VIA
LATTEA
Osservando
il cielo si può scorgere una fascia luminosa ad anello che solca la volta
celeste come un sentiero lattiginoso. Questa sorta di sentiero biancastro è
appunto quello che sin da tempi antichi si definisce Via Lattea (da
"latte", il colore caratteristico della galassia).
La
Via Lattea si presenta come un debole chiarore che disegna tra le stelle una
curva sinuosa. Sulla natura di questa tenue luminosità si era espresso già il
filosofo greco Democrito, il quale aveva intuito la verità dichiarando che la
soffusa luce della Via Lattea doveva essere causata da grandi ammassi di stelle
vicinissime tra loro e troppo piccole perché l'occhio umano potesse
raggiungerle.
La
prova sperimentale di questo fatto si ebbe solo dopo l'invenzione del
cannocchiale a opera di Galilei. Infatti se si punta il cannocchiale o il
telescopio su una qualunque zona della Via Lattea, quello che si vede è uno
straordinario formicolio di stelle.
La nostra idea della galassia è determinata dal fatto di trovarci in un punto di osservazione interno rispetto a essa. La nostra condizione è simile a quella di chi guarda una palizzata di profilo vedendo un fitto raggruppamento di pali. Se lo stesso osservatore guardasse la palizzata di fronte, scorgerebbe una serie di pali più distanziati tra loro. Così pure, se ci trovassimo al suo esterno, la Via Lattea non ci apparirebbe come un fitto muro di astri.
Il nostro Sistema Solare è situato, internamente alla galassia, in una posizione eccentrica rispetto al suo centro di rotazione, a una distanza da esso variabile da un massimo di 27 000 a un minimo di 3000 anni luce.
La
galassia può dunque essere concepita come un grandioso ammasso di stelle avente
la forma approssimativa di una lente convessa da entrambe le parti e dall'orlo
molto sottile.
Oltre a circa 100 miliardi
di stelle, la Via Lattea comprende una quantità grandissima di materia
interstellare sotto forma di gas e di polveri. Inoltre al suo interno vi sono
astri in fase di formazione o di spegnimento, pianeti di stelle attuali e un'infinità
di corpi celesti. Tutti questi corpi celesti emanano una luce troppo debole
perché un osservatore terrestre possa captarla. Per questa ragione la maggior
parte di essi rimane ancora pressoché sconosciuta.
I
dati che riguardano il moto della galassia sono relativamente certi. È noto che
essa ruota su se stessa (si considera suo asse centrale quello che ne
attraversa lo spessore) con un periodo di rotazione pari a circa 200 milioni di
anni: sembra infatti che la lunghezza di tale periodo di rivoluzione trovi
conferma nelle grandi glaciazioni terrestri, che ricorrono, secondo i geologi,
ogni 200 milioni di anni.
La Via Lattea si presenta come una galassia a spirale, il cui centro è stato individuato in direzione della costellazione del Sagittario.