10 NOVEMBRE
LEONE MAGNO, santo, Papa e Dottore della Chiesa
Eletto papa nel 440, Leone (395 - 461) fu un predicatore di grande ricchezza dottrinale e un pastore che, di fronte alle eresie, seppe formulare il mistero della persona del Cristo, Dio e uomo, in termini che verranno adottati dal concilio di Calcedonia (451). Con i suoi interventi coraggiosi, salvò per due volte la città di Roma dalla devastazione di cui la minacciavano gli Unni di Attila e i Vandali di Genserico.
"NON VI E’ ALTRO NOME DATO AGLI UOMINI SOTTO IL CIELO NEL QUALE E’ STABILITO CHE POSSIAMO ESSERE SALVATI” .
(At. 4,12)
L'uomo, scoprendo continuamente la propria piccolezza e finitezza, cerca qualcuno o qualcosa che lo "salvi".
Il ricorrere a indovini, maghi, santoni che prolificano sempre più in una società che si professa materialistica e positivistica sta proprio ad indicare che l'uomo ha bisogno di qualcuno che lo "salvi", che gli dia indicazioni davanti al misterioso, all'ineluttabile. Ma, se un medico può aiutarci davanti ad una malattia, un aiuto finanziario può liberarci da un momento di ristrettezza, sappiamo che queste sono solo salvezze momentanee: abbiamo bisogno di qualcosa di più che dia senso a tutto l'uomo, al nostro essere, al nostro vivere, perfino alla nostra morte. Solo Dio stesso rivelatosi in Gesù, l'uomo Dio, può essere questa risposta. E' lui che ci ha svelato e svela il mistero di Dio e nel suo anche il nostro. E' lui l'uomo che ci può mettere realmente in comunione con l'eternità. Lasciamo da parte i sentieri delle presunte salvezze parziali dell'uomo per prendere l'autostrada che ci porta direttamente alla luce di Dio che, allora, illuminerà anche il nostro cammino.
10 novembre 1793
Festa della libertà e della Ragione nella cattedrale di Notre Dame, ormai ribattezzata Tempio della Ragione.
Nel periodo in cui Attila, re degli Unni, invadeva l’Italia, S. Leone Papa pregò per tre giorni e tre notti davanti ai Santi Apostoli Pietro e Paolo; poi disse ai suoi: Chi vuole, mi segua. Viaggiò fino al Mincio e qui affrontò Attila, il flagello di Dio. Il re degli Unni, appena visto il Papa, scese da cavallo, s’inchinò e gli disse di chiedergli quel che volesse. Leone disse: Togli l’assedio da Aquileia, ridona la libertà ai prigionieri ed esci dall’Italia! Il terribile Attila ubbidì, tra lo stupore dei suoi guerrieri, che così lo rimproverarono: Tu vincitore del mondo, perché cedi di fronte ad un prete? Attila rispose: Ho ubbidito per il bene del popolo degli Unni. Quando il Papa mi parlava, io vedevo accanto a lui una figura maestosa e divina, che con sguardo terribile e braccio disteso mi indicava la via del ritorno! Come avrei potuto resistere a Dio?
Alcuni piangono perché credono di non amare Dio; ebbene, costoro lo amano!
L'arcobaleno sarebbe ancora più bello, se non fosse uno spettacolo gratis.
Unghie
Se avete il brutto vizio di mangiarle, spennellate le vostre unghie con la
radice di genziana. È talmente amara che vi farà passare la voglia di mangiarle
ancora. Si trova in erboristeria
RISATE IN CANONICA
Una giovane donna, vestita sommariamente con un paio di pantaloncini corti e una maglietta scollata, entra in una chiesa di campagna e si dirige verso l’acquasantiera. Il parroco le si avvicina e le mormora: “Scusi, ma se era per tuffarvi solo il dito, non valeva la pena che si svestisse... ».