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30 OTTOBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

ALFONSO RODRIGUEZ, Santo 

Nacque a Segovia il 25 luglio 1533. Faceva il commerciante. Si sposò nel 1560 e rimase vedovo nel 1567, gli morirono anche i figli. Entrò come fratello tra i Gesuiti e fu inviato al Collegio di Monte Sion a Palma de Majorca. Vi fece il portinaio per tutta la vita. Era affabile con tutti, devoto della Madonna, dotato di visioni e premonizioni, cercato per i suoi preziosi consigli, considerato già santo in vita. Morì il 30 ottobre 1617.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“VI PRENDERO' DI MEZZO ALLE GENTI, VI RADUNERO' DA TUTTE LE NAZIONI E VI CONDURRO' NEL VOSTRO PAESE”. (Ez. 36,24)

E’ facile immaginarsi il desiderio del popolo di Israele disperso e prigioniero di poter nuovamente avere una patria.

Mi raccontava un anziano rimasto per anni in campo di concentramento che il suo sogno ricorrente durante la prigionia era quello di poter passare ancora una serata nella stalla della sua cascina con i familiari a raccontarsi storie, a dire insieme magari un po’ di corsa, il rosario, sentire il calore delle bestie, vedere le donne cucire, i bambini addormentarsi, e poi sul tardi uscire nell’aria fresca della notte e poter dall’aia guardare i campi che “dormono in attesa di poter portare frutto”. Chissà se anche noi sentiamo ancora nostalgia di “casa” o se siamo talmente presi dal nostro correre quotidiano da aver dimenticato che in questa terra siamo esuli. Eppure la nostra patria definitiva non è qui. I nostri affetti, le nostre speranze, hanno bisogno di trovare compimento e il nostro cuore avrà pace definitiva solo in Lui.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

A Lecceto, presso Siena, muore il beato Filippo Acazzari, eremitano di sant’Agostino che scrisse “Gli Assembri” (Gli esempi) dove castigò i vizi più gravi.

 

UN ANEDDOTO

Tre amici decisero che avrebbero vissuto la vita con passione: poi si sarebbero ritrovati.

Il primo viaggiò: scoprì nuove terre, navigò nuovi mari, portò in patria prodotti mai prima veduti, e il suo volto recava i segni dell’intensità delle sue esperienze.

Il secondo studiò: portò alla luce pensieri nuovi, indicò all’uomo orizzonti mai prima sperati, idee e metodi di studio impensati, e il suo volto aveva assunto i nobili tratti di colui che sa.

Il terzo amico s’innamorò, si sposò, ebbe molti figli, dovette lavorare duramente per mantenere la sua famiglia, e il suo volto era rimasto quello di un uomo qualunque.

Quando si ritrovarono, il terzo amico non poté nascondere né agli altri né a se stesso la propria delusione: che piccola passione di vita era stata la sua al confronto di quella degli altri due!

Mentre ritornava a casa dall’incontro, deluso e amareggiato, un sant’uomo lo fermò, lo prese per la mano e lo condusse poco discosto sulle rive di un fiume.

— Vedi quel ponte — gli disse — e  due pilastri che lo sorreggono? I due pilastri sono i tuoi amici: senza scienza e conoscenza il ponte non reggerebbe. Ma il tavolato del ponte sei tu, che sorreggi il peso di tanti. Quelle che tu pensi siano state piccole e insignificanti passioni sono le singole assi del ponte che una dopo l’altra, giorno dopo giorno hanno reso possibile a tanti il passaggio sull’altra riva. Il viso dell’uomo s’illuminò ed assunse quella fierezza che ognuno dovrebbe avere, se si rendesse conto del valore profondo d’ogni suo gesto quotidiano.

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Facciamo in modo di stare bene in questo mondo e nell'altro.

 

SAGGEZZA POPOLARE

La briglia regge il cavallo, e la prudenza l'uomo.

 

RISATE IN CANONICA

Un predicatore s’interrompe nel mezzo della predica: “Vogliate scusarmi se ho parlato troppo — dice, — ma non ho l’orologio”.

“Fa niente - esclama uno dei fedeli, — c’è un calendario in sacrestia...

 

 

 

 

 

 

 

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