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23 NOVEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

FELICITA, Santa, Martire

Secondo leggenda  della fine del IV secolo o inizio del V, sarebbe stata martirizzata a Roma nel II secolo insieme con i suoi sette figli sotto il regno di Marco Aurelio. Sul suo sepolcro, nel cimitero di San Massimo, sulla Via Salaria, Bonifacio I fece costruire una basilica in cui egli stesso si fece seppellire.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“POTRANNO QUESTE OSSA RIVIVERE?”. (Ez. 37,3)

Il Paradiso non è il sogno dei bambini della prima Comunione: è la felicità assolutamente reale per la quale tutti siamo stati creati. Il Paradiso sarà un’eterna delizia. Così, simpaticamente, lo descrive Martin Lutero: “Allora l’uomo giocherà con il cielo e con la terra, giocherà con il sole e con tutte le creature. Tutte le creature proveranno anche un amore immenso, una gioia lirica, e rideranno con te, o Signore, e tu, a tua volta, riderai con loro”. Anche per lo scrittore Ferruccio Parazzoli il Paradiso sarà una gioia che ricolma tutti gli spazi dell’anima. “Ogni tanto mi sorprendo a fantasticare sulla vita eterna e a immaginare come sarà... Immagino che l’uomo subito dopo la sua morte si incontri con Dio; e che entrambi si abbraccino, scoppiando in una grande risata. Poiché tutti e due in quel momento scoprono che era così semplice e così bello e che hanno giocato bene il loro gioco e che questo gioco era degno d’essere giocato”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

23 Novembre 1016

Al marchese Arduino, re di Italia, ritiratosi malato nel suo castello di  Ivrea, compare la Vergine Maria insieme a Maria Maddalena e a San Benedetto e gli chiedono di costruire un monastero.

 

FIORI E PIANTE DELLA BIBBIA

CINNAMOMO

Albero non tipico del mondo palestinese ma originario dell’isola di Ceylon dalla cui corteccia veniva ricavato un olio aromatico usato sia per condire che per bruciare e produrre profumo. (Cantico 4,14; 8,2)

 

UN ANEDDOTO

Una volta un aquila domandò a un corvo: “Dimmi, corvo, perché tu vivi a questo mondo trecento anni e noi viviamo in tutto solo trentatrè?”. “Perché – rispose il corvo – tu bevi il sangue vivo, io mi nutro di carogne”: L’aquila pensò: “proviamo anche noi a nutrirci nello stesso modo”. Dunque l’aquila e il corvo si lanciarono. Videro un cavallo morto e si calarono. Il corvo si mise a beccare di gusto. L’aquila beccò una volta, beccò un'altra volta, poi disse al corvo: “No, fratello corvo, piuttosto che nutrirsi trecento anni di carogne, meglio è bere una sola volta il sangue vivo, e poi sia quel che Dio vuole”.

 

PENSIERI DEL CURATO D’ARS

*Quando siamo in cammino e vediamo un campanile, questa vista deve farci battere il cuore come la vista della casa dell'amato fa battere il cuore della sposa.

 

*Non mi dite che siete peccatori, che avete troppe miserie, e che perciò non osate accostarvi alla S. Comunione... Sarebbe come dire che siete troppo ammalati e che perciò non volete né medici né medicine.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Il cielo esaudisce le preghiere del cuore, non quelle della bocca.

 

RISATE IN CANONICA

Accade in Paradiso. Siccome ci si sta annoiando un poco, San Pietro lancia un’idea: “E se si andasse a fare un giro sulla terra?”. “Alla mia età dice Dio Padre, non ci penso nemmeno”

“lo, fa il Figlio ne ho avuto abbastanza di una volta sola”. “E io, fa lo Spirito Santo ci andrò quando avranno vietato la caccia ai colombi!”.

     
     
 

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