28 DICEMBRE
CATERINA VOLPICELLI, Beata
Era nata a Napoli il 21 gennaio 1839. Ebbe la possibilità di studi accurati. L’incontro fondamentale della sua vita fu con il Beato Ludovico da Casoria e lui la associò all’Ordine Francescano Secolare indirizzandola al culto Sacro Cuore di Gesù. L’apostolato della Preghiera sarà il centro dell’impegno di Caterina. Fondò l’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore, aprì un orfanotrofio, fece erigere un santuario al Sacro Cuore, Partecipò al primo congresso Eucaristico Nazionale. Morì il 28 dicembre 1894.
“UN ETIOPE, UN EUNUCO, FUNZIONARIO DI CANDACE, REGINA DI ETIOPIA, SOVRAINTENDENTE A TUTTI I SUOI TESORI, STAVA LEGGENDO IL PROFETA ISAIA”.(At. 8,27—28)
La parola e la predicazione suscitano la fede ovunque. Il personaggio che incontriamo nella lettura degli Atti ne è un esempio mirabile. Chi più di quest’uomo, secondo la ristretta mentalità legalistica giudaica, poteva essere considerato uno tagliato fuori dalla dignità di appartenere al popolo di Dio? Straniero e per giunta Etiope, eunuco e come se non bastasse, amministratore di ricchezze straniere. Ma quest’uomo è un uomo onesto, ricercatore della verità, legge la Bibbia, anche se stenta a capirla. Dio provvede a mandargli Filippo che diventa per lui la parola viva della Chiesa, che interpreta la Scrittura alla luce di Cristo morto e risorto; tutto questo porterà questo straniero al Battesimo. Attraverso la vicenda di quest’uomo sono raccontate le tappe del cammino della salvezza: Dio ama tutti gli uomini che lo cercano, la parola di Dio letta nella Chiesa porta alla fede, il Battesimo dà la gioia della vita rinnovata.
28 Dicembre 1462
A Ginevra nasce la Beata Ludovica di Savoia figlia del Beato Amedeo IX, Rimasta vedova a 27 anni si fece clarissa.
STORACE
E’ una resina profumata che in miscela veniva usata come profumo da bruciare. (Es. 30,34)
PAROLE
I maestri musulmani insegnavano che si può parlare solo dopo che le parole sono passate per tre porte. Davanti alla prima porta bisogna domandarsi : “Ciò che voglio dire è anche vero?”. Se è così si può procedere verso la seconda porta: Qui c’è da domandarsi: “Le mie parole sono anche necessarie?”. Se è così si va alla terza porta: Là viene l’ultima domanda: “Le mie parole sono anche amichevoli?”.
La preghiera è per la nostra anima ciò che la pioggia è per la terra. Concimate una terra quanto volete; se manca la pioggia, tutto quello che farete non servirà a nulla.
Non si interrompe la semina per timore dei passeri.
RISATE IN CANONICA
Un vecchio missionario, ormai a riposo in una parrocchia di campagna, racconta alla perpetua:
« Mi ricordo, eravamo nel ‘29. Mi sono trovato la tigre davanti quasi senza accorgermene. Questione di vita o di morte. Ho sparato, e mi è caduta ai piedi. Se non l’avessi colpita mi avrebbe divorato. O lei o me ». La perpetua guarda la bella pelle distesa per terra e dice: « Come sono contenta che sia stata la tigre! Altrimenti non avremmo avuto questo bel tappeto... ».