MOSAICO

Sulla parete absidale è stato collocato un mosaico ispirato ad un modello dell'iconografia orientale , raffigurante il Cristo Santissimo Salvatore . Il mosaico è stato realizzato nel laboratorio dell'artista Colledani in Milano , che ha usato smalti veneziani policromi , oro , paste vitree , marmi . Il bozzetto pittorico è di Sofia Vakali . Un tempo ogni icnografo cominciava la sua arte dipingendo l'icona della Trasfigurazione . La rappresentazione del Santissimo Salvatore sembra dipinto , non tanto con dei colori , quanto per mezzo della luce taborica , ossia del monte Tabor,  che si diffonde in tutta l'icona , non a partire da una sorgente di luce definita . Questa raffigurazione mette in relazione il mondo di Dio , impregnato di luce , con il mondo degli uomini , che non può ancora avere completo accesso al pieno chiarore divino , se non in modo momentaneo e fuggevole . Secondo la tradizione , - descritta dalla pittrice greca Vakali - i battezzati , indossando le tuniche bianche , si coprono delle vesti luminose del Cristo , come quelle che egli ha mostrato nella sua Trasfigurazione . Egli sta al centro di un diagramma chiamato mandorla . La "mandorla" splendente che cinge il cristo è particolarmente importante , poichè tutti gli ordini del Creato sono come ricapitolati in essa sottoforma di quadrati e di cerchi raffiguranti l'unione tra il Cielo e la Terra .

 

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