Le esperienze ADC

Nella mia vita, almeno sino ad diversi anni fa, non c’era spazio alcuno per tutto ciò che non fosse rigorosamente razionale. Forse per deformazione professionale ed anche per un’attitudine che ho sempre avuto sin da bambino. Per me il mondo fantastico ed il mondo reale sono sempre stati due regni separati e distinti, con in mezzo un muro assolutamente invalicabile. Poi però, accadde qualcosa di assolutamente inatteso nella mia vita. Un problema personale non gravissimo ma che definirei comunque abbastanza serio, mi portò a trovare conforto anche nella preghiera. Vi chiederete dove possa pregare uno spirito assolutamente anticlericale e sostanzialmente ateo. Scelsi così la tomba dei miei nonni materni che tanto ho avuto a cuore e che tanto mi sono stati vicini quando erano ancora in vita. Per quasi 3 anni mi sono recato davanti alle loro tombe, raccogliendomi nella preghiera, sia pur nel mio personalissimo modo. Un modo assai intenso e dove la componente meditativa era fortissima. Spesso le lacrime mi bagnavano il volto, a fiumi. Siccome non è compreso da tutti vedere un uomo che piange, mi recavo al cimitero alle ore in cui era poco frequentato.
Del resto aveva davvero ragione Jim Morrison l’aveva quando diceva che ”… la pioggia ti permette di camminare a testa alta anche con il volto coperto di lacrime…”.
Un giorno, poi, successe qualcosa di assolutamente incredibile e che non posso riportare qui nei dettagli, poiché ne risulta direttamente coinvolta la memoria dei miei più cari defunti. Mi accorsi, a seguito di inverosimili accadimenti, che in fondo quel muro così possente, fra realtà ed immaginario, non esisteva, Esisteva invece una sorta di sottile linea d’ombra, un invisibile confine, che in qualche modo, per quanto incredibile, riuscivo talvolta a valicare. Eventi incredibili, indipendenti dalla mia volontà, accadevano. Erano tutti ben oltre le usuali esperienze del reale quotidiano. Ho fatto per tutta la vita lo scienziato per professione e capirete come lo stupore sia stato persino più grande. Badate bene però, lo stupore, non lo sconcerto. Le esperienze vissute a quelle incredibili latitudini, evocavano in me un senso di immensa gratificazione, di pace interiore totale e le ho pertanto sempre vissute come un dono, con il forte desiderio, ogni volta, che potessero in qualche modo ripetersi. Quindi per lungi da me la paura, lo sconcerto, o simili sensazioni, anzi, tutto il contrario. Le sperienze a quelle latitudini mi hanno fornito capacità "divinatorie", dove sono riuscito a vedere chiaramente il mio fututo, sulla base di miei espliciti desideri. Certo, non capricci, ma ragionevolmente motivati.
Insomma ho ricevuto come in cambio degli anni spesi alla meditazione, dei doni.
Mi sono successivamente documentato sul fenomeno ed ho raccolto e letto molto materiale nel merito. Ho scoperto che questi fenomeni erano noti da tempo e che venivano chiamati con l’acronimo anglosassone ADC (After Death Communications) e che per di più erano abbastanza comuni, stando a certe indagini statistiche, condotte con metodo quasi scientifico, negli Stati Uniti. La gente non ne parla per paura di essere scambiata per insana di mente. Io, ormai, non temo quasi più nulla, avendo negli anni matutaro un'autostima a prova di bomba termonucleare, quindi se mi crederete pazzo, pazienza, penserò solo che siete dei poveri di spirito che non riescono a guardare oltre la punta del proprio naso. Diversamente, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Avete mai frequentato queste incredibili latitudini? Siete scettici, oppure no? Voglio precisare che queste incredibili esperienze, hanno poi innescato in me un sorta di cammino spirituale, molto intenso, seppur estremamente personale….

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