Padiglione Italia

L’Italia ha ufficialmente aderito all’Esposizione Universale di Shanghai 2010 con una lettera inviata al Premier cinese Wen Jianbao, dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, il 30 giugno 2006. In un contesto altamente competitivo, ma suscettibile di offrire un palcoscenico d’eccezione per la promozione del sistema produttivo nazionale, il Commissariato Generale ha ispirato la partecipazione dell’Italia a tre esigenze fondamentali: il rilancio dell’immagine complessiva del Paese e del prestigio del Made in Italy, il rafforzamento dei rapporti bilaterali con la Cina, l’introduzione di un modello operativo per le grandi iniziative di marketing degli interessi italiani nel mondo basato su un forte partenariato tra settore pubblico e privato. Il “concept” cui si è ispirato il programma italiano per Shanghai ha quindi proposto un’interpretazione del tema “Better City Better Life” denominata “La città dell’uomo” che si incentra sul ruolo dell’individuo nel processo di sviluppo urbano. Nel progetto di partecipazione dell’Italia all’Expo, il Commissariato Generale ha scelto di mettere in mostra le eccellenze suscettibili di contribuire alla creazione di città migliori per le generazioni future, legate ai settori dell’architettura e dell’edilizia innovativa ed eco-compatibile, della valorizzazione del patrimonio storico ed artistico, delle risorse ambientali, dell’habitat privato inclusivo di artigianato, moda, enogastronomia e design, della mobilità e dell’accessibilità, della salute e del benessere. L’Italia ha promosso un’idea di “grandi” città che siano soprattutto città sostenibili in grado di offrire le migliori condizioni possibili di sviluppo, di soddisfare le esigenze dei residenti e di esaltarne il potenziale; città plasmate a misura d’uomo; città efficienti e stimolanti; città belle in cui si possa vivere felicemente. All’Expo è stato quindi proposto un racconto del patrimonio italiano di conoscenze, competenze e capacità che riuscisse a catturare l’attenzione dei visitatori di ogni livello: opinione pubblica, interlocutori istituzionali, imprenditori, media, ricercatori. A tal fine sono state selezionate utilizzate diverse formule espressive:
  • il padiglione stesso, costruito per mostrare la creatività ed il know-how italiani in campo edile, urbanistico e tecnologico con particolare riguardo al know-how d’avanguardia, la mostra permanente, destinata soprattutto al grande pubblico e curata in collaborazione con la Triennale di Milano che ne ha affidato la realizzazione ad uno scenografo in grado di concepire una rappresentazione dal forte impatto emotivo;
  • le esposizioni temporanee, dedicate a settori, territori ed argomenti più specifici;
  • gli incontri, le conferenze e i seminari per addetti ai lavori;
  • un ricco calendario di eventi e di spettacoli, inteso a fornire un panorama aggiornato dell’offerta culturale italiana
    Oltre allo spazio riservato ad Expo 2015, il padiglione ha ospitato eventi promossi congiuntamente con ICE, Ministeri della Pubblica Amministrazione e Innovazione, dell’Ambiente, dei Beni Culturali, delle Attività Produttive e del Turismo, mentre 11 Regioni e due città hanno esposto e realizzato eventi a turno nel Padiglione italiano. Particolarmente rilevante è stata l’azione rivolta alle imprese attraverso la Confindustria che ha giocato un ruolo di primo piano nell’identificazione dei settori prioritari anche grazie alle Associazione di categoria. E’ stato calcolato che oltre 1.500 aziende si siano presentate a vario titolo nel padiglione italiano per svolgervi attività di natura diversa tutte mirate a promuoversi sul mercato globale. Una presentazione complessiva del Paese mirata ad esaltarne gli aspetti più pregevoli e meno noti per correggere ed integrare la percezione che dell’Italia si ha in Cina e nel mondo, non poteva prescindere da un calendario di manifestazioni culturali e spettacoli che hanno spaziato, dall’opera al teatro, dall’arte contemporanea al folklore. I dati conclusivi della partecipazione italiana sono i seguenti:
  • 7,3 milioni di visitatori del Padiglione italiano (dato verificato con il sistema di misurazione elettronica degli ingressi), con una media di 40.000 visitatori al giorno, con un tempo d’attesa per l’ingresso di 3 – 4 ore.
  • 2.400 giornalisti accreditati, in rappresentanza di oltre 450 testate da tutto il mondo.
  • 4800 riprese di stampa cinese e internazionale e più di 250 servizi TV. Oltre 70 i servizi fotografici realizzati dai principali magazine internazionali.
  • 82 conferenze stampa su temi aziendali o istituzionali presso i media cinesi.
  • 31 milioni di contatti al mese su QQ il più importante social network cinese.
  • Premio “Expo Cup” votato su internet come miglior Padiglione dell’Expo.
  • 3,5 milioni i contatti sul sito 3D del Padiglione Italia.
  • Oltre 150 eventi business organizzati nell’auditorium del padiglione, che hanno coinvolto più di 1.500 aziende e associazioni di categoria italiane, 600 relatori sul palco e 25.000 partecipanti in platea.
  • 38 presentazioni di aziende italiane; 1.200 incontri B2B.
  • 55 gli eventi culturali italiani organizzati che hanno coinvolto circa 45.000 spettatori.
  • Più di 5.000 le delegazioni cinesi e internazionali in visita, tra cui oltre 100 tra capi di governo e ministri. Oltre il 30% delle visite ufficiali al padiglione dal mondo dell’economia internazionale: manager, presidenti e direttori generali delle multinazionali sono stati infatti tra i principali ospiti del Padiglione. In totale sono 180.000 le personalità di rilievo che hanno visitato il Padiglione.



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