VA-111 Shkval (dal russo:  шквал traducibile in "tempesta improvvisa")

La ragion di Stato

Il 12 Agosto 2000 il sottomarino Kursk, classe Oscar II, fra i più potenti e micidiali della flotta sottomarina russa, affondò nel mare di Barents a seguito di circostanze poco chiare. I Russi (leggi Vladimir Putin) ritardarono deliberatamente i soccorsi e così i 118 uomini che componevano l'equipaggio morirono tutti. Solo l'anno successivo i corpi dei marinai e parte del sottomarino furono recuperati da una compagnia olandese specializzata in questo genere di operazioni.

La parte anteriore che conteneva i siluri non fu recuperata, anzi, fu successivamente fatta saltare dai Russi (Vladimir Putin) per non mostrare i dettagli tecnici di un super siluro di cui il sottomarino era dotato lo "Shkval" o, in sigla, il "VA-111", visibile nell'immagine. Quest'ordigno grazie ad una tecnologia particolarmente sofisticata, è in grado di formare nell'acqua una cosiddetta super-cavità, grazie alla particolare forma della punta. La super-cavità è fatta di aria, di conseguenza l'ordigno può muoversi sott'acqua senza subire l'attrito del liquido e raggiungere così con la sua propulsione a razzo, la pazzesca velocità di 560 km/h, sott'acqua! Si capisce bene come la tecnologia di un simile siluro possa far gola a tutte le marine del mondo. In sostanza non esiste nessuna possibilità di sfuggirgli. Una volta lanciato, colpisce il bersaglio (che può essere anche a 13 km di distanza) in una manciata di secondi o poco più.

Più che normale pertanto che un paio di sommergibili dello zio Sam lo USS Memphis e lo USS Toledo si trovassero nella zono a curiosare un pò.Si udirono due esplosioni. Una debole e l'altra fortissima, calcolata come equivalente a 2-3 tonnellate di tritolo e registrata dai sismografi in tutto il Nord Europa. Cosa accadde veramente? Perché le autorità russe ostacolarono i soccorsi? Perché le lunghe telefonate fra Clinton e Putin?

Il regista televisivo francese, Jean-Michel Carré, sulla base di informazioni da lui reperite e considerate da molti più che attendibili, sottoscritto compreso, affermò che il Toledo urtò per errore il Kursk. L'urto fu percepito come una sorta di esplosione, la prima debole esplosione. Il comandante del Kursk credendosi attaccato aprì i boccaporti dei micidiali VA-111 Shkval . A quel punto il comandante dell'altro sottomarino americano, per salvare il Toledo, lanciò un attacco preventivo con un siluro che colpì a distanza molto ravvicinata il sottomarino russo nella parte dove erano alloggiati i suoi siluri provocando l'esplosione di alcuni di questi, seconda forte esplosione, ed in ultimo, l'affondamento del Kursk stesso con tutto l'equipaggio.

I due sottomarini americani danneggiati anche dalla tremenda onda d'urto, data la breve distanza, fuggirono, sia pure a velocità molto ridotta, raggiumgendo solo dopo diversi giorni di navigazione dei porti della Norvegia. L'aeronautica russa, subito dopo l'affondamento del Kursk, fece decollare immediatamente alcuni caccia bombardieri armati di specifiche armi antisommergibile che individuarono facilmente gli americani in ritirata. Prima però che potessero far fuoco, furono raggiunti da un ordine perentorio di Putin che comandava loro di tornare immediatamente alla base. Gli ammiragli russi che avevano ben capito cosa era realmente accaduto, furono destituiti dallo stesso Putin assieme al ministro della Difesa.
Dopo pochissimi giorni da questi accadimenti l'amministrazione americana cancellò d'ufficio un debito russo pari a 10 miliardi di dollari!

Hegel diceva che "la storia non marcia con le gambe dell'individuo". Di certo aveva ragione. Purtroppo talvolta gli "individui" che debbono sacrificarsi per la "storia" sono tanti, di sicuro troppi…

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