Il coleottero bombardiere

I coleotteri bombardieri sono una sottofamiglia d’insetti della famiglia dei Carabidae (ordine Coleoptera Adephaga). Il nome di questi coleotteri si deve al loro particolare meccanismo di difesa/offesa. Infatti, se disturbati, espellono in modo esplosivo un miscuglio di sostanze, prodotte da speciali ghiandole addominali, emettendo un boato, un’esplosione vera e propria, simile alla rottura di un palloncino.
 
Alcune loro cellule secernono idrochinone e perossido di idrogeno (ed altre sostanze, a seconda delle specie), che vengono immagazzinate in una cavità dell’addome. Questa cavità comunica attraverso una valvola controllata da un muscolo, con un’altra cavità che costituisce una vera e propria camera di reazione, le cui pareti sono particolarmente spesse (!!). Tali pareti sono foderate di cellule che producono catalasi e perossidasi (due enzimi n.d.r.). Quando il contenuto della prima cavità è riversato nella seconda cavità addominale, la camera di reazione, le catalasi e le perossidasi danno luogo in pochissimo tempo (1-2 secondi!) a una violentissima reazione di ossido-riduzione che catalizza l’ossidazione degli idrochinoni in p-chinoni. Tali reazioni producono anche perossido d’azoto, idrazina e altre sostanze altamente ossidanti, corrosive e tossiche. Inoltre questa reazione sprigiona in un istante, tantissimo calore da portare immediatamente il tutto, al punto di ebollizione causando così la vaporizzazione della miscela di reazione. Sotto la pressione di questi gas si apre poi una valvola esterna e le sostanze sono quindi espulse con un’esplosione, ad altissima velocità ed alla temperatura di 100°C attraverso delle fessure nell’addome (!!).
 
Il getto può poi essere puntato con precisione in ogni direzione, incluso in avanti sopra la schiena! Questo è possibile facendo rimbalzare lo spray caldissimo e tossico su un paio di deflettori scheletrici uscenti dall’estremità dell’addome al momento dell’eiezione. Come si può ben capire questo complesso sistema d’arma (di tale si tratta), allontana efficacemente i predatori causando loro gravi danni quale cecità o morte, e può anche risultare molto doloroso per la pelle umana. (Queste informazioni sono state tratte da Wikipedia. N.d.r.)
 
Insomma il tutto è assimilabile ai sistemi d’arma più devastanti prodotti dalle ultime tecnologie più avanzate, tipo le “binary weapons” o armi binarie, per produrre gas nervini, o ai sofisticati proiettili anti-carro tipo le granate HEAT, con cariche cave che generano getti di metallo fuso, per penetrare le corazze dei carri armati.
 
Non starò qui a spendere parole sul perché, un simile allucinante meccanismo, di un piccolo coleottero, mini alle radici la teoria evoluzionistica. Per questo rimando alla lettura del post sull'"evoluzione e complessità irriducibile".
 
Aggiungo invece una nota sul mondo interconnesso ed all’intreccio quantico o “Quantum Entanglement”. Come nel caso di “Daddy Long Legs o Ragno ballerino”, qui sorgono le stesse domande. Come fa il coleottero a sapere che le temperature elevate sono pericolose per tutti gli esseri viventi? Conosce forse la chimica delle proteine e forse sa che si denaturano con il calore, con i conseguenti e devastanti effetti? 
 
La risposta a simili domande per quanto assurda è ancora una soltanto. Lui deve “sapere” in qualche modo, non so in che modo, come sono fatti gli altri esseri viventi, perché evidentemente a essi “collegato”. L’intreccio quantistico riscuote ancora il suo tributo e, siatene certi, stiamo osservando di sicuro solo la punta dell’iceberg.

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