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8 NOVEMBRE

 

TRA I SANTI DI OGGI

EUFROSINA, Santa Monaca

Era nata nel Peloponneso vero l’854, educata in Calabria, si trasferì giovanissima a Costantinopoli da dove, per sottrarsi alle nozze (secondo una leggenda ricalcata su quella di Eufrosina di Alessandria), fuggì e si rifugiò in un convento di monaci sotto abiti maschili col nome di Giovanni. Nel 903 tornò a Costantinopoli e si ritirò nel convento femminile della Madonna della Fonte. Essendo simili le leggende che riguardano le due Eufrosine, è difficile discernere le due storie. Questa morì a Costantinopoli nel 923.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“COMPORTATEVI PERCIO' COME I FIGLI DELLA LUCE”. (Ef. 4,8)

S. Paolo, nel brano che ci viene proposto Oggi, fa un lungo elenco di Cose che devono essere proprie di un cristiano: benevolenza, misericordia, perdono... e di atti che non si addicono ad un credente: fornicazione, impurità, cupidigia, insulsaggini, volgarità... Ma la cosa più importante è la motivazione per cui queste cose sono o non sono proprie del credente. Siccome Dio è nostro Padre, noi dobbiamo imitarlo; siccome siamo stati santificati da Cristo dobbiamo manifestare la sua santità. Non si tratta dunque di avere l’elenco delle cose proibite, l’elenco dei peccati, si tratta invece di far dipendere le nostre azioni dalla vocazione e consacrazione che abbiamo ricevuto.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

8 novembre 1115

Muore san Goffredo monaco, infermiere, economo nel suo convento poi abate e infine vescovo di Amiens.

 

UN ANEDDOTO

Suor Beatrice di S. Eraldo

Suor Beatrice era monaca nel convento di S. Eraldo. Un giorno, vinta dalla passione, decise di lasciare la vita religiosa. Davanti all’immagine della Madonna, presso la quale spesso pregava, depose le chiavi del monastero, ne era infatti la portinaia e  con esse, anche il suo abito religioso, e se ne andò, senza avvisare nessuno. Giunta in una lontana città, si diede ad una vita di peccato e di facili amori. Visse quindici anni così, miseramente. Ma un giorno per caso si incontrò con il vecchio fattore del monastero. Senza farsi riconoscere, chiese cosa si dicesse sul conto di suor Beatrice. Quegli rispose: “Su suor Beatrice le posso dare notizie veramente buone: è una suora molto santa, tanto che le fu affidato l’incarico di maestra delle novizie”. La donna rimase stupita a simile risposta e volle andar a fondo della questione. Si travestì, ritornò e bussò alla porta del suo antico monastero. Chiese: “Vorrei parlare con suor Beatrice”. Attese un po’ in portineria ed ecco, non una suora, ma... la Madonna, quella stessa Madonna presso la quale, fuggendo, aveva lasciato le chiavi e l’abito religioso, le si presentò benignamente, e così le parlò: “Beatrice, figlia mia, per impedire il tuo disonore, per tutti questi anni, ho preso la tua fisionomia e il tuo posto nel monastero: ho svolto con amore, il tuo ufficio. Ora torna, fa’ penitenza! Hai visto che la vita fuori non ti ha resa poi così felice come il tuo cuore desiderava! Gesù, il tuo primo amore, ti aspetta “, E ancora: “Figlia, ora riprendi il tuo abito e il tuo impegno qui e procura con una vita fervorosa di conservare il buon nome, che io ti ho acquistato! “ Così detto, disparve. Allora Beatrice non aspettò neppure un attimo a rivestire l’abito da religiosa e, infinitamente grata a tanta accondiscendenza, riprese il suo posto nel monastero, vivendo il resto della sua vita da santa, vivendo cioè come la Madonna, sua meravigliosa supplente.

(S. Alfonso M. de’ Liguori, Le glorie di Maria)

 

PENSIERI DEL CURATO D’ARS

Se sapessimo quanto nostro Signore ci ama, moriremmo di gioia! Non credo che ci siano cuori così duri da non amare, vedendosi tanto amati

 

SAGGEZZA POPOLARE

"Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta".

     
     
 

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