BREVE RELAZIONE TECNICO ICONOGRAFICA

DEL MURALE ESEGUITO A CIMINNA IN ONORE DI PADRE PIO

 

*   DIPINTO A STESURE ACRILICHE ESEGUITE A SECCO SU PARETE INTONACATA A SECCO.

*   DIMENSIONE CM 300 X 400 NEL SENSO DELL’ALTEZZA.

*   TITOLO DELL’OPERA: “PER INTERCESSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO”

*   AUTORE: ENZO PULEO

RELAZIONE

     Il centro della composizione corrisponde  al volto del beato PADRE PIO; posto tra il Cristo in croce con intera veduta del Patibulum e gli astanti di una piccola comunità di un nucleo familiare e della Chiesa Madre di Ciminna simbolo della comunità cristiana del luogo identificabile nella facciata vecchia color rosso pompeiano.

     L’intenzione dell’autore consiste nel trovare una soluzione simbolica di personale interpretazione del dono  delle stimmate ricevute da Padre Pio da Cristo nostro Signore.

     In maniera del tutto chiara e comprensibile si vuole alludere a gesti, forme e colori che richiamano la figura classica e la pittura metafisica e surreale del primo Salvador Dalì.

    Il messaggio coglie lo spettatore in una sorta di gerarchia umana e nel contempo spirituale, che a partire dal basso attraverso una allegoria composta dal nucleo familiare, della prospettiva centrale della Chiesa Madre, tende a convergere verso allegorie divine (a decorrere dalla metà superiore del murale con la grande figura centrale del Beato) culminando verso la figura simmetrica maestosa, imponente e severa del Crocifisso che prevale dall’alto della composizione verso  le figure sottostanti.

     La grande figura del Crocifisso è di richiamo alla festa religiosa principale del paese.

     Il Signore giace agonizzante nel Patibulum e precede la morte fisica. Il suo aspetto cromatico e cianotico funge da contrasto al colore naturale e ossigenato di Padre Pio -

     La morte in croce dell’uomo – Dio si contrappone ad un gesto di Resurrezione di Cristo Signore con i due avambracci in prospettiva che si protendono in basso in posizione supina come provenienti dal surreale, divino e misterioso cielo azzurro aprendosi in un gesto di consegna del sangue trasfuso nelle mani del Santo di Pietralcina.

     I due aloni di luce posti in alto a destra e a sinistra, ai lati del Cristo sotto gli arti superiori, vogliono alludere, l’uno (quello di sinistra)sotto forma di saetta ramificata simile a un neurone: al “male”, l’altro sulla “destra” sottoforma di luce stellare rappresenta il “bene”.

Anno 2001

Enzo Puleo