Pubblichiamo questa lettera per far capire quanto sia difficile ottenere aiuti concreti da personaggi politici che hanno il solo scopo di farsi belli e fregarsene altamente delle esigenze altrui.

 

Paoluzzi Duilio

Via G.Pecori Giraldi 137

00135 Roma Tel.06/36308864 Roma 24/09/2000

· Al Presidente della Republica Italiana,

· Al Ministro dell' Interno

· Al Ministro degli Esteri

· Al presidente della regione Lazio

· Al Sindaco di Roma Francesco Rutelli

E per conoscenza:

· Alla redazione del quotidiano il tempo

· Alla redazione del Messagero di Roma

· Alla redazione di Fininvest

Oggetto: Richiesta d'aiuto di un disabile.

Egregio Signore

Mi chiamo Paoluzzi Duilio,nato a Udine il 17/04/1940.Già dalla mia tenera età, sono stato privato dall'affetto dei genitori, malgrado tutto, sono riuscito a farmi una vita dignitosa,rispettando le leggi e contribure nel mio piccolo allo sviluppo della società.Ho lavorato sodo per tanti anni,lottando contro le avversità della vita.Nella vita ho sempre dato, senza mai chiedere nulla.

Il 10 marzo 1997,nel tentativo di salvare una anziana signora che aveva deciso di suicidarsi buttandosi da un terrazzo,non ho esitato a mettere a repentaglio la mia vita per salvarne un'altra.

Questo gesto mi è costato molto caro e le terribili,irreversibili conseguenze mi costringono a trascorrere il resto della mia vita su di una sedia a rotelle, la cosa più grave è che vivo da solo, con gravi difficoltà di deambulazione.

Ricevo una modesta pensione,indispensabile alla mia sopravvivenza ed una assistenza domiciliare di 2 ore giornaliere,escluso il sabato ,la domenica,e festivi .Ma il resto della giornata, chi mi assiste ?

Ho avuto da poco tempo la fortuna di conoscere Ioseph Venmelil ,proveniente dall' India e precisamente dallo stato di Kerala , arrivato in Italia con passaporto turistico.Un personaggio eccezionale per la sua disponibilità in qualsiasi ora del giorno e della notte,gentile,capace e soprattutto onesto e sincero.Ben presto il rapporto con Ioseph è divenuto di grande stima e fiducia reciproca, la sua opera di collaborazione mi è divenuta indispensabile ad aiutarmi a superare le gravi difficoltà quotidiane.

Ho cercato in mille modi di regolarizzare la sua posizione, ma la mia ignoranza, il sistema burocratico e l'impossibilità di muovermi, mi hanno impedito di poterlo aiutare.

Ora il signor Ioseph, mi ha espresso il desiderio di rimanere in Italia, soprattutto rimanere al mio fianco, come amico e collaboratore. Il visto in Italia gli scade il 6 ottobre 2000.

Economicamente lo sto aiutando dandogli parte della mia esigua pensione, lui si accontenta di poco, ma io mi sento a disagio, perché il signor Ioseph merita molto di più.Per lui, non ci sono limiti di orario e di mansione, fa di tutto con meticolosa precisione e serietà.

L'assistenza domiciliare del Comune, oltre ad essere molto più onerosa, per i limiti di competenza dell'operatore non potrà mai eguagliare un servizio offertomi da Ioseph.

Chiedo, pertanto, rispettosamente, che Ella possa intervenire, affinchè il signor Ioseph Venmelil possa rimanere al mio fianco ed offrirmi la sua collaborazione e amicizia.

Chiedo inoltre se è possibile, un piccolissimo contributo economico in modo da integrare quella miseria che io gli do. Posso assicurare che il signor Ioseph, meriti un trattamento migliore. Basterebbe ben poco,una dichiarazione, da una autorità competente, che egli possa rimanere in Italia oltre il limite consentito.

D'altronde io, non ho esitato ad offrire la mia vita nel momento del bisogno.Per me è stato un dovere civico e morale. La società come mi ha ricompensato? Non voglio far polemiche, ma sono veramente stato trattato male, in tutti i sensi, Capisco che un gesto generoso e spontaneo, non può pretendere nulla in cambio. Ma Sant'Iddio, almeno un grazie, penso di meritarlo, invece sono stato emarginato, deriso, isolato, ingannato.

Come dichiarato tempo addietro, ad un importante quotidiano : è meglio morire che vivere in queste condizioni di continua sofferenza,sia fisica che morale.Le sofferenze interiori sono assai più gravi, perché distruggono l'amima e gioia di vivere.Purtroppo Il Signore ha voluto tutto questo ed io da bravo Cristiano accetto tutto questo con rassegnato spirito d'amore alla vita, dono Supremo di Dio.

Termino la presente invitandovi a visitare il mio sito in internet al seguente indirizzo: digilander.iol.it/duilio11 . Mi auguro che qualcuno la possa leggere questa mia, senza cestinarla e possa fare qualcosa di concreto per aiutarmi a sopportare meglio in modo sereno le amarezze della vita.Ringrazio per la pazienza avuta nel leggere questa lettera e spero di avere quanto prima un suo graditissimo riscontro.

Cordialmente Paoluzzi Duilio

Paoluzzi Duilio via G. Pecori Giraldi 137

00135 Roma Tel.06/36308864

Sito internet: digilander.iol.it/duilio11

E-mail: duilio1@libero,it

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