Cos’è mai quella che chiamiamo realtà?

Sembra che la materia o meglio le particelle elementari di cui è composta, elettroni, atomi ma anche molecole, non esistono in quanto tali, ma hanno una tendenza ad esistere. Questa loro tendenza è rappresentata da una funzione d’onda, descritta matematicamente. Quest’onda, non è un’onda come la si può intendere nella fisica classica, la fisica newtoniana, ma un’onda di probabilità, che indica un numero infinito di caratteristiche che la particella in questione può avere, in termini di velocità e coordinate spazio-temporali. Si dice allora che si trova in uno stato di sovrapposizione quantica, nel senso che tutte le sue possibili esistenze si sovrappongono in un numero infinito di possibilità. La tendenza ad esistere, almeno in questa fase non si è concretizzata in nessuna delle sue infinite possibilità.

Quando però si cerca di misurare alcune caratteristiche di una particella, di un atomo o di una molecola, facciamo collassare la sua funzione d’onda (probabilistica) e la obblighiamo, in qualche modo, ad assumere dei valori ben definiti. Vi chiederete: e tutti gli altri stati possibili che fine hanno fatto? Un’interpretazione che viene data è la così detta teoria a molti-mondi. La particella continua ad esistere in tutti gli altri stati possibili, in uno sterminato numero di mondi paralleli formatesi al momento del collasso della sua funzione d’onda.

Ora, delle due l’una. O la meccanica quantistica, che continua a far arrovellare il cervello di tutti gli studiosi di fisica con simili paradossi è da considerarsi tutta un grosso falso sperimentale, generato dalle condizioni particolari in cui si compiono gli esperimenti, tipo elettroni singoli, atomi singoli, molecole singole, oppure le sue leggi e paradossi debbono necessariamente applicarsi anche al macrocosmo. Insomma non si può descrivere le proprietà di un mattone e dire poi che l’edificio che abbiamo costruito con milioni di quei mattoni non rispecchia in qualche modo le loro caratteristiche e proprietà. Io credo fermamente in questo, altrimenti non ci sarebbe alcun senso in nessuna scienza. Vi pare possibile che le deduzioni della Biologia sul funzionamento delle cellule del corpo umano, non riflettano poi il funzionamento del corpo stesso?

Allora gente, di cosa vi stupite? Dell’esistenza degli UFO? Dei fenomeni paranormali? Tutto questo è NIENTE rispetto a quanto appena esposto sopra e … se avete la pazienza di leggere, scoprirete che il collasso della funzione d’onda e l’esistenza degli universi paralleli è solo la punta dell’iceberg, in termini di paradossi che riguardano la materia.

La chicca finale di questo ragionamento del resto non può non essere che anche la nostra mente è in grado di scatenare eventi quantici, con i continui flussi di elettroni scatenati dai potenziali d’azione delle sinapsi neuroniche. Possiamo allora anche noi, con i nostri pensieri, collassare funzioni d’onda della realtà e generare o modificare realtà ed eventi del nostro macrocosmo? Io credo proprio di si, l’unico punto è che non si può, nel macrocosmo, organizzare esperimenti tali da verificarne l’esistenza, fatta eccezione per la personale percezione ...

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