Si vis pacem para bellum (se vuoi la pace preparati alla guerra)

Mi sono sempre chiesto quali fossero state le vere cause della caduta del più grande impero di tutti i tempi nella storia dell’occidente. L’impero romano. Ho ormai imparato da molti anni che non è mai sui libri di scuola che si trovano le risposte alle domande che nascono poi durante la maturità. Da qui scaturisce ad esempio il mio hobby per la storia, come per molte altre discipline. Torniamo comunque alle cause di questa immensa tragedia che riportò l’umanità tutta, indietro di innumerevoli secoli, precipitandola subito dopo nel buio dell’alto Medio Evo (gli anglosassoni non a caso chiamano il Medio Evo, "The Dark Age").

Leggevo un classico relativo a questa parte di storia, dell’inglese Edward Gibbon, il quale asserisce come all’epoca del massimo splendore dell’impero, in Europa non c’era mai stato un numero così grande di prosperose e fiorenti città. La pax romana poi, aveva reso persino inutili gli eserciti, utilizzati dai vari prefetti delle varie province, soltanto per rari interventi di ordine pubblico. Questa fu senz’altro una delle cause principali della successiva rovina....

Roma, all’inizio, era una città militare proiettata verso l’espansione e dove la forza delle armi era fondamentale. “Si vis pacem para bellum”, questo era il motto. Però quando ci fu finalmente la pace, l’esercito non serviva più. Non c’erano però all’epoca gli arsenali nucleari, come deterrenza strategica dissuasiva, per cui l’esistenza di un grande ed invincibile esercito, sarebbe stata l’unica deterrenza possibile. Così del resto lo fu per molti secoli. I Goti, che consideravano l’onore militare al di sopra di ogni altra cosa e che erano fuggiti davanti alle legioni di Cesare, non ritenevano quell'episodio un disonore, poiché gli eserciti romani erano considerati, all’epoca, invincibili. L’impero nel suo periodo di massimo splendore aveva raggiunto una popolazione di circa 120 milioni di persone! Una cifra enorme se si pensa alla densità demografica dell’epoca. Roma sin dal 500 a.C. si era dotata poi di una struttura di governo avanzatissima per quell’epoca, il senato. Il senato saldava i legami fra il popolo e l’esercito con quella formidabile ed invincibile invenzione che era costituita dalle legioni, formate da cittadini ferventi di patriottismo ed abilmente inquadrate.

Poi però due eventi iniziarono a minare le fondamenta di questa mirabile costruzione. Il cristianesimo, religione non tollerante verso tutte le altre religioni dell'impero e l’infiltrazione nei ranghi dell’esercito di un numero sempre più cospicuo di barbari.

L’impero, una vera e propria globalizzazione ante litteram, si basava su di un sostanziale principio di tolleranza religiosa e culturale verso i numerosi popoli ed etnie che vi abitavano, ma il cristianesimo era una religione assolutamente intollerante verso tutte le altre. Iniziò quindi a seminare la discordia fra i popoli che componevano il mondo romano, diminuendone moltissimo la coesione ed il senso di appartenenza all'impero e gettando quindi le basi per la sua stessa disgregazione. I cittadini inoltre, grazie anche al benessere raggiunto, si rifiutavano di intraprendere le carriere militari che lasciavano volentieri ai barbari che vivevano lungo il limes, il confine dell’impero. Così un esercito sempre più debole, con scarsa deterrenza, venne lasciato a difendere i confini dell’Illiria, dell’Europa carpatico-danubiana e della Gallia. I generali barbari poi, mai appresero le raffinate arti da combattimento che avevano reso invincibili le legioni di Cesare e di tanti altri condottieri. Non applicavano più le strategie avvolgenti della cavalleria, né utilizzavano più le micidiali falangi macedoni, o le testuggini, vere e proprie deterrenze strategiche dell’epoca. Così, quando, anche a causa dell'esplosione demografica delle popolazioni barbare dei Goti, dei Franchi, degli Alemanni e dalla spinta devastatrice delle tribù degli Unni, queste si riversarono nell’impero, travolsero facilmente le deboli difese del limes. Nessuno le poté contrastare efficacemente. Le legioni non c’erano più, la popolazione non era più unita, gli eserciti avevano perso la loro forza tattica e combattiva. L’impero si dissolse, ma la catastrofe vera e propria fu che assieme ad esso, svanirono nel nulla, mille anni di storia della civiltà umana.

Moriva così la mitica e vera Atlantide del mondo antico e l’uomo dovette faticosamente ricominciare tutto da capo. Dall’ordinamento sociale, a quello giuridico, a qualsiasi forma di struttura sociale e militare. Tutto precipitò nel buio e nell’oscurantismo. Artefici di questo scempio furono principalmente la Chiesa, la pace, che aveva reso a lungo inutili gli eserciti, la miopia dei politici corrotti, il benessere raggiunto, unitamente al conseguente degrado morale e sociale. Di tutto questo ne approfittarono folte schiere di popolazioni primitive (si calcola che all'epoca fossero all'età del ferro), che nulla avevano, se non la brutalità della loro forza primordiale di selvaggi. Poco o nulla del resto rimase loro se non la desolante vastità di territori devastati dalla loro stessa furia .... 

 Una piccola nota in calce, di rammarico, da cittadino europeo. Capita di tanto in tanto di vedere documentari sull'argomento trattato (Sky, History Channel), dove l'occupazione romana viene descritta unicamente come un'oppressione militare. Mi riferisco principalmente ai francesi ed agli inglesi (i documentari sono della BBC), escludo i tedeschi, che meritano un discorso a parte, discusso nel post sulla battaglia di Teutoburgo. Questa gente è ancora infarcita di nazionalismo ottocentesco che sappiamo bene a quali nefandezze ha portato, sia con gli imperi coloniali, costellati di brutali repressioni, sia con le due guerre mondiali del secolo scorso. Certo i romani non conquistavano terre per spirito filantropico, ma ebbero il merito di far progredire di secoli i popoli da loro assoggettati. I francesi non mi pare che abbiano fatto altrettanto in Indocina od in Africa settentrionale. Neppure gli "illuminati" inglesi hanno fatto gran regali agli abitanti dell'India od ai nativi del nord America. Poi si parla di Unione Europea. Non la vedo proprio. 

Cliccare qui per visualizzare tutti gli scritti del sito...