Storia e filosofia

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Citazioni

Una serie di citazioni, assolutamente casuali, arbitrarie, scelte con criterio personale,

che hanno l'unico scopo di far riflettere almeno per un attimo


Ma la verità certa, nessuno mai l'ha colta,
né alcuno ci sarà che la colga, né relativamente agli dèi,
né relativamente a tutte le cose di cui parlo.
E se anche uno si trovasse per caso a dire,
una verità perfetta, lui stesso non lo saprebbe;
infatti tutto e' una ragnatela di congetture.
 
Senofane (la traduzione originale dal greco in inglese è di K.Popper)

Quest'ordine universale, che e' lo stesso per tutti, non lo fece alcuno tra gli dei o tra gli uomini, ma sempre era e' e sara' fuoco sempre vivente, che si accende e si spegne secondo giusta misura.
 
Eraclito

E mi sarà grato mi domandiate; perché io sono per imparare così da voi nel domandarmi, come voi da me nel rispondervi; perché molte volte uno savio domandatore fa a uno considerare molte cose e conoscerne molte altre, le quali, sanza esserne domandato, non avrebbe mai conosciute.

N. Machiavelli, Dell'arte della guerra, libro I


Gli uomini muoiono perché non possono congiungere il principio con la fine.

Alcmeone


RAGIONE - ...se qualcuno ti dicesse: "ti farò conoscere Dio così come conosci Alipio": forse non lo ringrazieresti e diresti: "mi è sufficiente"?
AGOSTINO - Lo ringrazierei senz'altro, ma non direi che mi è sufficiente.
RAGIONE - E perché, scusa?
AGOSTINO - Perché non conosco Dio così come conosco Alipio, e d'altra parte non conosco neppure Alipio in modo sufficiente.

Agostino, Soliloqui


Quanto spesso ci si imbatte in persone che vorrebbero procedere oltre l'intelletto, ma che non hanno un intelletto cui passare oltre?

C. Humphreys


La gente prima nega una cosa; poi la minimizza; infine decide che la si sapeva già da molto tempo.

A. von Humboldt (citato da G. de Santillana)


Non si può risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che ha 
creato il problema...


A. Einstein


...nelle scienze non c'è quasi nessuna questione sulla quale uomini d'ingegno non abbiano spesso dissentito tra loro. Ma ogni volta che i pareri di due persone sulla stessa cosa sono contrari, è certo che almeno uno dei due si inganna, e appare chiaro che nessuno dei due ne ha scienza: se infatti l'argomento di uno fosse certo ed evidente, egli lo potrebbe esporre all'altro in modo tale da convincere alla fine anche l'intelletto di costui.

Cartesio, Regulae ad directionem ingenii


Più uno è un nessuno, più è geloso della sua identità.

Altan


Se tutti gli uomini, meno uno, avessero la stessa opinione, non avrebbero più diritto di far tacere quell'unico individuo di quanto ne avrebbe lui di far tacere, avendone il potere, l'umanità.

J. S. Mill, Saggio sulla libertà


La principale causa degli errori proviene dai pregiudizi dell'infanzia.
La seconda causa degli errori è che non sappiamo dimenticarci dei pregiudizi.

Cartesio, I principi della filosofia, 71,72


... anche se non sono dimostrate, occorre tenere in considerazione le parole e le opinioni delle persone d'esperienza e dei vecchi o dei saggi, non meno delle dimostrazioni. Essi infatti dall'esperienza hanno occhi che permettono loro di vedere correttamente.

Aristotele. Etica nicomachea  VI, 12


Ora, c'è una facoltà alla quale si dà il nome di abilità; questa è tale da esser capace di fare tutte le cose che tendono al fine proposto e di raggiungerlo. Se dunque il fine è buono, essa è lodevole, ma se è perverso non è che furbizia. Perciò diciamo che sono abili tanto i saggi che i furbi.

Aristotele. Etica nicomachea  VI, 13


Il filosofo e sociologo tedesco Hans Albert ha proposto quello che può essere considerato come un teorema fondamentale dell'epistemologia, chiamandolo "trilemma di Munchhausen". si può enunciare così: "si dia una teoria qualunque; essa si fonderà sempre su certe proposizioni prime, in altre parole su dei principi". Ora, di tre cose l'una: o si rinuncia a discutere questi principi e li si tratta come indimostrabili; o si cerca di dimostrare questi principi appoggiandosi su altri principi che si cercherà di dimostrare a partire da altri principi e così via all'infinito, cosa che è impossibile; bisognerà dunque fermarsi a un certo punto, ma allora si ricadrà nel primo caso; oppure si tenta, in maniera circolare, di dimostrare i suddetti principi a partire dalle loro conseguenze. Insomma, chiunque voglia raggiungere la certezza è nella posizione del barone di Munchhausen, il quale, secondo la leggenda, cercava di sollevarsi dallo stagno dove era caduto tirandosi su per i capelli.

Il "trilemma di Munchhausen", raccontato da Raymond Boudon


"Signore... , ci lasceranno vincere questa volta?"

Rambo


...la Saviezza insondabile per cui noi esistiamo è degna di venerazione per ciò che ci ha precluso non meno che per quanto ci ha concesso.

Kant, Critica della Ragion Pratica


...l'idea pericolosa di Darwin intacca la trama delle nostre convinzioni di base molto più profondamente di quanto i suoi sofisticati apologeti abbiano mai ammesso, persino a se stessi.

D. Dennett, L'idea pericolosa di Darwin

 

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