Metabolismo cerebrale, serotonina e le pillole del martirio…
Mi tornava alla mente, giusto stamani, una vecchia riflessione che diversi anni fa mi veniva di fare sovente. La riflessione, nella fattispecie, scaturiva dalle conoscenze raggiunte circa il funzionamento del cervello umano. E’ infatti possibile realizzare, non senza un certo sconcerto, come certe sostanze, semplici nella loro struttura, come la serotonina, influenzino la regolazione del sonno, del dolore, il comportamento motorio, l’ aggressività, la fame e persino la libido. Così ecco come certi stati d’animo, elevati talvolta alla dignità di percezioni persino metafisiche, evocatrici di pensieri sublimi, fautrici persino di manifestazioni artistiche, possano brutalmente infrangersi contro la disarmante semplicità di una squallida formula, di una molecola, la serotonina, appunto. E’ ovvio poi, come delle molecole che agiscano su di essa, alterandone il naturale metabolismo, possano farci cambiare umore ed alterare, in sostanza, la percezione del mondo che ci circonda. Eccola qui riportata la formula:
Serotonina
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