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5 NOVEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

TIGRINO Santo Martire

Nella Chiesa dei santi martiri di Torino si trovano le reliquie di questo santo martire di Roma. Esse furono prese dal cimitero della via salaria dal generale della Compagnia di Gesù Claudio Acquaviva e donate al cardinale di Torino Maurizio di Savoia il 4 settembre 1611. Questi le fece deporre vicine a quelle dei Santi Martiri Torinesi Avventore, Solutore e Ottavio.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“QUELLO CHE VOI ADORATE SENZA CONOSCERE, IO VE LO ANNUNCIO”.(Atti 17,23)

Gli Atti degli Apostoli, raccontandoci le vicende di Paolo, ci suggeriscono il modo di predicare il Vangelo usato dall’Apostolo. Paolo parte dalla realtà dei suoi uditori: è passato per Atene, ha visto altari dedicati a tutti gli dèi, ce n’era perfino uno dedicato “al Dio ignoto”. E’ l’occasione per annunciare Gesù. La nostra predicazione e testimonianza cristiana dovrebbe partire proprio dalla realtà di tutti i giorni. Quante occasioni per parlare di Dio e testimoniano! Il nostro mondo secolarizzato ha un profondo bisogno di spiritualità; spesso dietro la scorza di indifferenza e di autosufficienza si nascondono povertà e desiderio di buono e di bello. Una parola di incoraggiamento, un richiamo discreto al Vangelo, una testimonianza di solidarietà possono far sbocciare la fede. Ricordo di essere passato un giorno nel deserto di Giuda e di aver visto l’aridità più assoluta. Nella notte cadde un po’ di pioggia., Il giorno seguente il deserto cominciava a fiorire.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

5 Novembre 1244

Papa Innocenzo IV arrivando da Cortemilia fa sosta a Santo Stefano Belbo e poi, accompagnato dal Marchese di Monferrato riparte per Lione passando da Torino.

 

UN ANEDDOTO

In un villaggio dell’india, viveva una povera vedova; suo figlio, sotto l’influenza di cattivi compagni, si era dato al bere e al gioco d’azzardo. Alla fine era stato messo in prigione a causa dei debiti contratti al gioco, e ne sarebbe uscito solo dopo che questi fossero stati pagati. Il disgraziato passava le sue giornate a sognare il giorno in cui sarebbe potuto uscire. All’inizio aveva contato sui suoi amici, ma costoro lo avevano abbandonato. Ma un giorno, la porta si aprì e il secondino gli gridò: “Puoi uscire! Tua madre ha pagato il debito!”. Si precipitò fuori per ritornare a casa della madre. Quando la vide, si gettò piangendo nelle sue braccia. “Ma, mamma, che cosa ti è successo? in che stato sono le tue mani?”

— Ebbene, caro, per pagare il tuo debito, ho lavorato come manovale in un cantiere. Ma adesso, tu stai bene, sei libero.

— Oh! mamma! Tu hai fatto questo per me che ti ho tanto afflitto!

Qualche giorno dopo, gli amici del giovane lo invitarono a tornare con loro, ma lui rispose: “Con voi ho chiuso. Per le mie colpe, ho fatto soffrire troppo mia madre”.

 

PENSIERI DEL CURATO D’ARS

Quando non abbiamo l'amore di Dio ci sentiamo veramente poveri: siamo come alberi senza fiori e frutti; nell'anima unita a Dio è sempre primavera.

 

SAGGEZZA POPOLARE

"Dio viene accanto ad ogni pianto".

 

RISATE IN CANONICA

Un giornalista sta intervistando un centenario: “ E mi dica, qual è secondo lei la causa della sua longevità? “. “Guardi, tutti vogliono dire la loro; io però sono sicuro che è perché non ho mai bevuto una goccia di vino”. In quel momento si sente in casa un gran baccano. “Non vi faccia caso, dice il centenario al giornalista, è mio padre che sta rientrando. A partire da mezzogiorno è sempre un po’ brillo...”. Non volendo credere alle sue orecchie, il giornalista esce e si precipita dal parroco del paese. In preda a grande agitazione gli racconta ciò che ha udito. «È la pura e semplice verità — fa il parroco. — Dal tempo della sua prima comunione, il padre non fa che starsene attaccato alla bottiglia. Tutte le mie raccomandazioni sono state inutili. E dire che lo conosco bene: l’ho battezzato io...”.

     
     
 

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