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22 NOVEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

SANTA CECILIA

Fu onorata a Roma con l’omonima basilica fin dal V secolo. La sua vita e la sua morte sono raccontati con brani che spesso sconfinano nella leggenda. Cecilia, nobile e ricca, si recava quotidianamente ad assistere alla Messa celebrata da papa Urbano nelle catacombe lungo la via Appia, attesa da una moltitudine di poveri che ne conoscevano la generosità. Data in sposa a Valeriano convertì anche il marito, Dopo essere stata processata come cristiana venne martirizzata.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“OSSA INARIDITE: ECCO IO FACCIO ENTRARE IN VOI LO SPIRITO E RIVIVRETE” (Ez. 37,5)

Ci sono giorni della nostra vita in cui ci appare chiara la consapevolezza di essere inariditi dentro, nella preghiera, nella volontà, nell’entusiasmo. Ed è anche forte la consapevolezza che carattere, abitudini, incostanza non ci permettono di sperare troppo in noi stessi. Siamo arteriosclerotizzati, incancreniti, anchilosati. Dio però promette a noi il suo Spirito per farci rivivere, per perdonarci, per rimettere olio nelle giunture rattrappite, per “far vedere il cieco e far saltare io storpio come una gazzella”. E’ come se il Signore dicesse a un novantenne: “Guarda che con un iniezione di Spirito, puoi rimetterti a correre i 100 metri piani”. impossibile agli uomini? Ma non impossibile a Dio! Manda, Signore, il tuo Spirito e rivivremo!

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

22 Novembre 1778

A Susa arriva il primo Vescovo della diocesi decretata il 3 Agosto 1772, è Giuseppe Maria Ferraris dei conti di Genola.

 

UN ANEDDOTO

Cecilia portava sempre con sé il Vangelo, né giorno né notte interrompeva il suo dialogo d’amore con Gesù, cui aveva votato la sua verginità. Costretta a fidanzarsi con il giovane Valeriano, fu stabilito il giorno del matrimonio; ma essa, accompagnandosi con l’organo, cantava:

— Signore, il mio cuore e il mio corpo sono tuoi: conservami vergine per te!

La prima notte di matrimonio, trovandosi sola con lo sposo, gli disse:

— Mio dolce e caro Valeriano, ti rivelerò un mistero, se tu mi prometti di mantenerne il segreto.

Lo sposo giurò. Allora Cecilia disse:

— C’è sempre un Angelo di Dio che mi segue e veglia sul mio corpo. Se tu serberai un amore puro per me, egli ti farà vedere la sua gloria.

Allora Valeriano rispose: Se vuoi che io ti creda, fammi vedere il tuo Angelo. E Cecilia: Certamente lo vedrai, ma prima devi credere in Dio e ricevere il Battesimo. Valeriano allora si fece cristiano, comprese l’amore puro della sua meravigliosa sposa e vide il suo Angelo. Quando furono condotti al martirio, alla domanda se non temessero di perdere la loro giovane vita e il loro grande amore, Valeriano e Cecilia risposero: Questo non è perdere la giovinezza, ma cambiarla in meglio: dare l’amore che passa e ricevere l’amore eterno; dare una casa di mattoni, per ricevere una splendida dimora celeste; dare il fango e ricevere l’oro.

 

PENSIERI DEL CURATO D’ARS

Ci sono quelli che dicono: "Oh! ne fa cattivo uso". Ne faccia l'uso che vuole, il povero sarà giudicato su quest'uso che avrà fatto della vostra elemosina, e voi sarete giudicate sull'elemosina stessa che avreste potuto fare e che non avete fatto.

 

RISATE IN CANONICA

Dopo un lungo e paziente assedio, il parroco è riuscito a convertire al cattolicesimo il vecchio Matteo, un contadino miscredente e furbacchione. Non appena ricevuto il battesimo, il brav’uomo chiede al parroco: “Allora, posso essere sicuro che andrò in Paradiso? “. “Certo gli risponde Il parroco, a condizione, evidentemente, che tu non commetta peccati “. “Acci! fa il vecchio lo sapevo che c’era il trucco!”.

     
     
 

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