La rivelazione diabolica:

Dio è silente, il diavolo agisce.

Qual'è per il diavolo la strategia ottimale per conquistare il mondo?

La risposta è semplice ed unica : si proclamerebbe profeta ispirato da Dio, scriverebbe una bibbia e fonderebbe una chiesa, questo è esattamente quello che ha fatto!

Se così è, quale difesa ha un uomo contro questa pervasiva capacità del diavolo di strumentalizzare il timore di Dio per fini diabolici?

Chi è il diavolo? qui è opportuno richiamare il concetto di "qualità emergente": dal concorso collettivo di una moltitudine di individui emergono qualità che i singoli individui in sé non hanno.

La credenza nel diavolo è la reificazione (immaginare, rendere reale) di questa qualità emergente: una forza malefica ineludibile che opera costantemente nella realtà, frutto del concorso di tutti e che si agisce indipendentemente dalla volontà dei singoli.

Per comodità discorsiva accettiamo che il diavolo (persona dotata di volontà) esista, vediamo come agisce:

Incapace di concepire il bene: lui, però, è sempre in prima fila ad ascoltare qualunque profeta ispirato, pronto a usare qualunque verità o novità, per distorcela, per riscriverla, per strumentalizzarla per meglio perseguire i suoi diabolici fini.

La mistificante mistura che il diavolo produce e diffonde. rende molti benefici nell'immediato a coloro che (ignari o meno) partecipano al gioco diabolico; di volta in volta l'azione diabolica ha sempre un immediato successo nel mondo.

Ma le verità mistificate, per avere un'efficacia oggettiva, devono necessariamente conservare il loro nucleo originale di verità e quindi il diavolo con la sua azione (contro la sua volontà) si fa portatore della rivelazione di Dio.

Quindi noi possiamo conoscere Dio solo attraverso la rivelazione diabolica (giacché  Dio è costretto a tacere o se parla attraverso l'ispirazione di ("veri" o "falsi") profeti, questi forniscono nuove armi più efficaci al diavolo, in realtà Dio tace, perché come il nostro "diavolo", entrambi non esistono, o meglio possiamo pensare Dio una entità personale che è la reificazione  della qualità emergente frutto anche essa dall'azione collettiva prodotta dell'anelito al bene che anche esso alligna in ognuno di noi ).

Un Dio che tace o che non esiste possiamo sostituirlo con un Dio in divenire, un Dio che tocca a noi rivelare gradualmente a noi stessi, imparando ad usare gli strumenti che il diavolo continuamente e abbondantemente ci fornisce (un altro nome del diavolo è lucifero = portatore di luce).

Fuori di metafora, solo combattendo continuamente la diabolicità e il male che c'è in noi e nel mondo riveliamo a noi stessi la via della nostra personale redenzione, ogni resa, stanchezza o insensibilità in questa lotta compromette il nostro vivere al massimo delle nostre possibilità.

Dio e il diavolo sono solo allegorie delle forze in gioco in questa lotta.

 

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