LA GABBIANELLA E...

PERSONAGGI

I BAMBINO

II BAMBINO

ZORBA

KENGAH 

COLONNELLO

DIDEROT

SEGRETARIO

GATTI PUNK

MATTIA

SOPRAVENTO

CAPO DEI TOPI

TOPI

FORTUNATA

POETA

BUBU

LINA

AUTORE

 

 

SCENA 1°

(Due bambini si muovono veloci attraverso la sala , cercando vari oggetti :zaino maschera subacquea, pallone, racchetta, stereo acceso .....) ( ZORBA seduto sul bordo del palcoscenico guarda ora l’uno ora l’altro come ad una partita di tennis , appare frastornato …)

1 BAMBINO : Mi dispiace lasciarti solo , ma sai le vacanze.... (ZORBA dietro le spalle fa un gesto che significa "vai, vai..") non so cosa portare con me …che dici, porto il CD dei…………………….o è meglio quello dei……………?" (ZORBA fa segno " a me che me ne importa")

2 BAMBINO : "Dunque ho preso la maschera subacquea? ZORBA , hai visto la mia maschera subacquea? No, immagino di no, non la conosci perché a te non piace l’acqua " (ZORBA fa segno come per dire " chi io?)

1 BAMBINO :"Non sai cosa ti perdi! Nuotare è fa-vo-lo-so! Vedi quella nave? Viene dalla Liberia, quando diventerò grande, diventerò il capitano di un grosso veliero e andrò in Liberia. E tu verrai con me. (ZORBA fa segno come a dire "ma questo è scemo)

2 BAMBINO :" ZORBA hai visto la mia racchetta .... ah eccola qua! Un po’ di croccantini, ZORBA? … Ci vediamo fra quattro settimane ...."

1 BAMBINO : "Addio ZORBA !"

2 BAMBINO : "Addio ciccione ! "

( ZORBA rimasto solo alza le zampe in segno di sollievo e vittoria , si butta pancia all’aria , sgambetta allegramente....)

ZORBA : "Ah! Che vita! Come si sta bene senza gli umani! Quattro settimane sulla mia poltrona preferita, passeggiate sui tetti ...un po’ di sole sul balcone ...non mi annoierò certo "( ZORBA comincia a preparare il suo pranzo, si mette un bavaglione, sistema i cuscini. (La gabbiana entra da un angolo della scena stremata.)

AUTORE: " Kengah, la gabbiana dalle piume d’argento, tuffò varie volte la testa sott’acqua….la macchia vischiosa, la peste nera, le incollava le ali al corpo, così iniziò a muovere le zampe sperando di potersi allontanare dall’onda scura….con tutti i muscoli tormentati dai crampi raggiunse finalmente il limite della macchia di petrolio……..(Luce sulla gabbiana in un angolo della scena)

(La gabbianella con uno sforzo incredibile raggiunge ZORBA e stremata si butta a terra rovesciando il pranzo del gatto)

ZORBA: (ZORBA si alza e si ripulisce ) " Ehi! tu uccellaccio..hai visto cos’hai combinato ? …….non è stato un atterraggio molto elegante !"

KENGAH: " Mi dispiace. Non l’ho potuto evitare

ZORBA : "Certo sei proprio ridotta uno schifo ! Cos'è quella roba che hai addosso? ( Annusa) Accidenti come puzzi!"

KENGAH: "La colpa è dell’ onda nera. Della peste nera. La maledizione dei gabbiani Morirò !

ZORBA: "Morire? Ma dai , come la fai tragica ! Sei solo stanca e sporca. Tutto qua. Perché non voli fino allo zoo? Non è lontano e lì potranno aiutarti"

KENGAH: "Non ce la faccio. Questo è stato il mio ultimo volo"

ZORBA : "( parlando fra sé e sé ) Lo dicevo io, troppo bello per durare (continua a sistemare le sue cose ..)addio pace , ma poi cosa c’entro io , non sono mica un gabbiano , io sono un gatto .. e...fra l’altro si sa che gatti e uccelli….( Kengah si lamenta e a questo punto ZORBA cede.. )

ZORBA (rivolta a Kengh ) Su riposati un po’ , hai fame , prendi un po’ del mio cibo . Senti io vorrei aiutarti , ma non me ne intendo proprio di gatti …dovrei chiedere consiglio … anzi io quasi quasi vado…

KENGAH: (ZORBA lo trattiene) " No ! Non andartene… aspetta Voglio deporre il mio uovo , con le ultime forze che mi restano Mi sembri un animale buono e di nobili sentimenti , ti chiedo di farmi tre promesse. Mi accontenterai?"

ZORBA: (con condiscendenza)" Sì , sì ma ora riposa"

KENGAH: "Non ho tempo di riposare. Promettimi che non mangerai l'uovo"

ZORBA: "Prometto che non mangerò l'uovo"

KENGAH: "Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo"

ZORBA: "Prometto che avrò cura dell'uovo finché non sarà nato il piccolo."

KENGAH:"E promettimi che gli insegnerai a volare."

ZORBA:" Volare , certo !Prometto che gli insegnerò a volare ( fra sé ) Poveretta è proprio matta !

( rivolta a KENGAH )E ora vado proprio in cerca di aiuto." ( Kengah esce strisciando. Le luci si abbassano)

SCENA 2°

(Dal corridoio centrale entrano due gatti e un gatta, sono caratterizzati dall’abbigliamento punk metal, annusano, miagolano, con lo stereo acceso Sulla scena un cuoco porta il bidone della spazzatura , dall’alto potrebbe scendere l’insegna del ristorante. I due gatti si avvicinano al bidone e cominciano a frugare, mentre ZORBA rientra in scena e va verso i gatti che si accorgono di lui )

PRIMO GATTO: " accidenti, amico ! vedi anche tu quello che vedo io? ma che bel ciccione !

GATTA: " Oh! Sì, è proprio un gran fustaccio! "

SECONDO GATTO: " sì, e hai visto com'è nero , più che una palla di grasso sembra una palla di catrame .

GATTA: "Dove vai, palla di catrame?

SECONDO GATTO : " Palla di catrame palla di catrame (canticchia)"

( ZORBA sbatte il coperchio sul bidone e si ferma in posa minacciosa mettendo sotto il naso ai gatti il suo artiglio )

ZORBA: " Ti piace? ne ho altri nove! Vuoi provarli sulla spina dorsale?"

GATTA: " Che micio macho! "

SECONDO GATTO (inghiottendo a fatica la saliva ) : " No, capo ! Ma che bella giornata ! non le pare?"

ZORBA :" E tu che ne dici?"

PRIMO GATTO : " Dico anch'io che è una bellissima giornata "

GATTA: " Ottima per passeggiare, anche se un pò freddina ! Ciao, ciao bel micione! "

(I gatti scappano , Segretario , è entrato mentre avveniva la scena e nell’angolo opposto sta sistemando il menù del ristorante )

ZORBA : "Segretario, vorrei...."

SEGRETARIO ( Interrompendolo ): " Ci dispiace molto, ci dispiace, ma se non ha prenotato non potremo servirla. Siamo al completo ....come lei sa .."

ZORBA ( Interrompendolo a sua volta ): " Ho bisogno di miagolare con COLONNELLO E’ urgente."

SEGRETARIO: " Urgente! Sempre con urgenze all' ultimo minuto! Vedrò cosa posso fare, vedrò, ma solo perché si tratta di un' urgenza." (Esce in fretta e altrettanto in fretta rientra)

SEGRETARIO: " COLONNELLO ti riceverà, ma in via del tutto eccezionale eccezionale."

( Entra in scena COLONNELLO spingendo un carrello sul quale sono delle bottiglie )

COLONNELLO: " Mannaggia! I topi hanno rosicchiato i tappi del migliore champagne della casa. ( alza la testa e vede ZORBA ) ZORBA! ( lo abbraccia in modo plateale ) Caro guaglione!"

ZORBA: "Scusa se ti disturbo nel bel mezzo del lavoro, ma ho un problema grave e mi occorre un consiglio."

COLONNELLO : " Sono al tuo servizio, caro guaglione. (Batte le mani e Segretario entra in scena tutto affannato) Segretario!Segretario ! Servi al mio amico un poco di quegli spaghetti con la pummarola ‘n coppa che ci hanno dato stamattina."

Segretario : " Ma se li ha mangiati tutti lei! Non mi ha lasciato nemmeno l' odore! Nemmeno"

ZORBA : " Ti ringrazio, ma non ho appetito , sono venuto per un’altra questione ....è un po’ delicata ( si avvicina , gli parla sottovoce mentre COLONNELLO gesticola e annuisce......)

COLONNELLO. " Mannaggia ! Bisogna aiutare quella povera gabbiana a riprendere il volo."

ZORBA: " Sì, ma come?."

Segretario: " La cosa migliore è consultare Diderot."

COLONNELLO : " E’ esattamente ciò che stavo per suggerire io , ma perché questo mi toglie i miagolii di bocca ?

ZORBA : " Sì , è una buona idea , andrò da Diderot ! "

COLONNELLO (Solennemente ) : " Andremo assieme. I problemi di un gatto del porto sono problemi di tutti i gatti del porto." ( escono, mentre dall’alto scende l’insegna del Bazar)

 

 

SCENA 3°

(Mattia entra dalla quinta centrale porta sulla testa uno sgabello, saltella fa capriole, poi si sistema sullo sgabello)

MATTIA :"Un momento, sacco di pulci! Avete dimenticato di pagare il biglietto"

SEGRETARIO :"Da quando in qua i gatti pagano , da quando? "

MATTIA : "Il cartello sulla porta dice: "Ingresso: due marchi". Non sta scritto da nessuna parte che i gatti entrano gratis. Otto marchi o sparite"

SEGRETARIO :"Signora scimmia,( blocca la corda ) temo che la matematica non sia il suo forte"

COLONNELLO :"E' esattamente ciò che stavo per dire. Ancora una volta mi toglie i miagolii di bocca"

MATTIA :"Bla bla bla! Pagate o andatevene"

ZORBA ( lo fissa minaccioso e gli mostra il solito artiglio affilato ) :"Ti piace, Mattia? Ne ho

altri 9. Ti piacerebbe che ti facessi un bel ricamino su quel tuo sederone rosso che tieni sempre in aria ?

MATTIA : ( con aria contrita , mostrandosi accondiscendente )"Be', in effetti sono 6 marchi. Chiunque può commettere un errore"

SEGRETARIO : " Come no, come no .. un errore certo un errore…"

MATTIA :"Per questa volta chiuderò un occhio. Potete passare"

SCENA 4°

 

DIDEROT: ( Entra dal proscenio, passeggia nervosamente avanti e indietro ) "Terribile! Terribile ! é successa una cosa terribile! "

SEGRETARIO : " Cos' è successo? Successo !"

COLONNELLO : " é esattamente quello che stavo per domandare . A quanto pare togliermi i miagolii di bocca é un' ossessione."

ZORBA ( rivolgendosi a Diderot ): " Su . Non sarà poi così grave ! "

DIDEROT : " Come non è così grave? è terribile! Terribile! E adesso come farò .. è terribile …

ZORBA : "Su Diderot , dicci cos’è successo !"

DIDEROT : " Quei dannati topi si sono mangiati un' intera pagina dell' atlante . " ( In tono estremamente drammatico )La cartina del Madagascar é scomparsa . E’ terribile! Terribile! (tirandosi i baffi )

COLONNELLO : " Segretario , mi ricordi che devo organizzare una battuta contro questi divoratori di Masacar...Masgacar... insomma , lei sa a cosa mi riferisco .."

SEGRETARIO : " Madagascar " ( estrae un blocco per appunti )

COLONNELLO : " Continui . Continui pure a togliermi i miagolii di bocca . Mannaggia ! "

ZORBA : " Ti daremo una mano, Diderot , ma ora siamo qui perché abbiamo un grosso problema e, visto che tu sai così tante cose , forse puoi aiutarci. "

( Tutti i gatti si mettono intorno a ZORBA di cui si sentono solo alcune parole es:era stremata.. sporca da far paura ...nientemeno che un uovo ..che ne so io di queste cose ..sono un gatto )

ZORBA : " ... e così l'ho lasciata, molto malridotta, poco fa......................"

DIDEROT: " Che storia terribile! Terribile! Vediamo , fatemi pensare : gabbiano...... petrolio..... petrolio ....... gabbiano ..... gabbiano ammalato.....Ci sono ! Dobbiamo consultare l' enciclopedia!(Lo dice esultando )

TRE GATTI ( in coro ) : "La cooosa?!?!?! "

DIDEROT : " L’ en - ci- clo- pe - dia .Il libro del sapere . Dobbiamo cercare nei volumi 7 e 16 corrispondenti alle lettere G e P. "

COLONNELLO : " E allora vediamo questa emplico ....... empico ... Hem Hem "

SEGRETARIO : " En -ci –clo- pe- dia ! "

COLONNELLO : ( Con tono arrabbiato )" E’ ciò che stavo per dire . Vedo che ancora una volta non puoi resistere alla tentazione (in coro Segretario e COLONNELLO ) di togliermi i miagolii di bocca. "

( Diderot esce e rientra con un enorme librone e comincia a sfogliarne le pagine)

DIDEROT : ( Gli altri gatti gli si fanno tutti intorno ) " Sì, credo che siamo sulla buona strada. Interessante . Gabbano . Gabbare . Gabbia. Accidenti ! Sentite qua , amici ….."

SEGRETARIO (interrompendolo) : "Con tutto il rispetto , non ci interessa quello che dice delle gabbie, siamo qui per una gabbiana " ( lo dicono insieme COLONNELLO e Segretario )

COLONNELLO: ( Battendo nervosamente i piedi a terra ) " Sarebbe così gentile da smetterlaaaaa.. di togliermi i miagolii di bocca? "

DIDEROT : "Scusatemi ……. é che per me l'enciclopedia è irresistibile. " ( Diderot riprende la lettura dell’enciclopedia , accompagnando la lettura con il dito e continua a miagolare )

DIDEROT : Ecco ! Gabbiano ! ( Recita velocemente , quasi senza respirare ) Uccello acquatico con becco lungo e robusto , testa grande , ali molto lunghe , piedi palmati e colore del piumaggio ………"

ZORBA : (Interrompendolo ) " Per gli aculei del riccio! Ne so quanto prima !!!"

DIDEROT è terribile ! Terribile! Per la prima volta l'enciclopedia mi ha deluso.( China il capo

sconsolato )

COLONNELLO : " Eee.. in questa emplico… encimole… insomma, sai cosa intendo.. non ci sono consigli pratici su come togliere le macchie di petrolio?

DIDEROT Geniale! Terribilmente geniale !avremmo dovuto iniziare da lì. Vi tiro subito giù il diciannovesimo volume, lettera S, come smacchiatore …"( Ricomincia a scartabellare , facendo un gran disordine ) "

COLONNELLO ( Rivolgendosi a Segretario ) : "Si rende conto? se lei avesse evitato quell' odiosa abitudine di togliermi i miagolii di bocca, sapremmo già cosa fare! "

DIDEROT : "Macchie ..di marmellata… inchiostro.. PETROLIO ecco .. si pulisce la superficie interessata con un panno bagnato di benzina '. Ecco qua ! "

ZORBA : " Ecco qua un bel nulla ….. dove diavolo troviamo della benzina?"

COLONNELLO : " Beh , se non ricordo male , negli scantinati del ristorante abbiamo un barattolo con dei pennelli a mollo nella benzina. Segretario sa già cosa fare ! "

SEGRETARIO: " Mi perdoni signore , ma non afferro la sua idea ! "

COLONNELLO : ( Guardando altrove ) " E’ molto semplice : lei si bagnerà adeguatamente la coda di benzina e poi andremo ad occuparci di quella povera gabbiana. "

SEGRETARIO : " AH questo proprio no! "

COLONNELLO ( Con fare insinuante ) : " Le ricordo che il menù di stasera …..prevede doppia razione di fegato alla panna ."

SEGRETARIO : " Infilare la coda nella benzina ……MAI !…….Ha detto fegato alla panna ?! Vadooooo!! (Segretario si gira ed esce velocemente , seguito dagli altri )

 

 

 

 

SCENA 5°

( Si accende la luce sul fondo dove giace il corpo della gabbiana Kengah.)

ZORBA : "Siamo arrivati troppo tardi , purtroppo ! "

COLONNELLO : " Credo che dovremmo chiuderle le ali. Si fa così in questi casi."

COLONNELLO : "Compagni gatti, in questa notte di luna ci congediamo dai resti di una sfortunata gabbiana della quale non abbiamo mai saputo nemmeno il nome. "

Segretario: " L'importante è che sia arrivata fino a casa di ZORBA, uno dei nostri e ..ZORBA ha promesso ... "

COLONNELLO : " ... promesse difficili da mantenere , ma sappiamo che un gatto del porto mantiene sempre i suoi miagolii. E ora diciamo addio a questa gabbiana vittima della disgrazia provocata dagli umani. Allunghiamo il collo alla luna e miagoliamo la canzone d'addio dei gatti del porto". ( Spostando il corpo della gabbiana i gatti scoprono l’uovo )

ZORBA : " Guardate ! L'uovo ! E' riuscita a deporre l'uovo! " ( si china e raccoglie l’uovo )

COLONNELLO : "Ti sei cacciato in un bel pasticcio , caro guaglione ! In un bel pasticcio davvero !"

ZORBA : " Che farò con l' uovo? " (Angosciato )

SEGRETARIO : "Con un uovo si possono fare molte cose ! Una frittata per esempio ! "

DIDEROT : " Oh ! sì , uno sguardo all'enciclopedia ci dirà come preparare la migliore delle frittate . L'argomento è trattato nel sesto volume, lettera F."

COLONNELLO : " Non se ne miagola neanche ! ZORBA ha promesso a quella povera gabbiana che si sarebbe preso cura dell' uovo e del pulcino e ..la parola d' onore di un gatto del porto impegna tutti i gatti del porto, quindi……. l' uovo non si tocca "

ZORBA : "Ma io non so prendermi cura di un uovo! Non mi era mai stato affidato un uovo prima d' ora! (Rivolgendosi a Diderot ) Forse quella tua enciclopedia …..

DIDEROT: " Certo…devo consultare il ventunesimo volume, lettera U (con aria sussiegosa ). Sicuramente c' è tutto quello che dobbiamo sapere sull' uovo, ma ….( con tono didascalico e pedante ) fin da ora consiglio calore, calore corporeo, molto calore corporeo …

SEGRETARIO : " Cioè…. bisogna sdraiarsi sull' uovo, ma senza romperlo "( con tono condiscendente)

COLONNELLO : "E' esattamente ciò che stavo ( lo dice insieme a Segretario ) per suggerire !!! ZORBA tu rimani con l’uovo e noi accompagneremo Diderot a vedere cosa dice la sua encimope…enpilo…insomma sai a cosa mi riferisco. Torneremo stasera con le novità"

( i gatti escono mentre ZORBA si sdraia accanto alla Gabbanella, le luci si abbassano)

SCENA 6°

 

AUTORE: " Per molti giorni il gatto grande e grosso rimase sdraiato accanto all’uovo, proteggendolo con tutta la delicatezza delle sue zampe pelose …Furono giorni lunghi e pieni di disagi…..a volte gli sembrava inutile prendersi cura di quella specie di fragile sasso bianco a macchioline azzurre…. tormentato dai crampi spesso provò la tentazione di controllare se dentro cresceva effettivamente un piccolo gabbiano .avvicinava un orecchio al guscio ……ma non sentiva niente, cercava allora di guardare all’interno dell’uovo, mettendolo in controluce, ma quel guscio era troppo spesso e nulla traspariva( ZORBA è solo sulla scena , accanto all’uovo … mima le azioni che elenca l’autore, si alza, si stira pigramente come fanno i gatti .. torna accanto all’uovo , lo scuote , se lo pone vicino all’orecchio , cerca di guardare attraverso il guscio magari con una lente di ingrandimento ) …….…..furono anche giorni pieni di pericoli…….(si sente il rumore di una porta che si apre e poi si richiude e una voce da fuori campo .. ZORBA comincia ad agitarsi )

AMICO DI FAMIGLIA : (da fuori scena) " Ehi ! ZORBA ! Micio, micio ...arrivano i rifornimenti ! croccantini di pesce …patè di salmone! ZORBA, spero che tu non sia malato, è la prima volta che non arrivi di corsa. Oggi farò un po’ di pulizia, mi pare che ce ne sia proprio bisogno! (rumore di aspirapolvere ) ( mentre entra l’amico di famiglia ZORBA esce portandosi via l’uovo) Bene e adesso il balcone. E’ tra i vasi che si accumula più sporco. ( si sente il fracasso di un vaso che va in mille pezzi ) Ma cosa mi combini, matto di un gatto! Attento alle schegge, ti potresti ferire. Beh! Per oggi ho finito. Addio, ZORBA! A domani! "

(Quando sente la porta che si richiude, ZORBA esce facendo rotolare l’uovo che adesso contiene il bambino che interpreta la Gabbianella )

ZORBA : " Mi ha dato del matto, mi sta bene ! ma ho promesso e per un gatto del porto una promessa e’ una promessa ! ( L’uovo comincia a scuotersi, comincia a rompersi )( ZORBA si avvicina, sussulta è felice e al tempo stesso preoccupato )Ma ..ma cosa sta succedendo…..per tutte le code dei gatti del porto ……ci siamo…. ( Il pulcino prima fa capolino, poi esce traballante dall’uovo )

PULCINO:" Mamma!( ZORBA è perplesso, fa segno che non è lui la sua mamma ……)( Il pulcino traballando si avvicina a ZORBA… )

PULCINO: " Mamma, mamma! Ho fame! (crolla accanto a ZORBA)

ZORBA: " Accipicchia! Diderot non mi ha miagolato niente su questo argomento. Cosa posso dargli da mangiare, ho già vuotato tutta la mia ciotola! ( Corre un po’ agitato qua e là …) Credo che i gabbiani mangino pesce, ma non ne ho …..ma ..aspetta aspetta mangiano anche insetti ! Mosche! ecco quello che ci vuole ( ZORBA comincia a saltellare da una parte all’altra a caccia di mosche .. ne cattura una e la dà al piccolo )

PULCINO: " Buona pappa! Ancora, mamma, ancora! ( ZORBA continua a saltellare ed è proprio in questo atteggiamento buffo che viene sorpreso dai gatti randagi, che sopraggiungono dalla sala)

1 GATTO :"Guardate amici. Il ciccione sta facendo ginnastica ritmica.

GATTA: "Con quel corpo chiunque è un ballerino"

2 GATTO :"Io credo che siano esercizi di aerobica."

GATTA: " Ma che bel ciccione. Come è flessuoso! Guarda che stile! "

1 GATTO: " Senti, palla di grasso, hai intenzione di presentarti a un concorso di bellezza?"

GATTA: "Palla di grasso……palla di grasso ! "

( ZORBA continua a catturare mosche e fa solo qualche gesto aggressivo verso i gatti che del resto sono lontani, stanno infatti sulla scaletta che porta al palcoscenico. I gatti sembrano intenzionati ad andarsene, ma la gattina li trattiene e si nascondono alla vista di ZORBA)

GATTA: "Non mi perderei questo spettacolo per nulla al mondo" ( I gatti restano sulla scaletta )

( Pulcino mangia altre mosche poi si accoccola vicino a ZORBA che appare sfinito per la fatica)

PULCINO: "Ho sonno, mamma "( ZORBA è un po’ seccato del fatto che il pulcino lo consideri la sua mamma e lo fa capire a gesti)

ZORBA : "Senti, mi dispiace, ma non sono la tua mamma "

PULCINO: "Certo che sei la mia mamma e sei una mamma molto buona. Ho sonno, tanto sonno…"

( Pulcino si addormenta abbracciando ZORBA ) (Entrano Diderot, COLONNELLO e Segretario e si mostrano entusiasti del fatto che finalmente l’uovo si è schiuso )

DIDEROT : " Congratulazioni !è un bellissimo pulcino. Quanto pesava quando è nato?»

ZORBA :" Che razza di domanda è? non sono mica sua madre!"

COLONNELLO: "E’ quello che si chiede in questi casi. Non la prendere male, si tratta davvero di un bellissimo pulcino."

DIDEROT: « Terribile! terribile!»

COLONNELLO : « potresti dirci cosa è così terribile?»

DIDEROT: « Il piccolo non ha nulla da mangiare. E’ terribile! terribile!»

ZORBA: « Hai ragione. Ho dovuto dargli delle mosche e credo che ben presto vorrà mangiare di nuovo.»

COLONNELLO: « Segretario, cosa aspetta ?»

SEGRETARIO: « Mi perdoni, signore, ma non la seguo.»

COLONNELLO :» Corra al ristorante e torni con una sardina .»

SEGRETARIO: « E perché proprio io, eh? Perché devo essere sempre io il gatto delle commissioni , eh? Vai a bagnarti la coda nella benzina, e io vado, adesso vai a cercare una sardina. Perché sempre io, eh?»

COLONNELLO: « Perché stasera, caro signore, avremo per cena dei calamari alla romana. Non le sembra una buona ragione ?»

SEGRETARIO:» E la coda mi puzza ancora di benzina ...ha detto calamari alla romanaaaa...!»( Segretario esce di corsa )

PULCINO: " (Svegliandosi si guarda intorno )«Mamma, chi sono questi ?»

DIDEROT: " Mamma ! Ti ha chiamato mamma !ma è terribilmente tenero! "

ZORBA: " Già, è proprio tenero! "( è seccato )

COLONNELLO: " Bene ,caro guaglione, hai tenuto fede alla prima promessa e stai mantenendo la seconda, ti resta solo la terza.»

ZORBA: "Sì, la più facile, naturalmente: insegnargli a volare! "

DIDEROT: " Ci riusciremo. Sto consultando l’enciclopedia, ma il sapere richiede tempo! "

PULCINO: " Mamma ho fame! Ho fame! " ( Pulcino si allontana verso il bordo del palcoscenico, mentre Z. e D. parlano fra loro. I gatti randagi gli fanno segno di avvicinarsi )

1 GATTO : " Chi l' avrebbe mai detto, amici, che avremmo trovato una colazione così buona! "

2 GATTO: " E' piccolo, ma ha un' aria saporita "( Quando Pulcino li raggiunge i gatti lo afferrano e P. cerca di liberarsi)

PULCINO : " Mamma! Aiuto! "

GATTA : " La cosa che più mi piace negli uccelli sono le ali. Questo le ha piccole, ma le cosce sembrano polposette " ( ZORBA arriva di corsa)

PULCINO : " Mamma! Mi volevano mangiare! " ( ZORBA li afferra per la collottola e fa sbattere le loro teste insieme)

1 GATTO : ( mentre ZORBA li tiene per le orecchie ) " Mangiarci suo figlio? Nossignora. Niente affatto "

2 GATTO : " Siamo vegetariani, signora. Vegetariani stretti "

ZORBA : (li costringe a guardarlo in faccia ) " Non sono una "signora", idioti ! "

1 GATTO : (Assumendo un atteggiamento remissivo ) " Hai un figlio molto bello, amico. Diventerà un gran gatto "

GATTA : " Ma sicuro. E' un gattino splendido! "

ZORBA : " Non è un gatto. E' un piccolo di gabbiano, stupidi ! "

GATTI : ( In coro ) " E' quello che diciamo sempre : bisogna avere dei figli gabbiani. Vero, amico? " (ZORBA esasperato li graffia, essi scappano miagolando a gran voce )

PULCINO :" Ho una mamma molto coraggiosa!"

COLONNELLO: " Molto, molto coraggiosa! "

ZORBA: " La smetta, il fatto è che questo posto non è sicuro, c’è troppa gentaglia in giro, è troppo pericoloso! "

COLONNELLO: " La porteremo al Bazar di Harry e deve ammettere che questa splendida idea non me l’ha suggerita Segretario! "

ZORBA : (Con aria condiscendente ) " Vieni, piccolo, andiamo a fare una passeggiata " (Escono , mentre scende l’insegna del Bazar )

SCENA 7°

( I gatti sono riuniti in circolo e COLONNELLO sta sentenziando )

COLONNELLO: " Allora è deciso, il Pulcino resterà qui, nell’appartamento corre troppi pericoli "

ZORBA: " E’ esatto, non posso passare il mio tempo a difenderlo da quella banda di squilibrati , debosciati, pocodibuono, e soprattutto dalla curiosità dell’umano "

COLONNELLO: " Disgraziatamente gli umani sono imprevedibili. Spesso con le migliori intenzioni causano i danni i danni peggiori. "

DIDEROT: " Proprio così. Per esempio Harry, che è un brav’ uomo dal cuore d’oro, prova un grande affetto per lo scimpanzè e sa che gli piace la birra, così ogni volta che ha sete gliene dà bottiglie su bottiglie.

COLONNELLO: " Il povero Mattia è ormai alcolizzato, ha perso ogni ritegno, e tutte le volte che si ubriaca si mette a strillare canzoni terribili. Terribili "

SEGRETARIO: "Non parliamo poi dei danni che fanno consapevolmente …..la povera gabbiana è morta per quella dannata mania di avvelenare il mare con la loro spazzatura "

COLONNELLO: "Bene amici, è deciso!"

SEGRETARIO: " Ah! Un’ultima cosa……..non sarebbe male che l’ uccellino avesse un nome "

COLONNELLO: " E’ esattamente ciò che stavo per proporre .Temo che questo vizio di togliermi i miagolii di bocca sia più forte di lei !"

ZORBA: " Sono d’ accordo, deve avere un nome, ma prima dobbiamo scoprire se è maschio o femmina. "

DIDEROT: " (correndo a consultare un libro ) : "Volume diciannovesimo, alla voce sesso……dunque sess…..sessanta…sessione….. ecco.! SESSO! ( mormora alcune parole, poi alza la testa dal libro deluso ) Non dice niente sul sesso dei gabbiani…"

ZORBA: " Bisogna riconoscere che la tua enciclopedia non ci serve molto! "

DIDEROT: " Non ammetto dubbi sull’ efficienza della mia enciclopedia . In questi libri c’ è tutto il sapere. "

SEGRETARIO: "Un momento… Gabbiano...uccello marino ... mare…ci sono! Sopravento , è l’unico che può aiutarci a scoprire se è un pulcino o una pulcina

COLONNELLO: " E’ esattamente quello che stavo per miagolare. Le proibisco di continuare a togliermi i miagolii (in coro )

( mentre Pulcino si aggira curioso fra le cianfrusaglie del Bazar i topi uscendo uno alla volta da dietro un pannello sul quale sono praticati dei fori cercano di pizzicarla)(escono COLONNELLO, Diderot, Segretario)

PULCINO: " Mamma! Aiuto! mi vogliono mangiare! "

ZORBA: " Luride bestiacce! Non avevamo pensato a questo pericolo. Credo che bisognerà miagolare seriamente coi topi senza fare troppe concessioni a questi svergognati."

ZORBA : " Ehi! Topo , voglio vedere il tuo capo. "

1° TOPO : ( facendo capolino da un foro ) " Sono io il capo dei topi. "

ZORBA: -" Se tu sei il capo, allora valete meno degli scarafaggi. Avvisa il tuo capo. "

2 TOPO: : ( facendo capolino ) " Sono io il capo "

ZORBA: " Smettila immediatamente se non vuoi assaggiare i miei artigli "

1° TOPO : " Mi sembri un tipo un po’ permaloso…..vabbè! Il capo ti riceverà. "

2°TOPO: " Nello scantinato delle conchiglie."

3°TOPO: " Dietro il baule dei pirati. "

1°TOPO: " C’è un'entrata. "

2° TOPO: " Segui i tubi di scarico." ( ZORBA va dietro il pannello e ne esce trascinando per un orecchio il capo dei topi)

CAPO DEI TOPI: «Questa è bella. Guardate un po' chi ci fa visita. Il gatto ciccione»

TOPI IN CORO ( Apparendo dai fori ) : «Ciccione ! Ciccione !

ZORBA : «Voglio che lasciate in pace il pulcino»

CAPO DEI TOPI : « Ah! così i gatti hanno un pulcino. Lo sapevo! Si raccontano molte cose nelle fogne. Si dice che sia un pulcino saporito. Molto saporito. Hi hi hi!»

TOPI IN CORO : «Molto saporito! Hi hi hi!»

ZORBA: «Sappi che quel pulcino è sotto la protezione dei gatti»

CAPO DEI TOPI : « E….lo mangerete quando sarà cresciuto? Senza invitarci? Egoisti!»

TOPI IN CORO : «Egoisti! Egoisti!»

ZORBA : « Ascoltami bene ………Come ben sai, ho liquidato più ratti io dei peli che ho addosso. Se succede qualcosa a quel pulcino, avete le ore contate! Mi sono spiegato bene ?!»

CAPO DEI TOPI : Senti, palla di sego, hai pensato a come uscire da qui? Potremmo ridurti a un bel purè di gatto

TOPI IN CORO : Purè di gatto! Purè di gatto!

ZORBA : Stai per perdere gli occhi. Può darsi che i tuoi seguaci mi riducano a un purè di gatto, ma tu non lo vedrai. Allora….lascerete in pace il pulcino?

CAPO DEI TOPI : Che brutti modi hai. Va bene. Niente purè di gatto e niente purè di pulcino. Si può negoziare su tutto nelle fogne

ZORBA : Allora negoziamo. Cosa chiedi in cambio per rispettare la vita del pulcino?

CAPO DEI TOPI : Passo libero nel cortile. COLONNELLO ha dato ordine di sbarrarci la strada del mercato. Passo libero nel cortile!

ZORBA : «D'accordo. Potrete passare nel cortile, ma di notte, quando gli umani non vi vedranno. Noi gatti dobbiamo badare al nostro prestigio! » ( entrano COLONNELLO, Diderot, Segretario, Mattia)

 

 

SCENA 8

AUTORE: " Passarono tre giorni prima che potessero vedere Sopravento, un gatto di mare, un autentico gatto di mare……

SOPRAVENTO : (Entra dalla sala con aria baldanzosa) «Ehi, di bordo!».

MATTIA: (Lo trattiene e strilla ) «Se non sai dire buongiorno, per lo meno paga l'ingresso, sacco di pulci».

SOPRAVENTO : « Ehi! Scemo a dritta! Per i denti del barracuda! Mi hai chiamato sacco di pulci?

MATTIA: " Sacco di pulci! Sacco di pulci! " Così ho detto! "

SOPRAVENTO: "Tanto perché tu lo sappia, questa pellaccia è stata pizzicata da tutti gli insetti di tutti i porti e un giorno o l'altro ti miagolerò di una certa zecca che mi si piazzò sulla schiena ed era così pesante, ma così pesante, che non ce la facevo a trasportarla.

MATTIA: " BUUUH!!!

SOPRAVENTO: " Per le barbe della balena! E ti miagolerò dei pidocchi dell'isola Cacatua, che devono succhiare il sangue di sette uomini per sentirsi soddisfatti all'ora dell'aperitivo."

MATTIA: " Esagerato! Fanfarone! Mitomane ..pallone gonfiato!!!!"

SOPRAVENTO: " Per le pinne del pescecane! Leva le ancore, macaco, e non mi togliere la brezza!» ( Sopravento spinge via Mattia. Entrano i gatti)

SOPRAVENTO : «Buongiomo!»

COLONNELLO : «Finalmente sei arrivato, capitano, non sai quanto bisogno avevamo di te!»

SEGRETARIO: " E’ per via di una gabbiana .. . è stato il pret ..il petrolio ( parla agitato) ..sai quella roba che ogni tanto gli umani rovesciano nel mare! "

SOPRAVENTO : «Per l'inchiostro del calamaro! Accadono cose terribili nel mare. A volte mi chiedo se certi umani sono impazziti, ne hanno fatto un enorme immondezzaio… Per il guscio della testuggine, non potete immaginare quanta spazzatura porta la marea: bidoni di insetticida, pneumatici e tonnellate di quelle maledette bottiglie di plastica che gli umani abbandonano sulle spiagge»

DIDEROT : «Terribile! Terribile! Se le cose vanno avanti cosi, tra pochissimo tempo la parola inquinamento occuperà tutto il nono volume, lettera I, dell'enciclopedia»

SEGRETARIO: " Tuttavia ora il nostro problema è il pulcino …sai quello nato dall’uovo "

SOPRAVENTO : «E cosa posso fare io per quel povero uccello?»

COLONNELLO: «Solo tu, che conosci i segreti del mare, puoi dirci se il piccolo è maschio o femmina»

SOPRAVENTO : «Per le zampe del granchio! E’ una roba da niente, basta dare un’occhiata qua e là … E’ una bella pulcina che un giorno deporrà tante uova quanti peli ho sulla coda!»

COLONNELLO : «Bene! Visto che la pulcina ha avuto la fortuna di essere affidata alla nostra protezione , propongo di chiamarla Fortunata».

SOPRAVENTO : «Per il fegato del merluzzo! E’ un bel nome! Mi ricorda una deliziosa gattina che ho conosciuto una volta nel mar Baltico. Si chiamava Fortunata…..era tutta bianca e……davvero affascinante…» (assume un’aria sognante)

DIDEROT : «Sono sicuro che un giorno Fortunata farà qualcosa di importante, di straordinario, e allora il suo nome verrà inserito nel sesto volume, lettera F, dell'enciclopedia»

I GATTI ( In coro, formando un cerchio attorno a Fortunata e ponendole le mani sulla testa ): Ti salutiamo Fortunata , amica dei gatti ! Urrà ! Urrà !

 

 

SCENA 9

AUTORE: " Fortunata crebbe in fretta diventando una giovane e snella gabbiana, dalle setose piume color argento……"

DIDEROT :( con il naso infilato fra le pagine) «Il volo consiste nello spingere l'aria indietro e in basso. Ottimo! Sappiamo già qualcosa di importante»

FORTUNATA :«E perché devo volare?»

DIDEROT : «Perché sei una gabbiana e i gabbiani volano» «Mi sembra terribile, terribile! che tu non lo sappia».

FORTUNATA : «Ma io non voglio volare. Non voglio nemmeno essere un gabbiano» «Voglio essere un gatto e i gatti non volano» ( DIDEROT si allontana scoraggiato, si avvicina Mattia con scopa e paletta

MATTIA :«Non fare la cacca in giro, uccellaccio!»

FORTUNATA ( timidamente ): «Perché mi dice questo, signora scimmia?»

MATTIA : «Perché è l'unica cosa che sanno fare gli uccelli. La cacca. E tu sei un uccello >>

FORTUNATA : <<Si sbaglia. Sono un gatto, e molto pulito» «Uso la stessa cassetta di DIDEROT >>

MATTIA : «Ha ha ha! Il fatto è che quel mucchio di sacchi di pulci ti hanno convinto che sei una di loro. Ma guardati : hai due zampe, mentre i gatti ne hanno quattro. Hai le piume, e i gatti hanno il pelo. E la coda? Eh? Dove hai la coda? Stupido uccellaccio, vuoi sapere perché ti viziano i tuoi amici? Perchè aspettano che tu ingrassi per fare un bel banchetto. Ti divoreranno con le piume e tutto!»

FORTUNATA: " smettila, smettila, stupida scimmia, i gatti sono miei amici…mi vogliono bene…..(Fortunata piangendo va a rincantucciarsi in un angolo Mattia esce)

ZORBA ( entra portando una ciotola) : «A tavola! Non hai fame, Fortunata? Ci sono i calamari» ( La gabbianella non apre becco.)

ZORBA : ( preoccupato le si avvicina) «Ti senti male?» «Sei malata?»

FORTUNATA : «Vuoi che mangi per farmi ingrassare?»

ZORBA : «No, di certo, voglio che tu cresca sana e forte"

FORTUNATA : «E quando sarò grassa, inviterai i topi a mangiarmi?»

ZORBA :«Da dove tiri fuori queste sciocchezze?»

FORTUNATA: " E’ stato Mattia a dirmi che io non sono come voi e che quando sarò bella grassa voi mi mangerete! "

ZORBA :(con modi pazienti e dolcemente) « Sei una gabbiana. Su questo lo scimpanzé ha ragione, ma solo su questo. Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana." ( COLONNELLO e DIDEROT entrano e sul bordo del palcoscenico parlano fra loro rivolti al pubblico)

COLONNELLO: " Non l'abbiamo contraddetto quando diceva che era un gatto, perché ci lusingava che lei volesse essere come noi, ma è diversa e …..ci piace che sia diversa."

ZORBA: " Non ho potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta, siamo i tuoi amici, la tua famiglia"

DIDEROT: " Con te Fortunata abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato a rispettare e ad amare un essere diverso.

COLONNELLO: " E’ molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con chi è diverso è molto difficile, ma tu Fortunata ci hai aiutato a farlo. "

DIDEROT: " Però…sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare, solo così sarai felice."

FORTUNATA : " Volare mi fa paura "

ZORBA : «Quando succederà, io sarò accanto a te…..l’ho promesso a tua madre».

DIDEROT: " Bene, bene vogliamo allora darci da fare, signori! SEGRETARIO lei sa cosa deve fare e anche voi………

( i gatti escono poi SEGRETARIO rientra con un cartello da uomo sandwich con i disegni delle macchine volanti di Leonardo. ZORBA e COLONNELLO stendono un telo (pista di decollo) Sopravento porta alcune bandierine simili a maniche a vento e le sistema ai bordi )

SEGRETAIO " A me sempre i lavori pesanti! "

DIDEROT :«Per favore! ( seccato )prima di tutto controlliamo la stabilità dei punti d'appoggio a e b»

FORTUNATA :«Prova punti d'appoggio a e b» (saltando prima sulla zampa sinistra e poi sulla destra)

DIDEROT :«Perfetto. Ora controlleremo l'estensione dei punti c e

SOPRAVENTO: (rivolto al pubblico) " Crede di essere un ingegnere della NASA "

FORTUNATA :«Prova estensione punti c e d completata! "( muove un braccio e poi l’altro)

DIDEROT :«Perfetto! Ripetiamo tutto daccapo»

SOPRAVENTO :«Per i baffi del rombo! Falla volare una buona volta!»

DIDEROT : «Le ricordo che sono il responsabile tecnico di volo!» «Tutto deve essere adeguatamente controllato, altrimenti le conseguenze potrebbero essere terribili per Fortunata. Terribili!»

SEGRETARIO : «Ha ragione. Lui sa quello che fa»

COLONNELLO << E' esattamente ciò che stavo per miagolare>>

DIDEROT : «Pronta al decollo!»

FORTUNATA : «Pronta al decollo!»

DIDEROT : «Inizi a rollare sulla pista spingendo indietro il suolo con i punti di appoggio a e b»

(Fortunata viene avanti, ma lentamente, come se avanzasse su pattini male oliati)

DIDEROT : «Maggiore velocità!» (Fortunata accelera un po')

DIDEROT : «Ora allunghi i punti c e d!»

DIDEROT : «Ora sollevi il punto e!»

(Fortunata cerca di imitare il volo, ma un po’ goffamente)

DIDEROT : «E ora muova dall'alto in basso i punti C e d spingendo l'aria verso terra, e contemporaneamente ritiri i punti a e b>>

(Fortunata muove le braccia, sembra voler prendere slancio, ma cade come un sacco di patate)

FORTUNATA : ( sconsolata) «Sono una buona a nulla! Sono una buona a nulla

ZORBA : (accarezzandola ) «Non si vola mai al primo tentativo, ma ci riuscirai. Te lo prometto! » DIDEROT ( strappandosi i baffi a uno a uno ) : " Non capisco! Ho esaminato la teoria del volo con grande cura, eppure non ci sono riuscito! E’ terribile! Terribile! "

SEGRETARIO : «Forse non può farcela» «Forse ha vissuto troppo tempo con noi e ha perso la capacità di volare».

DIDEROT : «Se si seguono le istruzioni , volare è possibile. Non dimenticate che è tutto scritto nell'enciclopedia»

SOPRAVENTO : «Per la coda della razza!» «E' una gabbiana e i gabbiani volano!» «Deve volare.

ZORBA : «Riconosciamo tuttavia che non siamo capaci di insegnarle e che dobbiamo chiedere aiuto fuori dal mondo dei gatti»

COLONNELLO : «Miagola chiaro, caro guaglione. Dove vuoi arrivare?»

ZORBA : «Chiedo di essere autorizzato a infrangere il tabù per la prima e ultima volta in vita mia»

I GATTI: " Infrangere il tabù!"

DIDEROT : "Miagolare l'idioma degli umani è tabù! Cosa farebbero gli umani con un gatto parlante?

SOPRAVENTO: "Sicuramente lo rinchiuderebbero in una gabbia…. "

DIDEROT: "Lo condannerebbero a fare il pagliaccio negli spettacoli del circo"

COLONNELLO : "E' comunque assolutamente necessario concedere il nostro permesso a ZORBA".

 

 

 

SCENA 10

TUTTI: Noi gatti del porto

Ti autorizziamo

A infrangere il tabù un'unica volta

Miagolerai con un solo umano

Vediamo la lista

Di chi conosciamo

COLONNELLO: Renè è lo chef della cucina

Ci mette da parte le sue specialità

E devo dire che sono una bontà

Ma lui s'intende solo di mangiare

E di certo non sa volare

RITORNELLO: Non è lui

No, non è lui

DIDEROT: Anche Harry è una brava persona

Il bagno nel Pachouli a Mattia perdona

E poi sa molte cose sulla navigazione

Ma del volo non ha la cognizione

 

SEGRETARIO: Carlo il cameriere

Lavora al ristorante

S'intende di calcio e di sport è un amante

Ma non l'ho mai sentito

Parlare di volo

Soltanto di arbitraggio della pallavolo

RIT.

SOPRAVENTO: Il mio capitano

Durante un rissone

Ha messo fuori gioco

Un tot di persone

Ma se sale su una sedia

Gli vien da vomitare

Non è di certo lui che ci potrà aiutare

ZORBA: Il mio padroncino

Ci capirebbe

Ma è un bambino

Come farebbe

Adesso poi è anche in vacanza

Al volo certo non dà importanza

 

COLONNELLO: " Mannaggia! E' finita la lista"

ZORBA: "No, c'è un umano che non è sulla lista"!

ZORBA: L'umano di cui parlo, può sembrare strano

Si muove nella vita con ali di gabbiano

Non vola per davvero, ma con la fantasia

Io credo che gli umani la chiamin POESIA

SCENA 11

(Sul terrazzo di BUBU e LINA. ZORBA fa capolino)

ZORBA .«BUBU, LINA, non abbiate paura. Sono quassù».

BUBU: " Cosa vuoi?"

LINA «Chi sei?» ( si alza ed accenna ad allontanarsi )

ZORBA :«Non ve ne andate, per favore. Mi chiamo ZORBA e vivo qua vicino. Ho bisogno del vostro aiuto. Posso scendere?»

(Le gatte gli fanno cenno di sì con la testa)

(ZORBA salta giù e si siede sulle zampe posteriori. Le gattine si avvicinano per annusarlo)

BUBU :: "Sai di libri, di umidità, di vestiti vecchi "

LINA: "di penne e di polvere, ma la pelliccia è pulita"

ZORBA : «Sono gli odori del bazar di Harry. Non ti stupire se so anche di scimpanzé»

ZORBA (si ferma per ascoltare ) : «Che bella musica»

BUBU: " E’ Vivaldi. Le quattro stagioni"

LINA : Cosa vuoi da noi?

ZORBA :«Che tu mi inviti dentro e mi presenti al tuo umano».

BUBU : Impossibile. Sta lavorando

LINA: " e nessuno può disturbarlo, neppure NOI"

ZORBA : «Per favore, è una cosa molto urgente. Ve lo chiedo in nome di tutti i gatti del porto»

BUBU e LINA «Perché vuoi vederlo?»

ZORBA :«Devo miagolare con lui»

BUBU: " Ma è tabù!"

LINA «Vattene subito via!»

ZORBA :«No. E se non volete invitarmi a entrare, allora sarà lui a venire! Vi piace il rock, gattine?»

(ZORBA appoggiato a un vaso, finge di suonare un contrabbasso lanciando contemporaneamente dei miagolii orripilanti ) (BUBU e LINA si tappano le orecchie)

POETA: (Esce, appare sorpreso, si stropiccia gli occhi, comincia a ridere) «Accidenti! Sei un seduttore molto originale, ma temo che a BUBU e LINA non piaccia la tua musica. Che razza di concerto!"

ZORBA : «So che canto molto male. Ma nessuno è perfetto»

(L’Umano rimane a bocca aperta, si tira un ceffone e appoggia la schiena alla parete.)

POETA :«Pa... pa... parli»

ZORBA : «Lo fai anche tu e io non mi stupisco. Per favore, calmati»

POETA : U... un ga... gatto... che parla... » .

ZORBA: Non parlo, miagolo, ma nella tua lingua. So miagolare in molte lingue»

POETA ( portandosi le mani alla testa e tappandosi gli occhi ) : E’ la stanchezza, è la stanchezza! Sono allucinazioni. Vero che sei un'allucinazione?

ZORBA : No. Sono un gatto vero che miagola con te» «Fra molti umani, noi gatti del porto abbiamo scelto te per confidarti un grande problema, perché tu possa aiutarci. Non sei impazzito, io sono reale» ( si siede )

POETA: «E dici che miagoli in molte lingue?»

ZORBA : «Suppongo che tu ne voglia la prova. Avanti».

POETA : «Bonjour»

ZORBA : « E’ tardi. 'E meglio dire bonsoir»

POETA: «Kalimèra»

ZORBA : «Kalispèra, te l'ho detto, è tardi»

POETA : «Good morning! »

ZORBA : «Good night, mi credi adesso?»

POETA : «Sì. E se è tutto un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare»

ZORBA : «Allora posso andare al sodo»

POETA : «Miagola, gatto»(ZORBA finge di parlare all’umano, mentre la musica sale di tono )

ZORBA : Allora, puoi aiutarci ?

POETA : Credo di sì. E questa notte stessa

ZORBA : Questa notte stessa? Ne sei sicuro?

POETA : Guarda il cielo, gatto, cosa vedi?

ZORBA : Nuvole. Nuvole nere. Si avvicina un temporale e molto presto pioverà

POETA : «Ecco perché»

ZORBA: Non capisco. Mi dispiace, ma non capisco

(Allora l'umano va alla sua scrivania, prende un libro e cerca tra le pagine.)

POETA : «Ascolta, gatto!

"Non so dove i gabbiani abbiano il nido

Ove trovino pace

Io son come loro

In perpetuo volo.

La vita la sfioro

Com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo

E come forse anch'essi amo la quiete

La gran quiete marina, ma il mio destino è vivere

Balenando in burrasca"

ZORBA : «Ora capisco. Ero sicuro che potevi aiutarci»

( Si abbassano le luci )

Autore: " ….si dettero appuntamento a mezzanotte davanti alla porta del bazar……

( rumore di tuoni e scrosciare di pioggia )……una pioggia fitta cadeva su Amburgo e dai giardini si alzava un profumo di terra umida…….un uomo camminava su una strada solitaria del porto, diretto al bazar ….

SCENA 12

IL POETA : "siamo arrivati"

ZORBA : «…ma siamo sulla cima del campanile …….»

IL POETA : «S ì » «Nelle notti di burrasca vengo qui a riflettere in solitudine.».

FORTUNATA : «Ho paura»

ZORBA : «Ma vuoi volare, vero?»

POETA ( indica il palcoscenico ) «Guardate, si vede il bazar di Harry. I nostri amici sono laggiù»

FORTUNATA : «Ho paura! Mamma!» Ho paura! ZORBA! ZORBA!»

ZORBA : «Ora volerai, FORTUNATA. Respira. Senti la pioggia e il vento . Senti la pioggia. Apri le ali»

FORTUNATA : «La pioggia. L’acqua. Mi piacciono!»

ZORBA :«Ora volerai»

FORTUNATA : «Ti voglio bene. Sei un gatto molto buono»

ZORBA : «Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo»

FORTUNATA : «Non ti dimenticherò mai. E neppure gli altri gatti»

ZORBA : «Vola!» ( musica al massimo ….buio…silenzio ……luce…..palloncini musica dolce….)

FORTUNATA : «Volo! ZORBA! So volare!»

POETA : Bene, gatto. Ci siamo riusciti»

ZORBA : Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante

POETA : Ah sì? E cosa ha capito?

ZORBA : Che vola solo chi osa farlo!

(entrano Tutti i personaggi e ripetono: " vola solo chi osa farlo")