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25 DICEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

EUGENIA, Santa, Martire 

Secondo un racconto favoloso avrebbe fondato un monastero in Egitto e uno a Roma. Il suo culto, molto antico, deve la sua popolarità a racconti favolosi di miracoli. Fu martirizzata a Roma nel III secolo, sotto l'imperatore Gallieno.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“MARIA, SENZA CHE EGLI LA CONOSCESSE, PARTORI' UN FIGLIO, CHE EGLI CHIAMO' GESU'”. (Mt. 1,25)

E’ facile immaginare la meraviglia, l’adorazione, ma anche il senso profondo di paternità e responsabilità di Giuseppe. Non mi sembra fuori luogo offrirvi una preghiera di un papà alla nascita di suo figlio. In un certo senso potrebbe essere stata la preghiera di Giuseppe. “Signore, ti prego per lui. Per il mio bambino. E’ nato nuovo come pagina tutta bianca. Nessuno vi scarabocchi sopra: non i compagni, non la scuola, non la televisione... E’ nato col viso pieno d’anima. Nessuno gli rubi il sorriso. E’ nato originale, unico, irripetibile. Conservi sempre la sua mente per pensare, il suo cuore per amare. E’ nato pieno di voglia di vivere. Mai perda la grinta, per attaccare la vita e non subirla. E’ nato aperto a te. Nessuno gli sbarri la strada, nessuno gli rubi la bussola. E’ nato prezioso. Perché più figlio Tuo che figlio mio. Custodiscilo, Signore, e amalo come sai amare Tu, padre mio e padre suo: Padre nostro che sei nei cieli ma in terra vivi nel cuore nuovo di ogni bimbo, che al mondo doni. Amen!”

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

25 dicembre 1974

Con una solenne cerimonia, viene aperta la Porta Santa in piazza S. Pietro da Papa Paolo VI.

 

UN ANEDDOTO

Era natale e un prete predicava in una parrocchia popolare di Tolosa. Nel suo sermone natalizio aveva detto: “Il più scalcinato che incontri sulla tua strada è Cristo. Quello fra i tuoi fratelli che si trova nella situazione peggiore, è Cristo”. Trovandomi 15 giorni dopo a cena con il suo gruppo arriva un camionista che deve andare a scaricare farina a tre o quattrocento chilometri di distanza. Prende un po’ in disparte il giovane sacerdote e gli dice: “Mi hai giocato un bel tiro con la storia che il più scalcinato è Cristo! Ricordi quello che hai detto a Natale, durante la predica? Oggi tornavo dal mio giro, quando vedo lungo la strada un tipo in panne, con una vecchia macchina nera a trazione anteriore, uscita dalla fabbrica non so da quanto tempo. Poiché avevo fretta stavo per tirare dritto, ma mi è tornato in mente quello che avevi detto a Natale: il più scalcinato è Cristo. Allora mi sono detto: comunque non puoi lasciare Cristo sulla strada; e mi fermo. (J. Loew, Dio oggi, A.V.E.).

 

PENSIERI DEL CURATO D’ARS

O figli miei, quanto Dio è buono! Quale amore ha avuto e ha tuttora per noi! Lo capiremo bene soltanto in Paradiso!

 

SAGGEZZA POPOLARE

Porta pazienza in terra e la pazienza porterà te in cielo.

 

RISATE IN CANONICA

NeI 1943, circolava clandestinamente una lettera pastorale dell’arcivescovo di Tolosa che diceva: “Miei cari fratelli, sono spiacente d’informarvi che quest’anno non ci saranno feste di Natale per i seguenti sette motivi che mi faccio un dovere di comunicarvi:

1. La stalla è stata requisita. La Vergine e il Bam­bino sono sfollati, San Giuseppe è in campo di concentramento.

2. I pastori, contrari al lavoro obbligatorio, sono andati in montagna a fare i partigiani.

3. Le pecore sono state catturate dai tedeschi e sono state trasformate in abbacchio al forno.

4. I magi sono tornati al loro paese.

5. Gli angeli sono stati abbattuti dalla contraerea.

6. Le stelle le ha il Maresciallo Pétain, capo dello Stato.

7. L’asino è a Roma, la vacca a Berlino. Pregate dunque, fratelli, perché siamo liberati dal male. E così sia ».

     
     
 

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