BOREA E IL SOLE
Stavo passeggiando per la distesa azzurra , quando vidi in lontananza Borea; nuvole tempestose lo corteggiavano come un principe. Quando mi fu vicino mi si parò davanti con aria tracotante e mi lanciò una sfida: chi di noi fosse riuscito a svestire un passante, avrebbe dimostrato di essere il più forte! Devo confessare che la gara non mi appassionava molto, inoltre essendo nel pieno dell’estate avevo il mio bel daffare.
Borea comunque volle subito incominciare, prese a
soffiare, soffiare, ma il passante sorpreso dall’impeto di Borea si teneva ben
stretti gli abiti leggeri ed estivi, anzi ad un certo punto tolse dalla tasca un
fazzoletto e se lo legò al collo. A Borea sfinito dalla fatica non restò altro
che arrendersi. Ora toccava a me: io lo abbracciai con i miei lunghi e caldi
raggi ed egli, ancora una volta stupito, cominciò a svestirsi …..e avvolto dal
mio caloroso abbraccio…..si buttò in acqua.
BOREA E IL SOLE.
BOREA E IL SOLE.
Devo proprio ammettere che questa volta mi è andata male! Mi sentivo così forte che pensai di sfidare il Sole che tutto il giorno spadroneggia nel cielo e chissà che si crede di essere! Così decidemmo di fare una gara per stabilire chi di noi due fosse il più forte, per essere vincitori bisognava costringere qualcuno a spogliarsi.
Come cavia adocchiammo un
passante ed io mi offrii di dare inizio alla gara e iniziai a soffiare con una forza
spaventosa.
Il poveretto si
teneva stretti stretti gli abiti che indossava, alla fine
Egli iniziò a splendere
moderatamente, poi sempre di più,