel testo). Scartare le illustrazioni meramente ornamentali.
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