Il Duomo di Conegliano è stato nel passato chiesa Arcipretale, Pieve, Matrice, ex Collegiata. Le origini della comunità parrocchiale si confondono con quelle della città stessa  e risalgono all'epoca dei Franchi, i quali importarono il culto di San Leonardo di Limoges, patrono della città. In onore di questo Santo venne innalzata la prima chiesa sul colle dentro le mura del castello. Il Vescovo L. Da Ponte con Bolla in data 13 dicembre 1756 trasferì la sede parrocchiale in piano nella chiesa di Santa Maria Dei Battuti costruita fra il 1352-1497 che diventerà l’attuale Duomo cittadino. La Collegiata fu istituita da Papa Gregorio XIII con Bolla in data 1 gennaio 1580 e soppressa poi dall’anticlericalismo dittatoriale di Napoleone con decreto del 25 aprile 1810. Dopo i recenti restauri il Duomo attuale forma un complesso monumentale di grande interesse. È ricco di opere d'arte: fra queste meritano particolare attenzione  gli affreschi della Scuola dei Battuti e la pala di Cima da Conegliano.

 

 

 



la Sala dei Battuti e la Sala del Capitolo, di proprietà della Parrocchia del Duomo di Conegliano, custodiscono l’una affreschi di notevole valore del secolo XVI realizzati principalmente da Francesco da Milano e Ludovico Toeput ”Pozzoserrato”, una sorta di catechismo artistico degli aspetti principali della fede cristiana;  l’altra arazzi cinquecenteschi restaurati a cura del Rotary Club Conegliano, concessi in comodato gratuito dal Comune di Venezia, che ne è proprietario.

 

La confraternita dei Battuti  trae le sue origini in quei movimenti dei Disciplinanti, o Flagellanti, fondati nel 1260 a  Perugia dove tra  devozione popolare, tensioni politiche e desiderio di pacificazione di realtà cittadine, prese campo per opera di un laico eremita francescano, tale Raniero Fasani.

Le radici della confraternita, che aveva   scopi devozionali e caritativi, risalgono  al Medioevo; i Battuti si dedicavano infatti a opere di misericordia e abitualmente adiacente ai loro cenacoli veniva realizzato un ospedale.

Importantissimo perciò è stato il ruolo della confraternita nella  fondazione e gestione di ospedali all’epoca  appena nascenti. Le processioni dei Disciplinanti, erano caratterizzate dall’autoflagellazione pubblica dei suoi aderenti maschi (mentre quella delle donne era solo privata) e si diffusero ben presto di città in città fino a buona parte dell’Europa, ma in breve tempo, anche la Chiesa si oppose  a tale rituale. Di una scuola dei Battuti a Conegliano si trovano tracce sin dal 1263 e ancora nel 1308 erano ospiti dei monaci pomposiani vicino al castello. La loro primitiva chiesa si intitolava a santa Maria Annunciata che poi col tempo diventerà l'attuale Duomo cittadino.

 

La costruzione  del Duomo domina il centro storico di Conegliano e si estende  dietro una serie di nove arcate che caratterizzano l'elegante facciata della Scuola dei Battuti, ornata dalle preziose trifore romaniche che sono intervallate dalle raffigurazioni bibliche del Pozzoserrato, sotto il gran porticato, si trova il portale dell'antica chiesa di S. Maria dei Battuti, oggi Duomo della città. Le sovrapposizioni architettoniche che si sono succedute nel corso dei secoli hanno prodotto uno stile architettonico eterogeneo, in cui si possono riscontrare le navate trecentesche e il presbiterio seicentesco. Ricca in opere d'arte di gran raffinatezza, come il dipinto di Francesco Beccaruzzi raffigurante "San Francesco che riceve le stimmate e altri Santi",a destra appena entrati e la tela di Palma il Giovane con soggetto "S. Caterina battezzata dall'eremita", la chiesa è conosciuta ed apprezzata soprattutto per la splendida pala d'altare di Giambattista Cima che raffigura una "Madonna in trono col bambino, Santi e Angeli". Appoggiata alla facciata del Duomo e sospesa sul  porticato sorge la Sala dei Battuti, sede delle antiche adunanze della Confraternita, caratterizzata da un ciclo d'affreschi che corre lungo tutte le pareti interne raffigurante storie tratte  dalla Bibbia.       

                                       

 

Arrivati a Conegliano dopo la metà del Duecento, i Battuti iniziarono la costruzione della loro chiesa nel 1345 incorporandovi, qualche decennio dopo, la Sala delle adunanze. Inizialmente piccola e semplice, con le pareti lisce e tre altari divisi da due pilastri decorati con le figure di S. Stefano e S. Lorenzo, la chiesa fu ingrandita e abbellita verso la fine del XV secolo con la costruzione del presbiterio e l'ampliamento delle due cappelle laterali dell'Addolorata e di S. Giovanni. I lavori si completarono col collocamento su richiesta della Confraternita, nel 1493, della "Sacra Conversazione" del Cima, col portone di legno e, nel 1497, con la torre campanaria. Le continue pestilenze che si susseguirono a Conegliano tra il XVI e il XVII secolo portarono la Repubblica a coprire le decorazioni a fresco e a manomettere le strutture architettoniche della chiesa come sistema di disinfezione. Il Duomo fu riportato all'originaria bellezza dall'arciprete mons. Francesco Sartor che, nel 1953, per far sì che esso potesse accogliere un maggior numero di fedeli, decise di avviare un restauro generale ed un ampliamento dell'abside.

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